Si tratta di quanto già previsto dalla legge di stabilità per via dell’automatico adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale nel rispetto della normativa vigente. Peccato che non si tenga conto del blocco decennale dal 2008 a dispetto dell’aumento del costo della vita. Anief conferma la volontà di adire il giudice del lavoro per recuperare le somme dovute e non corrisposte dal 2016.
Nel frattempo, il ministro Bongiorno, dopo diversi solleciti anche di Anief e Cisal, firma l’atto di indirizzo per la definizione delle aree e dei comparti, e alla certificazione della rappresentatività per il rinnovo dei contratti nel Pubblico impiego. Si aspetta, ora, una convocazione celere di Aran per la chiusura degli adempimenti e l’adozione delle relative delibere.
Rivolgiti alla sede Cedan S.r.l.s. più vicina a te per il 730; tante le spese detraibili, tra cui bonus verde, detrazione abbonamenti trasporti e altro ancora. Infatti ci sono anche importanti agevolazioni per gli iscritti all'università. La detrazione del 19% delle spese sostenute è riconosciuta sia per i corsi di laurea che specializzazioni e master. Detraibili anche le spese per l'affitto degli studenti fuori sede. La documentazione da esibire e conservare è sempre costituita dagli attestati di pagamento. Detraibili pure le spese sostenute per i test di accesso
Non solo i compiti dei docenti universitari, nonostante il loro Statuto giuridico unico, sono diversi da università a università, ma anche la progressione di anzianità è basata su criteri differenti a seconda dell'ateneo in cui matureranno lo scatto. Una deriva che bisogna arrestare. Pacifico (Anief): “Occorre restituire dignità e certezze ai docenti universitari”
L’Italia si conferma uno dei Paesi europei con meno laureati in assoluto, anche tra le nuove generazioni: la conferma arriva da Eurostat, che ha reso pubbliche le percentuale aggiornate nei Paesi Membri dell’Unione. Per la nostra Penisola, purtroppo, non proprio una gran bella figura, se è vero che, a fronte di una media europea del 40,7%, ha una laurea soltanto il 27,8% dei giovani in fascia d’età 30-34 anni. Peggio di noi fa soltanto la Romania, con una percentuale di giovani laureati pari al 24,6%. Nel Nord Europa, invece, si raggiungono casi di Paesi sopra il 50%, come l’Irlanda, che può vantare una media pari al 56,3%. Sul basso numero di “dottori” in Italia pesano i finanziamenti ridotti rispetto al Pil, il numero chiuso, il pessimo orientamento, l’alta dispersione di studenti, le tasse troppo alte, la mancanza di borse di studio, il ridimensionamento dei ricercatori e il taglio del numero di docenti.
Marcello Pacifico (Anief): Il problema è complessivo, perché il 20% degli italiani continua ad avere solo la terza media; inoltre, ogni anno oltre 100 mila alunni iniziano le superiori senza che arriveranno mai alla maturità e non è un caso se l’Italia ha il record di giovani Neet. Poi, anche l’Università è vittima della politica al risparmio sul fronte della formazione e della conoscenza: è una precisa scelta assecondata da tutti i Governi degli ultimi anni. Così oggi, rispetto al Prodotto interno lordo, spendiamo appena lo 0,9% contro l’1,2% della Germania, l’1,3% della Spagna, l’1,5% della Francia e poco meno del 2% dell’Inghilterra.
Il giovane sindacato risponde all’appello dei Cobas Scuola per una mobilitazione unitaria. Troppi annunci e poca concretezza nell’intesa fra governo e sindacati. Appuntamento davanti a Montecitorio. Pacifico, presidente Anief: “Chi crede nel nostro lavoro, non vuole la regionalizzazione, chiede stipendi adeguati e risposte diverse su carriera, reclutamento, mobilità stia al nostro fianco giorno 17”