Ancora una sentenza a favore di un insegnante precario che chiede di ricevere la Carta del docente da 500 euro annui: a produrla questa volta è stato il Tribunale ordinario di Roma, che ha assegnato 2 mila ad una docente di scuola primaria che ha svolto quattro annualità di supplenze annuali, tra il 2016 e il 2021, dovendosi formare a proprie spese. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la maestra si è formato in questi anni autonomamente, sostenendo spese irrisorie per migliorare la Dad, acquistare nuove tecnologie e software, ancora di più perché svolte in un periodo difficile perché contrassegnato dalla pandemia da Covid e dalla didattica a distanza. Ben venga la decisione del giudice, che sulla base dell’ordinanza madre della Corte di Giustizia europea del 18 maggio scorso, sulla causa C-450-21, ha assegnato al docente le somme a lui negate per un evidente ‘buco’ della Legge 107/15 che ha introdotto la stessa Carta del docente”.