“Va dichiarato il diritto della parte ricorrente al riconoscimento del beneficio economico della cd. “Carta del docente” e, quindi, del relativo bonus di € 500,00 per ciascun anno scolastico con conseguente condanna del Ministero dell’Istruzione a riconoscere la c.d. Carte del docente per un valore pari a complessivi € 1.500,00 in favore della parte ricorrente”: recita così la sentenza del tribunale di Trani, che ha in questo modo accolto il ricorso presentato ad inizio agosto 2022 da una docente per avere “lavorato come docente a tempo determinato per diversi istituti scolastici negli AA.SS. 2019/2020, 2020/21 e 2021/22” senza mai ricevere la cosiddetta “Carta del docente riservata ai soli docenti di ruolo” per una chiara dimenticanza del legislatore. Secondo il giudice “il ricorso è fondato”, perché la disciplina normativa “è discriminatoria per contrasto con gli artt. 3, 35 e 97 della Costituzione e per violazione della clausola 4 della direttiva n. 1999/70/CE oltre a violazione degli articoli 63 e 64 del CCNL di categoria che prevedono la centralità della formazione del docente”.