“Va dichiarato il diritto della parte ricorrente al riconoscimento del beneficio economico della cd. “Carta del docente” e, quindi, del relativo bonus di € 500,00 per ciascun anno scolastico con conseguente condanna del Ministero dell’Istruzione a riconoscere la c.d. Carte del docente per un valore pari a complessivi € 1.500,00 in favore della parte ricorrente”: recita così la sentenza del tribunale di Trani, che ha in questo modo accolto il ricorso presentato ad inizio agosto 2022 da una docente per avere “lavorato come docente a tempo determinato per diversi istituti scolastici negli AA.SS. 2019/2020, 2020/21 e 2021/22” senza mai ricevere la cosiddetta “Carta del docente riservata ai soli docenti di ruolo” per una chiara dimenticanza del legislatore. Secondo il giudice “il ricorso è fondato”, perché la disciplina normativa “è discriminatoria per contrasto con gli artt. 3, 35 e 97 della Costituzione e per violazione della clausola 4 della direttiva n. 1999/70/CE oltre a violazione degli articoli 63 e 64 del CCNL di categoria che prevedono la centralità della formazione del docente”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, comment la sentenza di Trani sostenendo che “la Costituzione italiane e la posizione Corte di Giustizia europea delmaggio scorso non possono essere ribaltate: chi ha fatto supplenze annuali nella scuola dal 2016 farebbe bene a presentare ricorso con il sindacato al giudice del, così da recuperare i 500 euro annui dell’aggiornamento: possono farlo anche i docenti precari che hanno svolto servizio con orario ridotto e anche gli educatori, di ruolo e precari, su cui qualche settimana fa la Cassazione si è pronunciata in modo positivo. L’importante, per tutti, è non attendere troppo tempo, altrimenti si rischia di perdere una o più annualità”.
COME FARE RICORSO
Anief consiglia vivamente i docenti precari, dal 2016 in poi, a presentare ricorso per farsi assegnare i 500 euro annui della carta del docente: potranno in questo modo recuperare integralmente la somma. È possibile visionare video guida, più modalità di adesione al ricorso e scheda rilevazione dati.
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