° IL MIUR spinge la diffusione della metodologia CLIL.
Oggi, a Roma, il seminario per i docenti referenti delle 50 Istituzioni scolastiche della Rete nazionale “READ ON! for eCLIL”.
Il seminario, organizzato dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica nell’ambito del Protocollo di Intesa con il British Council, Italia si terrà presso Villa Wolkonsky, Residenza dell’Ambasciatore Britannico a Roma. Mira a promuovere lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative in lingua inglese attraverso la lettura estensiva, sensibilizzando al contempo docenti e studenti all’uso della metodologia CLIL.
° ATTUALITA’ POLITICA. Un Grillo con il parruccone incipriato e senza web
Briciole di idee (incerte, estemporanee), dentro la querelle su Intelligenza collettiva, No-leadership, Autogoverno delle masse, Web-democrazia diretta.
In Du contrat social, ou Principes du droit politique, pubblicato nel 1762, la tesi avanzata da Jean Jacques Rousseau è che gli uomini siano giunti alla necessità, improrogabile per la sopravvivenza stessa, di stringere un Contratto sociale (collocato in un tempo indeterminato, forse un utopico futuro) che cancelli i guasti della storia. Nello stato di natura, gli uomini sono compassionevoli, e inclinano ad essere solidali; è vero che naturalmente ogni uomo tiene innanzi tutto a se stesso (amore di sé) ma è altrettanto vero che spontaneamente ha pena per la sofferenza degli altri. L’umanità ha iniziato a inclinare al male, solo quando (in concomitanza con la crescente disponibilità di beni materiali, conseguente al progresso tecnico-scientifico) hanno iniziato a coltivare la bramosia del possesso individuale incondizionato dei beni; per conseguirlo, hanno creato istituzioni statuali ad hoc che favoriscono e tutelano la proprietà. Secondo la tesi marxiana, si tratta delle istituzioni democratiche borghesi di tipo parlamentare. Secondo Rousseau, nel modello di democrazia diretta, tutti gli uomini sono in condizione paritaria, nessuno potendo acquisire ed esercitare in modo duraturo autorità (comunque la si voglia giustificare, quanto all’origine) sugli altri uomini. L’esercizio dell’autorità politica – per il minimo che è necessario - è prerogativa del Corpo sociale (l’insieme dei contraenti il patto), ed è limitato alle fattispecie per le quali i contraenti diano espresso consenso, temporaneamente esimendosi dall’esercitare il potere individualmente. Il Contratto mai può configurarsi come pactum subjectionis; sempre e soltanto come pactum unionis. In nessun caso il popolo rinuncia alla sovranità, e il potere non lo delega (com’è, invece, nel modello parlamentare lockeiano) se non su atti particolari. Il ruolo del governo è ridimensionato a livello della esecuzione, in nulla autonoma, della Volontà generale: i governanti non hanno la rappresentanza del popolo, sono alti funzionari, revocabili, che attuano le decisioni prese dal popolo a maggioranza. E veniamo alla questione dell’eventuale dissenso individuale interno alla Volontà generale sancita secondo il principio maggioritario. Secondo Rousseau, il modo con cui l’uomo esercita propriamente la libertà (e diviene “cittadino”) è quello di conformarsi alla Volontà generale, accettando che la propria volontà ne sia assorbita. Ciò perché, la Volontà generale stabilisce, con valenza etica, i limiti entro cui la volontà particolare può esercitarsi senza compromettere il bene dell’ente collettivo; il primo principio che, sotto il profilo etico, non può essere disconosciuto è quello della uguaglianza sociale e, per tutelarla, l’ente collettivo può esercitare forme di costrizione.
Se la riflessione precedente è, per nostra stessa ammissione, estemporanea e incerta altrettanto lo è la seguente che prospetta un generico accostamento Svizzera-Grillo.
La Svizzera è governata in una forma di Democrazia simil-diretta, comunque, non si avvale della rete web. Il parlamento non è formato da politici professionisti; le camere federali si riuniscono 4 volte all'anno per tre settimane. A livello federale, l'amministrazione è divisa in 7 dipartimenti (ministeri). I cantoni mantengono parte di sovranità e sono suddivisi in Comuni (ogni svizzero è innanzitutto cittadino di un Comune); i Comuni, come i Cantoni, eleggono i propri organi amministrativi. Se un gruppo di interesse raccoglie 100mila firme a favore di una iniziativa, la questione deve essere sottoposta a votazione in tutto il paese. Con la parola "referendum", gli svizzeri intendono una votazione popolare indetta per opporsi ad un testo legislativo approvato dall'Assemblea federale; se un gruppo contrario a un testo legislativo riesce a raccogliere 50mila firme entro 100 giorni dalla sua data di pubblicazione ufficiale, gli elettori sono chiamati a decidere. Una iniziativa (o un referendum obbligatorio) è approvato se ottiene la doppia maggioranza (cioè, è approvato dalla maggioranza dei votanti e dei cantoni).