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Il Programma “Pestalozzi” del Consiglio d’Europa. Domande entro il 30 luglio

L’Ufficio VI D.G. per gli affari internazionali del Dipartimento per la Programmazione del Miur ha diramato (25 Maggio 2010) il programma comunitario “Pestalozzi” di aggiornamento per il personale dirigente e docente di ruolo della scuola.

Il Consiglio d’Europa, nel quadro delle attività concernenti il settore educativo, mette a disposizione del personale della scuola, Dirigente e Docente, di ruolo, un programma denominato "Pestalozzi" che prevede la partecipazione a brevi corsi di aggiornamento, la cui durata è generalmente di 4-5 giorni, organizzati dagli Stati membri del Consiglio d’Europa, i quali stabiliscono anche, di volta in volta, i criteri in base ai quali accettare o meno le candidature proposte dagli altri Paesi membri. La partecipazione del personale della scuola sopra citato ai corsi di aggiornamento del sistema di borse persegue le seguenti finalità: - conoscere il sistema scolastico e i metodi di insegnamento nonché i sistemi di formazione in uso nei differenti Stati organizzatori; - ampliare gli orizzonti culturali-professionali mediante lo scambio di idee, di informazione e di materiale didattico con i colleghi di altri Paesi; -essere in grado di diffondere nella scuola le esperienze acquisite durante i corsi. La lingua di lavoro utilizzata durante i Seminari è quella del paese ospitante, oppure l’inglese, secondo quanto stabilito dal paese ospitante medesimo. Il personale ammesso a partecipare non deve affrontare spese per viaggio o soggiorno. Il personale interessato dovrà far pervenire entro il 30 luglio 2010 ai rispettivi Direttori Scolastici Regionali una domanda in carta semplice corredata da un curriculum e debitamente vistata dall'autorità competente. Alla domanda va allegata la documentazione dei titoli, nonché una certificazione comprovante una buona conoscenza attiva e recettiva della lingua, o delle lingue, che si dichiara di conoscere, rilasciata da istituzioni culturali straniere o da Istituti Universitari. Il Direttore Scolastico Regionale procederà alla scelta dei candidati, sino ad un massimo di cinque, tenendo conto del livello di competenze linguistiche e del numero delle lingue conosciute dal candidato. Non dovranno essere segnalati dalle SS.LL i candidati già selezionati in precedenza per la partecipazione ai corsi di formazione continua del Consiglio d'Europa. I candidati selezionati dalle rispettive Direzioni Scolastiche Regionali per l’anno 2010 potranno candidarsi per i corsi offerti dal Consiglio d’Europa a partire dal Gennaio 2011, dopo aver esaminato l’elenco degli Stage offerti dai paesi membri del Consiglio d’Europa, disponibile sul sito web del Consiglio d’Europa, all’indirizzo "http:/www.coe.int/pestalozzi", oppure "http:/www.coe.int/formation".

 

Pressante appello al Governo, dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica-AISLA Onlus

Una lettera aperta a Berlusconi annunzia, per il prossimo 21 Giugno alle ore 11, una manifestazione di protesta e sensibilizzazione davanti a Palazzo Chigi.

Con un comunicato stampa, l’associazione, che è punto di riferimento per tutte le persone colpite da questa malattia neurovegetativa, sollecita provvedimenti legislativi urgenti a sollievo delle persone con SLA e dei familiari che li assistono. La SLA non aspetta, e in atto è inguaribile. Da almeno tre anni si attende infatti l’approvazione e, soprattutto, la concreta entrata in vigore conseguente al relativo finanziamento di nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per l’attuazione di percorsi di continuità assistenziali ospedale – territorio e di assistenza domiciliare ad alta complessità, uniformi ed omogenei su tutto il territorio nazionale. Parimenti importante ed ineludibile è l’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, contenuto negli stessi LEA che prevederà ogni tipo di ausilio atto a supportare la persona con disabilità nel cercare la funzionale autonomia a lui permessa per garantire la sua migliore qualità di vita. Per maggiori informazioni: AISLA Onlus - Filippo Bezio – Tel. 0321 499127  www.aisla.it 

(Fonte: Newsletter n° 39 del 27/05/10 del Centro InfoHandicap FVG. ANNO V)

 

Summer School di Hattiva Lab Onlus su metodi e tecniche per uno studio efficace

Destinata a gruppi di 15 allievi fra i 9 e i 14 anni, si terrà dal 21 giugno al 23 luglio 2010 a Pasian di Prato (UD).

Iscrizioni entro il 15 giugno 2010. Info ENAIP FVG, Via Leonardo da Vinci, 27 - Pasian di Prato.

(Fonte: Newsletter n° 39 del 27/05/10 del Centro InfoHandicap FVG. ANNO V)

 


 

Alle due gentili signore, un grazie per l’apprezzamento al nostro lavoro.
 
Due dichiarazioni sulla data d’inizio delle scuole, da la Repubblica (24 e 25 maggio); una addirittura è del Ministro. Quando al Miur uno che a scuola ci abbia lavorato?
Ma che li buttiamo a fare questi soldi per la scuola? Viva, ancora e sempre, Deschooling Society (by Ivan Illich): così sarà contenta, ritengo, anche la Confindustria. Nell’articolo intitolato “Giusto fare le vacanze lunghe.. meno stanno a scuola e meglio è”, la scrittrice, professoressa Paola Mastrocola (con una risatina, riferisce l’intervistatrice, che dietro l’ironia nasconde scoramento; ma che noi non sapremmo come interpretare) auspica che i ragazzi abbiano più tempo “per guardarsi dentro”. Giusto giusto il tempo della scuola. Così a lei è accaduto:”Ero una ragazzina timida e solitaria, introversa. Per me stare via dalle aule quattro mesi era un sogno… passavo le ore sul balcone a leggere o giocare”. Dichiara decisa: “A scuola il 30 settembre ? Io sarei entusiasta… Per come è oggi la scuola, meno ci stanno i ragazzi e meglio è. Come insegnante trovo più giusto che abbiano tempo per riflettere, stare da soli, trovare le passioni che hanno dentro si sé. – Scuola da buttare ? – Ora serve soprattutto come contenitore sociale visto che tutti i genitori lavorano, le famiglie sono desertificate. Comunque, meglio in classe che davanti ai mille schermi che rimbambiscono”. Le ultime parole, ci consolano, in parte, come insegnanti; invece, della seconda dichiarazione, quella della Gelmini, non c’è da salvare proprio nulla. Riportiamo il passaggio in cui l’articolo di la Repubblica riporta la dichiarazione del Ministro, intervistata da Sky TG24: “Io sono molto aperta su questo, se ne può discutere. Il nostro Paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze. La scrittrice, i ragazzi li manderebbe sul balcone a guardarsi dentro; la Gelmini, più estroversa e pragmatica, li manderebbe a guardare fuori, in spiaggia. Aspettiamo, sempre meno pazienti, che di scuola si parli con argomenti pedagogici e non per esprimere psicoargomentazioni, nè motivando con esigenze economiche, come questo ministro sta facendo fin dal giorno dell’insediamento: che vada a fare il ministro del bilancio. Intanto registriamo che la Mastrocola ci aveva azzeccato (- Chi sarà contrario ?. – Soprattutto i genitori…), perché il fronte dei genitori è compatto: riducendo i 200 giorni di scuola – dicono - si va al di sotto dello standard europeo e ”si fa cassa sulla pelle delle famiglie”. Anche da questo versante, noi insegnanti abbiamo poco da rallegrarci perché quel “ si fa cassa sulla pelle delle famiglie” lascia intendere che la preoccupazione non siano le lezioni minniattiate, bensì i soldi per la Babysitter. A volere ascoltare una dichiarazione sensata, non ci resta che rivolgerci a un addetto ai lavori, l’opinione di un uomo di cultura: “Sarebbe un errore. Il tempo dell’apprendimento è il tempo dell’interiorizzazione, per imparare ci voglio tempi lunghi..”, spiega Benedetto Vertecchi, pedagogista, docimologo.
 
Si va al riordino del settore della Educazione degli Adulti; anche lì, tagli.
L’onda lunga del famigerato (per noi docenti) art. 64 (Capo II “Contenimento della spesa per il pubblico impiego”) del Decreto legge 112/08, convertito con la legge 133/08, arriva adesso su questo settore virtuoso, oltremodo benemerito per la sua valenza sociale.
Il sistema della Educazione degli Adulti - predisposto per utenti italiani e stranieri di età tra 16 e 65 anni che non hanno assolto l'obbligo di istruzione o non sono in possesso di un titolo di studio di scuola secondaria superiore -, è un settore di grande importanza (con obiettivi quali il consolidamento delle competenze di base e l’alfabetizzazione linguistica degli immigrati), e dai grandi numeri (nell’a.s. 2007/2008, 482.570 iscritti, di cui 402.288 presso i Centri Territoriali Permanenti, e circa 77.000 presso i corsi serali per il conseguimento del diploma o della qualifica). Nell’anno 2007/2008 hanno operato oltre 500 CTP, e quasi 900 istituti di Istruzione secondaria di secondo grado gestori di corsi serali (compresi quelli attivati in 150 Istituti penitenziari): i corsi per il primo ciclo di istruzione sono stati 4000, altrettanti sono stati quelli finalizzati all’integrazione linguistica e sociale di cittadini stranieri, altrettanti sono stati quelli finalizzati al conseguimento di un titolo di studio secondario di secondo grado; i corsi brevi di alfabetizzazione funzionale sono stati oltre 12000. La riorganizzazione del settore – con accentramento dell’intero servizio nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli adulti (CPIA) si accompagnerà a tagli per oltre 2000 unità di organico quasi tutte nella scuola secondaria di II grado: in conseguenza della riduzione dell’orario, gli insegnanti passano da 5729 a 3700 unità).

 

Obbligo di istruzione. Adottato il modello: “Certificato delle competenze”

La nota del Miur - Dipartimento per l’Istruzione – D.G. per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni –, in materia di certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.

Segnala che il D.M. n. 9/2010 reca in allegato il modello di certificazione che sarà adottato a partire dal prossimo a.s. 2010/2011. La certificazione rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base - acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore e dei primi due anni dei percorsi di qualifica professionale - riguardanti soprattutto lingua italiana, storia, lingua straniera, matematica, informatica e scienze. Le scuole interessate, nella loro autonomia, possono utilizzare il modello sin dal corrente anno scolastico, con l’assistenza dell’INVALSI (che accompagnerà questa innovazione con attività formative). A corredo della nota ministeriale si danno le seguenti “Indicazioni per la certificazione delle competenze”, che diamo in abstract: I saperi e le competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento, sono descritti nel documento tecnico allegato al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione n. 139 del 22 agosto 2007. Nel quadro della complessiva riforma del sistema educativo di istruzione e formazione, l’obbligo di istruzione indica “una base comune”, alla quale si riferiscono gli ordinamenti del primo e del secondo ciclo, necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi, costruire il proprio progetto personale e professionale, per svolgere un ruolo attivo nella società. Il modello della certificazione è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria superiore, con riferimento agli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione (dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale), entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF)…. La valutazione delle competenze da certificare in esito all’obbligo di istruzione, «è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche» (articolo 1, comma 2, del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122)…. Per l’accertamento delle competenze, un utile riferimento può essere costituito anche dalla documentazione messa a disposizione dal Compendio INVALSI sulle prove PISA-OCSE. Le rilevazioni degli apprendimenti effettuate periodicamente dall’INVALSI, secondo quanto stabilito dalla direttiva del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, rendono disponibili strumenti di valutazione e metodologie di lavoro oggettive utili alla comparabilità delle certificazioni e forniscono anche una informazione analitica, in termini di valutazione di sistema dei risultati di apprendimento dei singoli studenti per ciascuna istituzione scolastica…. I consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni studente la suddetta scheda, che è conservata agli atti dell’istituzione scolastica. La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo la scala, indicata nel certificato stesso, che si articola in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari. Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del consiglio di classe nel quale sono anche indicate le misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento. Ai fini dell’adempimento dell’obbligo d’istruzione da parte degli alunni diversamente abili si fa riferimento a quanto previsto dal citato Decreto 22 agosto 2007 n. 139, art. 3, c. 1, e le indicazioni contenute nelle “Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” di cui alla nota prot.n 4274, 4 agosto 2009.

Il convegno “Integrazione alla pratica sportiva degli studenti disabili: primi risultati e prospettive future”.

Si terrà nella Sala Congressi di Confindustria, a Genova, il 25 maggio ore 15,00.

Lo organizza il Comitato Paralimpico Regione Liguria, che lo scorso 14 maggio ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con il Miur. (fonte: Tuttoscuola n.441 del 24 maggio 2010)

 

Sacrifici fatti dagli insegnanti e evocati dai politici

Ci sono insegnanti - ha detto l’on. Bersani all’assemblea del Partito Democratico, a Roma - che vanno nei quartieri periferici delle grandi città, nei piccoli comuni, nei luoghi in cui si annida il degrado ed è più forte la dispersione scolastica. Si tratta di insegnanti che seguono uno ad uno i ragazzi, facendo enormi sacrifici. Questi, per noi, sono degli eroi dei tempi moderni".

Parafrasando la frase di un grande, diciamo che è una ben misera nazione quella che ha bisogno di eroi nelle circostanze normali della quotidianità. Segnaliamo, allora, all’On.Bersani, visto che vuole abbracciare davvero la causa della scuola, che andare nei quartieri periferici e nei comuni sperduti non è un atto di eroismo, è un dovere (e per alcuni, addirittura una vocazione), la fregatura è che al lavoro nei luoghi disagiati i docenti devono andarci senza riconoscimento economico alcuno, a spese proprie e a rischio proprio (quanti ne ricordo, colleghi, sbandare su strade innevate e distruggere la propria vettura, se non di peggio !). Si chiedano tutti coloro che abbracciano la nostra causa, quale sia il fondamento giuridico, quale, il fondamento civile, quale il fondamento morale di una nomina a t.d. oppure a t.i., conferita dall’USP su due sedi, magari a 40 Km l’una dall’altra, senza che sia previsto un indennizzo economico. In quale altra amministrazione dello Stato o impresa privata è concepibile un contratto del genere ? E questa situazione va avanti da sempre. Personalmente, nei primi 10 anni di insegnamento, ho speso in ore di trasferta, benzina e ammortamento automobile (anche io per incidente), mai meno del 30% dello stipendio, per il fatto di essere stato nominato su due sedi (ad es. Enna-Piazza Armerina; Enna-Nicosia; Enna Leonforte).

Un’iniziativa del direttore dell’Usr dell’Emilia Romagna suscita polemiche

Il dott.Marcello Limina aveva scritto ai suoi collaboratori che è dovere dei dipendenti pubblici non criticare l’Amministrazione rilasciando dichiarazioni alla stampa. La Cgil ne ha chiesto le dimissioni. Il Ministro gli ha espresso solidarietà.

Il funzionario nega che la sua reprimenda (una comunicazione riservata ai suoi propri dirigenti provinciali “…Per risolvere i problemi ci vuole una comunicazione adeguata, corretta, non urlata e sguaiata ”) originata evidentemente da difficoltà interne allo Staff , fosse estesa a presidi e insegnanti. Non così la pensa la FLC Cgil che, per voce dei suoi dirigenti nazionali e locali ha parlato di un tentativo di imbavagliare il personale. Il Ministro Gelmini ha dichiarato di condividere l’iniziativa dell’alto dirigente “che ha invitato tutto il personale della scuola ad osservare un comportamento istituzionale", ma, come sempre senza mezzi termini, la ha voluto intendere – e non è detto che questo fosse l’intento originario di Limina – come estesa a tutto il personale scolastico: “E' lecito – ha dichiarato la Gelmini - avere qualsiasi opinione ed esprimerla nei luoghi deputati al confronto e al dibattito. Quello che non è consentito è usare il mondo dell'istruzione per fini di propaganda politica che nulla hanno a che vedere con i compiti della scuola. Chi desidera fare politica si candidi alle elezioni e non strumentalizzi le istituzioni”.

Ok. Per i dd.ss. c’è il nuovo contratto

Siglata dalle OOSS e dall’ARAN l’ipotesi di contratto 2006-2009 dei dd.ss. dell’Area V; Gli arretrati sono consistenti perché il precedente contratto era scaduto nel 2005.

Le OO.SS (Flc-Cgil; ANP; Cislscuola; Uil), guardando alle prospettive grigie dei rinnovi contrattuali, hanno espresso moderata soddisfazione; per bocca del suo segretario, lo SNALS tiene a sottolineare che l’accordo raggiunto no consegue l’obiettivo dell’allineamento economico dei dd.ss. agli altri dirigenti dello Stato. . Il Ministro esprime soddisfazione (La firma del contratto dei dirigenti scolastici è una notizia estremamente positiva per la scuola. La conclusione di questa complessa trattativa permetterà finalmente il rinnovo contrattuale per diecimila dirigenti scolastici. Oltre agli aumenti di stipendio previsti, la novità determinante riguarda il trattamento economico accessorio. Una quota consistente delle risorse infatti sarà assegnata sulla base di criteri legati esclusivamente al merito e agli obiettivi raggiunti da ciascun dirigente. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del merito e della qualità di tutto il personale scolastico”). Sullo concetto interviene il Commissario dell’ARAN; dice di essere soddisfatto perché: “…la trattativa ha recepito le principali novità introdotte dal decreto legislativo n.150/2009, soprattutto in tema di responsabilità disciplinare dei dirigenti e di valorizzazione della componente retributiva collegata ai risultati”.

 

Il Regolamento in materia di formazione iniziale, attualmente all'esame della VII Commissione della Camera dei deputati.

La sua approvazione potrebbe avviare, già con l’a.a. 2010-11, l’istituzione del corso di laurea magistrale quinquennale che abiliterà per la scuola dell'infanzia e scuola primaria; potrebbe avviare anche il tirocinio formativo attivo (TFA).

Rispetto all’attuale percorso di abilitazione all’insegnamento nelle scuole dell'infanzia e nelle primarie, quello che si introduce unificherà la formazione degli abilitandi ai due ordini di scuola, in unico corso di laurea quinquennale (la durata di 4 anni è incompatibile con l’inquadramento professionale paritario degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado). Il corso LM85-bis sarà a ciclo unico; previa prova selettiva, potranno accedere gli studenti in possesso di  diploma di istruzione secondaria di II grado. Dal secondo anno, il corso comprenderà il tirocinio (600 ore, corrispondenti a 24 crediti formativi); si concluderà con esame di laurea (discussione della tesi e della relazione finale del tirocinio) avente valore abilitante all'insegnamento.

Rispetto al percorso di abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado svoltosi fino all'anno accademico 2007-2008 nei corsi biennali delle SSIS, quello che si introduce è un corso di laurea magistrale biennale (di diploma accademico di II livello, per le abilitazioni all'insegnamento delle discipline artistiche, musicali e coreutiche), al termine del quale si accede al TFA. Di questo, il Regolamento tratta all’art.10: è un corso di preparazione all’insegnamento al quale potranno accedere gli studenti che concludono il corso di laurea magistrale con l'acquisizione dei crediti formativi richiesti. Il TFA comprende quattro gruppi di attività, corrispondenti a 60 crediti: insegnamenti di scienze dell'educazione (18 CFU, di cui 6 di pedagogia speciale); tirocinio di 475 ore presso le istituzioni scolastiche, sotto la guida di un tutor (9 CFU); insegnamenti di didattiche disciplinari (9 CFU); laboratori pedagogico-didattici (9 CFU). Cinque CFU sono previsti per la tesi e la relazione finali, che vengono discusse in sede di esame conclusivo; questo consiste nella discussione dell'attività svolta durante il tirocinio (max 30 punti), nell'esposizione orale di un percorso didattico su un argomento scelto dalla commissione (max 30 punti), nella discussione della relazione finale (max 10 punti). L'esame è superato al conseguimento di una votazione almeno pari a 50/70, alla quale va aggiunto il punteggio risultante dalla media dei voti conseguiti negli esami di profitto della laurea magistrale, e degli esami di profitto sostenuti durante l'anno di tirocinio (max 30 punti).

 

Come sono andate le iscrizioni nelle scuole secondarie di II grado, riformate

In pole position gli istituti tecnici (31%) e i licei scientifici (25%), secondo dati provvisori riferibili a un primo monitoraggio delle iscrizioni chiuse lo scorso 26 marzo

Invertendo la contrazione nello scorso biennio, le iscrizioni nei licei hanno complessivamente un incremento di circa il 3,5%; detto incremento corrisponde al decremento complessivo di Istituti tecnici (-1,4%) e di istituti professionali (-2,1).

Istituti tecnici: intorno al 31% di iscrizioni: 16,8% settore tecnologico, 14% settore economico.

Licei scientifici: intorno al 25% di iscrizioni, con un trend in incremento dell’1,7% accreditabile

                      interamente all’opzione “scienze applicate”, nella quale non si insegna il Latino.

Istituti professionali: si attestano sotto il 19%. (meno 2% di iscrizioni rispetto all’anno scorso).

Licei classici: si attestano all’8,4, sostanzialmente stabili

Licei delle scienze umane: con iscrizioni intorno al 6%, sostanzialmente stabili 

Licei linguistici: si attestano al 5.5, segnano una lieve crescita

I licei coreutico- musicali e quelli artistici si attestano complessivamente quasi al 4%.

 

La manifestazione “InnovaScuola”

Il 20 maggio sono state premiate le scuole vincitrici del concorso: “A scuola per l’innovazione”, promosso dal Miur e dal Ministero per la P.A. e l’Innovazione.

Le scuole partecipanti (circa 800) hanno presentato prodotti multimediali originali - realizzati dai docenti insieme agli studenti -, relativi alle seguenti categorie: giochi educativi, lezioni ed esercizi multimediali su specifiche discipline, simulazioni ed esperimenti, sostegni didattici per studenti disabili, sensibilizzazione su temi sociali, interculturali, ambientali, di pari opportunità e di attualità. Le scuola vincitrici (una per categoria, premiate da FORUM PA, Knowk, Asus, Microsoft, Garamond,  Engineering) hanno ricevuto una Lavagna Interattiva Multimediale Interwrite (LIM), kit completo per la didattica digitale. INFO: : www.innovazionescuola.gov.it