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° La generazione dei giovani italiani “depredati della speranza”
Ha studiato più della generazione precedente, ha maturato competenze più ampie e, nel corso della formazione, ha acquisito molti più titoli. Ma non ha lavoro. Riportiamo alcuni dati eloquenti elaborati dall’Osservatorio Work In Progress (Centro di ricerche sociali su lavoro e nuove forme di occupazione), in collaborazione con FondItalia (Fondo per la formazione continua) e con i media partner Labitalia e Walk on Job.
“Il 64% è disposto a emigrare, il 25% a essere sottopagato,mentre per il 57,6% dei giovani italiani la legge Fornero è un disastro. .. Dalla ricerca emerge un interesse per i giovani italiani verso l'estero, e tra le mete più ambite figurano Francia, Svizzera e Inghilterra…. La riforma Fornero, che per il 57,6% degli intervistati ha peggiorato la situazione, ha aumentato i costi per le imprese e il precariato per i lavoratori". (Fonte: latecnicadellascuola.com – 03/04/2013)
Questi dati sono la prova del fallimento dei decisori politici degli ultimi trenta anni che hanno vissuto come in una turris eburnea, privi dell’esperienza, o anche solo della consapevolezza, delle esigenze della popolazione (la politica quale ratio ha se non l’equilibrio socioeconomico ?). Quelli che La Tecnica della Scuola ha riportato sono, però, dati da addebitare a irresponsabilità anche nella società e nelle famiglie. Non c’è stata avvedutezza sul futuro, e adesso c’è chi, insofferente alla protesta, ancora non vede da quali esigenze scaturisca il malcontento. Preoccupazioni e ipocrisie di una generazione abbarbicata nelle posizioni conquistate. C’è chi si dice preoccupato per gli assetti istituzionali e le dinamiche politiche che sarebbero minacciate dal Movimento 5 stelle: preoccupazioni interessate di chi, su questi presupposti, nulla sta facendo per prevenire gli eventuali sbocchi irrazionali della protesta; eppure non sono passati che pochi decenni dalla vera minaccia alla democrazia: una stella a 5 punte.

° Economie del MIUR. Un suggerimento: nominare a t.i. coloro che ne hanno diritto
Il calcolo di buon senso - ma quanto ne ha il MIUR ? – lo ha fatto www.leggioggi.it.
Osservando che nell’ arco di due settimane il MIUR è stato condannato a risarcire 3 insegnanti precari (uno di educazione fisica con 150 mila euro, un altro di elettronica con 169.700 euro e un terzo con quasi 173 mila euro), il quotidiano multimediale di ambito giuridico si è retoricamente chiesto se sia più vantaggioso, per l’erario (oltre che, ovviamente, per i docenti precari),mettere fine alla precarietà. Noi dell’ANIEF, questa considerazione l’abbiamo avanzata da tempo, da quando ci è apparsa evidente la discriminazione da parte dello Stato nei riguardi di chi è precario (abuso dei contratti a termine, mancati scatti d’anzianità e stipendi estivi non corrisposti per gli anni passati e per quelli futuri, fino all’età pensionabile). www.leggioggi.it conviene su ciò: “Il trattamento economico di un insegnante precario – regolarmente licenziato il 30 giugno, per poi essere riassunto dal 1 settembre – deve essere identico a quello di un suo collega di ruolo, progressione economica compresa”. Con riferimento alla mazzata che potrebbe arrivare sull’erario (in Italia si ritiene ci siano almeno 20 mila ricorsi già notificati; una spesa insostenibile, di circa tre miliardi di euro), www.leggioggi.it fa propria una previsione del presidente dell’ANIEF, Pacifico (“Stiamo assistendo ad una striscia di condanne esemplari … ma è solo l’inizio...”). Solo l’inizio, perché è pendente un ricorso contro la legge derogatoria n.106/11, “con la quale il governo italiano esclude la Scuola dall’applicazione del decreto legislativo 368 del 2001 che, recependo la direttiva della Comunità Europea 70/1999, apre alla stabilizzazione per tutti i lavoratori che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio”. Dunque se la corte della U.E. dovesse essere d’accordo con i quasi 80 mila precari, la questione non si porrebbe più solo in termini di indennizzo economico, bensì di diritto all’assunzione.
(Fonte://www.leggioggi.it/2013/03/11/precari-scuola-il-miur-perde-ancora-e-rischia-di-indebitarsi)

° Convegno: “Etica, economia e diritto dei beni comuni. Forme di governance democratica e cooperativa"
Promosso da EconomEtica, si terrà lunedì 8 aprile 2013, alle ore 9.00, presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi -Via S.Antonio, 10 - a Milano
Questa iniziativa del Centro interuniversitario per l'etica economica e la responsabilità sociale di impresa è finalizzata a discutere le forme alternative, rispetto al modello burocratico e a quello privato capitalistico, di governo e gestione dei commons e delle infrastrutture di pubblica utilità. Il convegno trae origine da riflessioni e proposte emerse nell’ambito del Progetto (PRIN) n. 20085BHY5T. INFO: e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

° Il numero dei docenti e degli Ata pensionandi
Dati drammatici se si pensa ai docenti abilitati iscritti (160mila) nelle Graduatorie a esaurimento, e alle graduatorie del concorso a cattedre che è in via di conclusione.
E’ un numero provvisorio (può diminuire perché le domande di cessazione dal servizio sono all’esame del Ministero): con il prossimo primo settembre, a casa rimarranno soltanto 10mila insegnanti circa (nello scorso settembre erano stati più del doppio); quasi un pensionamento su tre si avrà nella scuola secondaria di secondo grado. Se negli anni a venire il trend del turn over fosse ancora questo , occorrerebbero quattro lustri per assorbire il precariato. Per quanto riguarda il personale Ata, lo scorso anno erano andati in pensione in 5.336; adesso saranno 3.300 circa (per due terzi, saranno collaboratori scolastici).

° Per pagare le nomine di Sostegno “in deroga”, l’Esecutivo non aggiunge un euro
Costretto ad attuare il diritto degli alunni disabili gravi, il Governo continua ad attinge al Fondo per il merito e non alla fiscalità generale.
Il diritto all’istruzione degli alunni disabili gravi lo ha tutelato la Suprema Corte, nel febbraio del 2010, rigettato come incostituzionale la norma secondo cui non è consentito nominare insegnanti di sostegno a tempo determinato in deroga al limite massimo dell’organico nazionale stabilito dal governo; in atto, il numero è di 63.348 posti in organico di diritto, come nello scorso a.s. Gli sforamenti a questo numero (che si sono prodotti, e ancora si produrranno, a seguito di sentenze della magistratura amministrativa favorevoli alle famiglie degli alunni disabili) hanno comportato nomine in organico di diritto che sono state finanziate, e dovranno esserlo nel prossimo a.s., attingendo a quanto accantonato nel c.d. Fondo per il merito, finanziato con una percentuale dei risparmi prodotti dalla riduzione degli organici disposta dal tandem Tremonti-Gelmini. (Fonte: Antimo Di Geronimo – ItaliaOggi – 02.04.2013)

° Sud chiama Nord. Ma la distanza nella qualità della vita aumenta
LaRepubblica.it ha applicato i dati ISTAT del Rapporto sul “Benessere equo e sostenibile”, e ne ha tratto, con riferimento al sistema Scuola, la ennesima conferma.

La “questione meridionale” è una tra le più disgraziate vicende della storia italiana; la produzione, da fine Ottocento ad oggi, dei “meridionalisti” fotografa un’inerzia impotente. E ciò vale anche per la qualità del sistema di istruzione e formazione. E’ un parametro che l’ISTAT ha assunto tra le 12 dimensioni (Salute, Istruzione e formazione, Lavoro, Benessere economico, Relazioni sociali, Politica e istituzioni, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ambiente, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi) adottate per il Rapporto BES. Avvalendosi degli indicatori relativi all'istruzione messi a disposizione dall'Istat, la Repubblica ha condotto un proprio studio che mette a confronto i diversi sistemi educativi, nello Stivale. In fondo alla classifica: La Sicilia: “Se la Sicilia racimola appena 26 punti significa che in quasi tutte e 10 le graduatorie si piazza all'ultimo, al penultimo o al terzultimo posto”. In testa alla classifica: Trento e Bolzano: “Il quadro che esce dal Rapporto Bes 2013, almeno per quanto riguarda l'istruzione, riporta indietro l'Italia di oltre un secolo. Quando la maggior parte della popolazione italiana viveva in situazione di estrema deprivazione e, con la necessità quotidiana di trovare un modo per sopravvivere, studiare era percepito come una perdita di tempo”. (Fonte: Salvo Intravaia - 02/04/2013)

° Entro il 24 aprile, le graduatorie interne d’istituto dei docenti
Lucio Ficara ricapitola le situazioni particolari che comportano il diritto all’esclusione

- docenti non vedenti e docenti emodializzati;
- docenti disabili di cui all'art. 21, della legge n. 104/92, richiamato dall'art. 601 del D.L.vo n. 297/94, con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella "A" annessa alla legge 10 agosto 1950, n. 648;
- docenti che hanno bisogno, per gravi patologie, di particolari cure a carattere continuativo, espletabili nel centro specializzato che si trova nel comune dove è ubicata la scuola;
- docente con handicap grave (di cui al comma 6, dell'art. 33 della legge n. 104/92);
- docenti che assistono il coniuge o il figlio in particolari condizioni;
- docenti che, come referente unico, assistono il genitore in particolari condizioni;
- docenti che assistono, come referente unico, il fratello (o sorella) convivente con l’interessato. (Fonte:latecnicadellascuola.com - 01/04/2013)

° Convegno: Musica – comunicazione - immagine
Si terrà il 4 e 5 aprile a Roma, organizzato da Università Roma Tre e dal Dipartimento per l’Istruzione MIUR, Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica.
L’argomento sarà affrontato nella tradizionale ottica del convegno, ormai alla sua sesta edizione, vale a dire attraverso la ricerca e la discussione del fondamento filosofico di una musica per tutti nel sistema formativo. Trasmissione in live streaming su www.radiocemat.org.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha concesso l’esonero dall’obbligo
di servizio al personale docente con Prot. N. AOODGPER 1337 del 18.02.2013. INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel 06 5849 5432 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel 06 5849 5238 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – cell 328 5811905.

° Regolamento sui nuovi centri provinciali istruzione per gli adulti (CPIA)
Da settembre prossimo saranno avviati i progetti assistiti. Nel settembre 2014, il via alla nuova istruzione degli adulti e alle scuole serali.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 febbraio, il regolamento è il primo passo verso la riorganizzazione dei percorsi di istruzione degli adulti, articolati nei percorsi di primo e di secondo livello istruzione e percorsi nelle carceri. La sottosegretaria Ugolini ha così dichiarato: «I centri territoriali saranno istituzioni scolastiche dotate di una propria autonomia organizzativa, didattica e gestionale per poter progettare e proporre un'offerta formativa più flessibile e personalizzata, anche attraverso accordi di rete stabili. Lo scopo è consentire a tutti di poter conseguire dei titoli di studio di primo e di secondo livello, attraverso dei patti formativi individuali capaci di valorizzare le competenze già acquisite e di conciliare i tempi del lavoro e della famiglia». Si interviene, così, in un settore formativo particolarmente debole. L'ultimo rapporto sulla formazione continua dell'Isfol mostra un calo degli adulti 24-64enni in istruzione o formazione: dal 6,2% del 2010 al 5,75 del 2011, percentuale distante dall'obiettivo europeo del 12% e dalla media comunitaria dell'8,9%.
(Fonte: ItaliaOggi – 26 marzo 2013)

° Decreto sulle adozioni dei libri scolastici digitali
Dall’aanno scolastico 2014/2015, i professori potranno adottare soltanto libri nella versione digitale o mista.

Riconosciamo che l’innovazione crea problemi. Ma anche opportunità, se non viene calata dall’alto come un obbligo; una recente ricerca Eurydice documenta come nelle scuole europee l’adozione dei libri di testo non sia, per lo più (salvo che in Italia, Grecia, Cipro e Malta), regolamentato con disposizioni obbligatorie. Opportunamente, Tuttoscuola fa notare che il Regolamento sull’Autonomia Scolastica (dpr 275/1999) escluderebbe interventi del MIUR a regolamentare quella che sembrerebbe essere la prerogativa delle singole scuole, funzionale al POF, in materia di testi adozionali (“La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative”). Comunque l’obbligo di adozione di testi interamente digitalizzati o in presentazione mista partirà dall’a.s. 2014/15 e gli editori possono ancora prepararsi. Comprendiamo il loro timore per il fatto che il Ministro abbia disposto la riduzione dei tetti di spesa entro cui le scuole devono mantenere il costo complessivo dei libri adottati ma, d’altra parte, una riduzione è sopportabile dalle aziende, visto che il mercato dell'editoria scolastica ammonta ad oltre 650 milioni di euro annui, ed è auspicabile visto che riguarderà soltanto le adozioni dei libri nelle classi iniziali dei cicli di istruzione secondaria (classi prime della scuola secondaria di I grado, e classi prime e terze della secondaria di II grado), classi per le quali la spesa a carico delle famiglie è particolarmente gravosa. La domanda ricorrente adesso è se gli istituti scolastici abbiano, o non, sufficienti dotazioni tecnologiche per assecondare questa svolta. L’Associazione italiana Editori ritiene di no, e aggiunge che anche per gli studenti si pone il problema dei supporti tecnologici (I-pad, I-phones, e Kindle). La AIE ci va giù duro: «Le intenzioni del ministero sembrano frutto della sola determinazione di voler favorire l'acquisto di tablet e pc e non poggiano su alcuna seria e documentata validazione di carattere pedagogico e culturale…».
(Fonte: Tuttoscuola -28 marzo e 2 aprile 2013)

° Contingente dei tutor coordinatori e dei tutor organizzatori, nei corsi abilitanti
I ministri Profumo e Grilli hanno firmato il Decreto inter. n.210 del 26 marzo 2013.
Concerne il contingente del personale della scuola da collocare in esonero parziale o totale e la loro ripartizione tra le facoltà di cui all’art. 11, comma 5, del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010 n. 249 recante il regolamento concernente la definizione della disciplina dei requisiti e della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e di secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416 della legge 24 dicembre 2007, n.244”.
Il contingente di docenti in servizio nelle istituzioni scolastiche da utilizzare, in posizione di esonero e semiesonero, presso le Università è determinato, per l’a.s. 2012-2013, in 771 unità complessive di esonero totale. La ripartizione dei posti tra i Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, nonché i posti nei corsi di tirocinio formativo attivo per l’abilitazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, è così effettuata secondo le allegate tabelle A e B.
TABELLA A. Numero di esoneri complessivi per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria comprensivi degli esoneri totali per i tutor organizzatori e di quelli parziali al 50% dell’orario di insegnamento per i coordinatori
ABRUZZO 10, BASILICATA 5, CALABRIA 13, CAMPANIA 28, EMILIA ROMAGNA 23, FRIULI VENEZIA GIULIA 15, LAZIO 13, LIGURIA 9, LOMBARDIA 69, MARCHE 26, MOLISE 4, PIEMONTE 18, PUGLIA 25, SARDEGNA 17, SICILIA 28, TOSCANA 16, UMBRIA 8, VENETO 29.
TABELLA B. Numero tutor con esonero parziale al 50% dell’orario di insegnamento, da assegnare per ogni ateneo per i corsi di tirocinio formativo attivo per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. BARI 34, BASILICATA 9, BERGAMO 25, BOLOGNA 28, Ca' Foscari VENEZIA 12, CAGLIARI 14, CAMERINO 5, CASSINO e LAZIO MERIDIONALE 11, CATANIA 32, CATANZARO 2, Cattolica del Sacro Cuore 24, CHIETI-PESCARA 16, della CALABRIA 29, EUROPEA di ROMA 1, FERRARA 9, FIRENZE 12, FOGGIA 9, GENOVA 14, L'AQUILA 15, Libera Univ. "Maria SS.Assunta"-LUMSA–ROMA 4, L'Orientale di NAPOLI 10, LUSPIO 7, MACERATA 16, MESSINA 25, MILANO 42, MILANO-BICOCCA 12, MODENA e REGGIO EMILIA 19, MOLISE 15, NAPOLI "Federico II" 23, PADOVA 20, PALERMO 25, PARMA 10, Parthenope di NAPOLI 7, PAVIA 15, PERUGIA 18, PISA 18, Politecnico di BARI 7, Politecnico di MILANO 6, Politecnico di TORINO 3, ROMA "Foro Italico" 3, ROMA "La Sapienza" 21, ROMA "Tor Vergata" 27, ROMA TRE 34, SALENTO 31, SALERNO 9, SANNIO di BENEVENTO 3, SASSARI 4, Seconda Univ. NAPOLI 7, SIENA 6, Stranieri di SIENA 2, Suor Orsola Benincasa - NAPOLI 2, TORINO 21, TRIESTE 8, TUSCIA 11, UDINE 9, UKE - Università Kore di ENNA 9, URBINO "Carlo BO" 14, VERONA 6.

° Le grandi priorità del ministro Profumo
E’ ordinaria amministrazione modificare il rapporto di lavoro dei docenti inidonei?
Il provvedimento che il ministro Profumo ha ritenuto urgente firmare è tra quelli di ordinaria amministrazione che sono consentiti a un governo dimissionario ? Il decreto attuativo della legge n. 135 del 7 agosto 2012 – che ha previsto il passaggio nei ruoli ATA - coinvolge 3.084 docenti inidonei, 460 titolari della C999 e 28 della C555,

° Il decreto sui punteggi nelle graduatorie delle supplenze, per i corsisti TFA speciali
C’è ancora la possibilità che non superi il vaglio del Consiglio di Stato

Il decreto che introduce una modifica al regolamento delle supplenze (seconda fascia delle graduatorie di istituto) stabilisce che l’abilitazione conseguita con il TFA ordinario varrà 12 punti, quella conseguita con il TFA speciale 6 punti, e riduce il punteggio per le supplenze a 6 punti per a.s. di servizio effettuato (180 giorni almeno). Entro maggio, i docenti che si candideranno ai corsi TFA speciali di abilitazione si cimenteranno nella prova nazionale di verifica (test strutturato a risposta multipla) con la quale saranno classificati in graduatorie di priorità per l’accesso ai corsi che verranno attivati nel triennio 2013-2015. Dal MIUR si precisa che, dei 3 anni di servizio minimi richiesti come condizione per accedere ai corsi speciali, almeno uno (180 giorni minimi) deve essere stato prestato, col titolo prescritto, come insegnamento nella classe di concorso (oppure come insegnamento di Sostegno del tipo corrispondente a quello) per la quale si ha titolo e si chiede l’abilitazione.
(Fonte: La tecnica della scuola – 30 marzo 2013)

 

 

° Compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica: Ridotto il contingente assegnazioni a.s. 2013/14 di dirigenti scolastici e docenti (art. 26, comma 8, legge 23/12/1998, n. 448, succ. mod. e integr.).
Con la legge n. 228 del 24.12.2012 (legge di stabilità 2013) il contingente di dirigenti scolastici e di docenti da utilizzare per la realizzazione dei compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica è stato ridotto della metà. Riportiamo la nota n.2980, 25 marzo 2013
“ … In attesa dell’emanazione del conseguente provvedimento del Ministro… è necessario informare il personale utilizzato che tutte le posizioni di comando attualmente in essere cesseranno a decorrere dal 31 agosto 2013. Le SS.LL., pertanto, dovranno comunicare a tutto il personale comandato ai sensi dell’ art. 26, comma 8, della legge 23/12/1998, n. 448, che a partire dal prossimo anno scolastico 2013/2014 dovrà riprendere servizio nella propria sede di titolarità oppure, nel caso di collocamenti fuori ruolo per periodi superiori a 5 anni, presso la sede determinata in accordo con l’U.S.R. competente, fatta salva la possibilità di partecipare alla nuova procedura di selezione indetta dai Dipartimenti e dalle Direzioni generali dell’Amministrazione centrale e periferica e di collocarsi in posizione utile all’ottenimento del rinnovo del comando. Si precisa: a) le domande per il rientro nei ruoli di provenienza sono regolate dall’art. 5 commi 1 e 2 del CCNI - 11.3.2013 sulla mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’a.s. 2013/14. b) il personale comandato ai sensi della normativa in oggetto nonché quello collocato fuori ruolo in applicazione di altra normativa, rientrante comunque nelle categorie indicate nell’art. 5 commi 1 e 2 del CCNI 11.3.2013, deve produrre domanda finalizzata all’assegnazione di sede… (verrà disposta con precedenza e con le modalità indicate anche all’art. 3 dell’O.M. n. 9/2013). c) tale domanda, ai fini dell’assegnazione di sede di titolarità sarà necessariamente in forma cartacea e rivolta all’Ufficio scolastico regionale – Ufficio territorialmente competente rispetto alla provincia scelta, entro le date di scadenza indicate nell’art. 3 dell’O.M. citata. d) nel caso gli interessati non ottengano una delle sedi richieste, per mancanza di disponibilità, potranno presentare domanda di mobilità al predetto Ufficio, che le acquisirà al sistema informativo per l’assegnazione della sede definitiva nel corso delle operazioni di movimento. In tale circostanza la domanda di mobilità sarà presentata via web se proposta entro i termini indicati nell’art. 2, comma 1, dell’O.M. n. 9/2013; in caso contrario, superate tali scadenze, gli interessati saranno riammessi nei termini e la domanda sarà presentata in forma cartacea. …”.

 

° Progetto "Problem Posing&Solving", Seminario di Formazione "PP&S100"
In prossimo 3 maggio, un seminario al quale parteciperanno i docenti referenti delle 116 Istituzioni scolastiche coinvolte nella sperimentazione ed i referenti degli USR

Il giorno 3 maggio p.v. si terrà presso il MIUR il III seminario di formazione, attivato dalla D.G. per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica a supporto delle Indicazioni Nazionali per i Licei e Linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali nell’ambito della matematica e discipline scientifiche. Registrazione in http://minerva.i-learn.unito.it

 

° Il decreto sulle adozioni dei testi scolastici
A partire dall’a.s. 2014/2015 solo libri digitali o misti. L’innovazione inizierà dalle classi prima e quarta della scuola primaria, la classe prima della scuola secondaria di I grado, la prima e la terza classe della secondaria di II grado.
L’Ufficio Stampa precisa che, nello scegliere i testi adozionali, i consigli di classe dovranno osservate tetti di spesa ridotti (o, non maggiorati) rispetto a quelli dell’anno in corso. “La consultazione dei testi digitali sarà resa possibile attraverso una piattaforma che il Ministero metterà a diposizione degli istituti scolastici e degli editori, affinché i docenti possano consultare e scaricare on line la demo illustrativa…. Al fine di assicurare la gradualità del processo di innovazione, anche a tutela dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore, solo per le prima e terza classe della secondaria di II grado il Collegio dei docenti potrà eventualmente confermare le adozioni dei testi già in uso. Una deroga valida però solo per i due anni successivi all’introduzione dei libri digitali, cioè gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016… L’INDIRE attiverà azioni di monitoraggio continuo e di documentazione sia dell’andamento della adozioni dei libri in versione mista e digitale, sia delle proposte di integrazione, sviluppate dal mercato, tra supporti tecnologici destinati agli studenti (tablet, PC/portatili), soluzioni di connettività (fibra, satellite, WiFi), e libri e connessioni digitali”.