° Iscrizioni alle prime classi degli istituti superiori
L’Ufficio Stampa del MIUR pubblica un’analisi delle percentuali di iscrizione. Gli incrementi maggiori agli istituti scientifici con opzione scienze applicate, alle specializzazioni informatiche, agli istituti tecnici, e ai percorsi linguistici. Riportiamo.
…Le iscrizioni alle prime classi della scuola secondaria di II° grado, svolte per la prima volta attraverso la procedura on line, sono state 515.807. In generale, nel confronto con l’anno precedente (2012/2013) si osserva un aumento delle iscrizioni nei Licei (+1,7%), una crescita seppur leggera degli Istituti tecnici (+0,4%) e un calo negli istituti professionali (-2%). Per quanto riguarda quest’ultimo dato è necessario specificare che il calo registrato negli Istituti professionali deve tener conto dell’aumento che parallelamente si riscontra verso i percorsi di istruzione e formazione professionale organizzati da strutture regionali accreditate, specialmente in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli. La stima degli iscritti alla formazione regionale è di circa 31mila studenti (il 5,5% dei frequentanti il terzo anno della scuola secondaria di I grado), per un aumento rispetto ai 17mila dello scorso anno del 3,1%.... Per quanto riguarda l’aumento della percentuale degli iscritti ai licei sono necessarie alcune osservazioni. Il maggior contributo alla crescita del 1,7% è fornito dalla scelte verso l’opzione “scienze applicate” del Liceo scientifico. Se l’indirizzo tradizionale dello scientifico infatti resta la scelta più gettonata tra i licei (il 16,5%, in calo rispetto allo scorso anno dell’1,6%), è l’opzione “Scienze applicate” che fa registrare l’aumento più significativo, passando dal 4,1% al 6,3%. In ascesa le percentuali di scelta per il Liceo linguistico che dal 7,2% dello scorso anno ha raggiunto quota 8,4%. Fanalino di coda il Liceo classico, fermo al 6,1%, in discesa rispetto al 6,6% del 2012. In totale, gli studenti iscritti ai diversi indirizzi liceali sono il 49,1%. Gli Istituti tecnici sono stati scelti dal 31,4%% dei nuovi iscritti, in leggero aumento rispetto al 18,5% dello scorso anno. Di questi, il 12,8% ha preferito il settore economico e il 18,6% il settore tecnologico. Per quanto riguarda gli indirizzi di studio specifici, in crescita quello del “Turismo” del settore economico (3,6%), “Chimica, materiali e biotecnologie” (2,2%) e “Informatica – Telecomunicazioni” (4,9%) del settore tecnologico. Gli istituti professionali, al di là delle percentuali di scelta verso i percorsi di formazione professionale organizzati dalle regioni, hanno complessivamente raccolto il 19,6% delle preferenze degli studenti. Di questi, il 13,2 ha optato per il settore “Industria e Artigianato”, mentre il 4,9% il settore “Servizi”. Nello specifico, l’indirizzo con la percentuale di scelta più alta è “Enogastronomia, ospitalità alberghiera” (9%). …. Tra gli elementi di maggiore interesse che emergono dai dati a disposizione un’attenzione particolare va riservata alle percentuali di scelta per i singoli indirizzi di studio analizzati in relazione con gli ambiti settoriali, le aree di specializzazione e i cluster tecnologici presenti nelle regioni italiane… In una regione come il Piemonte, che si distingue per la presenza di cluster tecnologici nel settore dell’ITC e della Tecnologie per le comunità intelligenti, sono state analizzate le percentuali di scelta degli studenti per indirizzi di studio quali il Liceo Scientifico (opzione scienze applicate), Elettronica ed Elettrotecnica e Informatica e Telecomunicazioni per gli Istituti Tecnici e Manutenzione e Assistenza Tecnica negli Istituti Professionali. In Sardegna, che si distingue per la presenza di distretti nell’ambito dell’Agrifood sono stati presi in considerazione, invece, gli indirizzi Agraria, Agroalimentare e Agroindustria per gli Istituti Tecnici e Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale per gli Istituti Professionali. L’obiettivo è capire quanto siano tra loro legate le specificità territoriali con le scelte degli studenti, la possibilità di creare o irrobustire filiere della formazione, della ricerca e delle attività produttive, e la capacità attrattiva per gli studenti dei Cluster Tecnologici presenti sul territorio. In questo senso, le percentuali di maggiore coerenza tra scelte e caratteristiche territoriali si ravvisano nelle regioni specializzate in ICT/Tecnologie per Smart Communities… Nel settore Chimica Verde, la media nazionale delle iscrizioni agli indirizzi scolastici coerenti con la specializzazione è 4,9%.
° L’impegno di Tuttoscuola per la digitalizzazione
E’ tra i settori nei pali il ministro Profumo ha profuso grande impegno, e verosimilmente è uno di quelli nei quali si muove a proprio agio.
E’ stato un impegno efficace ? Tra gli addetti ai lavori i pareri sono contrastanti. Il Fatto quotidiano del 24 marzo giudicava il suo mandato “…fondato sulla demagogia 2.0 degli annunci (tablet, lavagne, smart school di cui non è restata alcuna traccia)”. Noi qualche risultato lo vediamo, e una importante testata della stampa scolastica, Tuttoscuola è pronta a un apporto al processo di innovazione, con http://www.tuttoscuola.com/scuoladigitale, il nuovo portale sulle TIC nella scuola “vuole concorrere ad evidenziare la portata di questo cambiamento, essere moltiplicatore di conoscenza, ma anche un vettore di emersione delle buone esperienze di molti istituti scolastici e promotore di fiducia nella scuola italiana aperta alle sfide educative del futuro… La tecnologia offre invece l’opportunità di ripensare il modo di fare scuola, dando vita a una vera didattica per competenze, che superi la tradizionale lezione frontale e che possa mettere gli studenti al centro della scuola… Basteranno i bandi del Piano Scuola 2.0 per realizzare la scuola del futuro? Certamente no. Grazie a quei finanziamenti solo pochissime scuole in Italia potranno realizzare il sogno e l'ottica con cui il Ministero dell’istruzione guarda alla scuola del futuro”. Sarà possibile scaricare gratuitamente i dossier sulle esperienze che il mensile dedica alla scuola digitale, da aprile a giugno.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 579 del 25 marzo 2013)