“La normativa nazionale deve essere disapplicata” per “essere dichiarato il diritto della parte ricorrente ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui tramite la “carta elettronica”. E se si presenta la richiesta di fruizione entro 5 anni non debbono “ritenersi prescritte ai sensi dell’art. 2948 n. 4 c.c. le somme maturate antecedentemente il quinquennio che precede la diffida inviata da parte ricorrente nel luglio 2022, ossia, sostanzialmente, l’annualità 2016/17”. A deciderlo è stato il Tribunale di Udine, che ha esaminato il ricorso di un docente che chiedeva di “usufruire del beneficio economico di € 500,00 annui, tramite la “Carta elettronica” per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015, per gli anni scolastici 2017/18, 2018/19 e 2019/20”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è troppo cogente la decisione presa a maggio 2022 dalla Corte di Giustizia europea dello scorso maggio sul danno prodotto ai docenti precari all’amministrazione stessa nel negare la carta docente ai supplenti: esortiamo gli insegnanti che dal 2016 hanno svolto almeno una supplenza annuale a presentare il ricorso al giudice del lavoro e così recuperare tutta la somma della Carta del docente, 500 euro annui, che i supplenti annuali non hanno potuto fruire per una evidente dimenticanza del legislatore della L. 107/05. A rivendicare con cognizione di causa le somma possono essere anche i precari che hanno svolto servizio su cattedra ridotta. Possono presentare ricorso pure gli educatori, di ruolo e precari, su cui qualche settimana fa la Cassazione si è pronunciata in modo positivo. L’importante, per tutti, è non attendere troppo tempo, altrimenti si rischia di perdere una o più annualità”.
LA SENTENZA
Il Tribunale di Udine, in composizione monocratica, in persona del Giudice del Lavoro dr.ssa Ilaria Chiarelli, definitivamente pronunciando, ogni contraria istanza ed eccezione disattesa, 1) accerta e dichiara il diritto della parte ricorrente, con riferimento agli anni scolastici 2016/17, 2017/18 ad usufruire del beneficio economico di euro 500,00 annui tramite la “Carta elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente” e per l’effetto; 2) condanna il Ministero dell’Istruzione ad erogare in favore della parte ricorrente, in relazione agli aa.ss. predetti, l’importo complessivo di € 1.000,00 tramite la “Carta elettronica del docente”, oltre accessori come per legge; 3) condanna il Ministero resistente all’integrale rifusione delle spese del presente giudizio sostenute dalla ricorrente spese che liquida in €. 1000,00 per compensi, oltre al 15% dei compensi a titolo di rimborso forfetario ed oltre accessori come per legge con distrazione in favore dei difensori di parte ricorrente.
COME FARE RICORSO
Anief consiglia vivamente i docenti precari, dal 2016 in poi, a presentare ricorso per farsi assegnare i 500 euro annui della carta del docente: a ta fine, possono visionare il video tutorial e i link utili per presentare ricorso al giudice prodotto dai legali del giovane sindacato, al fine di recuperare integralmente i 500 euro annui della carta del docente. È possibile visionare video guida, più adesione al ricorso e scheda rilevazione dati.
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