Dopo il Tar Lombardia che ha sollevato la questione di legittimità costituzionale sul uno psicologo e la sezione V del Tar Lazio che ha disposto il pagamento della metà della retribuzione di alcune guardie penitenziarie, annullando la sospensione dal servizio dei militari, ora anche il Tar del Veneto si esprime contro l'obbligo: il Tribunale regionale ha disposto, infatti, il reintegro dello stipendio al personale (dipendenti di polizia) che rimane sospeso in attesa della Camera di Consiglio, nel rispetto dell'articolo 1 e degli articoli 35 e 36 della Costituzione. La decisione nella regione segue quella del Tribunale di Padova che ha sollevato questione di legittimità comunitaria in Corte di giustizia europea lo scorso dicembre, che si era pronunciato sul ricorso presentato da un’infermiera, mentre il prossimo 16 marzo toccherà al Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia decidere se sollevare una nuova questione di legittimità costituzionale in merito all'articolo 32, a proposito di un tirocinante specializzando medico.