Nella scuola primaria e dell'infanzia, dopo anni, per la prima volta a settembre moltissimi alunni e famiglie non troveranno più la loro maestra, perché la norma del decreto, legge "Dignità" che ha garantito la continuità didattica prorogando o trasformando i contratti al 30 giugno, vale soltanto per quest'anno, anche se le sentenze arriveranno ad anno prossimo scolastico già iniziato. Marcello Pacifico (Anief): Occorre prorogarne gli effetti fino a quando anche in Europa la questione non sarà chiarita. Assurdo licenziare o privarsi di 50 mila docenti che insegnano ai nostri figli da anni.
Nella provincia di Bolzano con il diploma magistrale e tre anni di servizio si entra nelle graduatorie per il ruolo. Nel resto d'Italia, dopo aver superato l'anno di prova, si è licenziati. Ecco perché Anief continua a ricorrere per l'aggiornamento delle GaE. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che tiene tanto all'autonomia deve spiegare perché non segue l'esempio.
Mentre nel territorio nazionale si rimane ancorati alle ultime due pronunce dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e non si consente ai docenti abilitati dopo il 2012 o con un diploma abilitante d'inserirsi nelle GaE né ai supplenti con 36 di servizio di seguire un corso abilitante ed essere assunti, la Giunta Provinciale di Bolzano, per evitare nuovi ricorsi in Europa, innova la procedura di reclutamento, per l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali e delle Graduatorie di istituto per l’anno scolastico 2019/2020, utilizzate ai fini della stipulazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato nelle scuole a carattere statale in lingua italiana della provincia di Bolzano. Le liste di attesa, che è stato possibile aggiornare fino al 6 marzo scorso, sono nuove graduatorie provinciali, non molto diverse dalle GaE, e d’Istituto. Per le sole graduatorie di Tedesco seconda lingua è possibile richiedere il nuovo inserimento, trattandosi di graduatorie di durata annuale.
Ammessa al colloquio solo la metà dei 3mila candidati. Anief: forti dubbi sulla preselezione, conviene fare reclamo e segnalare al sindacato le irregolarità
Regna la confusione nel concorso per i lavoratori della scuola – insegnanti, Dsga e assistenti amministrativi - che hanno chiesto di recarsi all’estero: dagli elenchi ufficiali del personale docente e Ata dei candidati ammessi ai colloqui, pubblicati dal Miur in questi giorni e che prenderanno il via il prossimo 20 maggio per concludersi entro il mese successivo, risulta esclusa quasi la metà dei candidati. Mentre in quegli elenchi ci sono aspiranti che non dovrebbero esserci: sono ammessi, ad esempio, docenti che hanno superato il massimale dei sei anni all'estero. Mentre non sono stati ammessi altri che hanno fatto meno di sei anni ma sono attualmente in servizio all'estero. Come se non bastasse, alcuni docenti risultano inseriti sia negli elenchi degli ammessi che degli esclusi, mentre altri non risultano né tra gli ammessi né tra gli esclusi. Infine, le modalità di comunicazione delle liste risultano inoltre improntate sulla mancanza di chiarezza, tanto da non essere presenti nemmeno dei punteggi. Marcello Pacifico (Anief): La selezione per l’accesso alle scuole all’estero fa acqua da tutte le parti, siamo pronti a tutelare chi ha fatto domanda e si trova fuori gioco prima ancora di cominciare senza saperne il motivo. Innanzitutto conviene inviare un reclamo descrivendo quanto si ritenga illegittimo sia stato commesso, inviandone una copia per conoscenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Sarà compito dell'ufficio preposto del sindacato valutare l'istanza e suggerire eventuali azioni legali se perdura l'atto lesivo da parte dell'amministrazione.
Il presidente nazionale Udir, prof. Marcello Pacifico, è stato intervistato ai microfoni della trasmissione radiofonica di Italia Stampa: ha ribadito che il giovane sindacato ha deciso di proclamare lo sciopero dei dirigenti scolastici il 17 maggio per protestare contro la decisione di introdurre l’accertamento della presenza del DS tramite impronte digitali e rilevazioni biometriche, misura offensiva e insensata, e l’eliminazione del salario accessorio
Primo via libera in Parlamento, ma la soluzione a cui si lavora serve a poco o niente. Si poteva fare molto di più, come proposto dal giovane sindacato alla Commissione Cultura della Camera. Pacifico (Anief): Non si possano formare cittadini consapevoli e responsabili se non in una prospettiva più ampia che vada oltre i confini nazionali e conduca verso una coscienza eurounitaria; è di primaria importanza la condivisione di temi come l’educazione civica, il diritto comunitario, partendo dalle Carte fondamentali e dai Trattati Europei. Non basta ricavare un’ora, sottraendo tempo ad altre materie