La carta del docente va data anche agli insegnanti a tempo determinato: i tribunali non hanno più dubbi e continuano a sentenziare in questo modo, forti dell’ordinanza-simbolo emessa dalla Corte di Giustizia europea lo scorso 18 maggio. Sono centinaia, ormai le cause vinte dall’Anief: solo qualche giorno fa è accaduto a Roma, dove il Tribunale capitolino ha assegnato ad una maestra precaria 2mila euro per quattro supplenze annuali durante le quali la docente ha dovuto acquistare anche l’attrezzatura e il software per svolgere la dad durante la pandemia da Covid; adesso arriva una sentenza dello stesso tenore dal Tribunale di Udine, che ha risposto positivamente al ricorso di una docente, la quale lo scorso mese di settembre ha chiesto di accedere al “beneficio economico di € 500,00 annui, tramite la “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015, per gli anni scolastici 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022”, poiché il lavoro svolto è stato lo stesso dei colleghi di ruolo. Esaminate le carte, il giudice gli ha dato pienamente ragione, assegnando all’insegnante “il beneficio in esame per tutti gli anni scolastici richiesti entro il limite della prescrizione quinquennale dalla diffida dell’aprile 2022, ossia per gli anni scolastici dal 2016/2017 al 2021/2022, nell’importo complessivo di € 3.000,00”.