Anief ricorre per far ammettere i candidati agli scritti con 18/30 e continua a raccogliere le segnalazioni sulle presunte irregolarità delle prove preselettive
La babele sulla selezione per individuare i partecipanti ai corsi di sostegno non sembra avere fine: dopo aver distribuito i 14.224 posti a caso, adottato una soglia “mobile” per la preselettiva, costringendo il sindacato a ricorrere in tribunale per fare ammettere tutti coloro che hanno raggiunto almeno la sufficienza, organizzato in modo maldestro i test, con tanto di prove annullate in tre atenei, adesso si scopre che il D.M. n. 92/2019 prevede che i candidati ammessi allo scritto dovranno raggiungere la soglia 21/30 per passare allo step successivo, la prova orale. Marcello Pacifico (Anief): Viene sempre più da pensare che a prendere queste decisioni siano delle persone che non solo non conoscono la scuola, ma nemmeno le più elementari procedure concorsuali d’accesso ai ruoli pubblici. Anief continua la raccolta di adesioni da parte dei candidati estromessi contro l’ingiusta esclusione dai corsi: fino al 6 maggio, possono impugnare l’esclusione tutti i candidati al Tfa Sostegno che in occasione delle prove di metà aprile hanno conseguito almeno la sufficienza, pari ad almeno 18/30, ritrovandosi ingiustamente esclusi dopo mesi di preparazione e sacrifici