Continuano ad arrivare sentenze di restituzione della retribuzione professionale docenti negata a tutti gli insegnanti precari (come pure la Cia al personale Ata), i quali devono già fare i conti con stipendi ridotti poiché privi di scatti automatici. Sulla restituzione dei 174,50 euro al mese, per mancata assegnazione della cosiddetta Rpd, si era espresso favorevolmente a febbraio il tribunale di Forlì, poi quello di Modena, quindi di Catania, pochi giorni fa abbiamo avuto la sentenza favorevole di Paola. E ancora, nella stessa provincia di Cosenza, dove una maestra ha recuperato quasi 2mila euro più interessi, e poi a Verona, dove il giudice del lavoro ha accordato 1.200 euro per un solo anno di supplenza annuale svolto.
Una cifra analoga è stata assegnata anche dal tribunale di Cosenza, sezione Lavoro e Previdenza, dove per due annualità, ma meno giorni effettivi di lavoro, erano stati negati al docente “euro 2.860,81 a titolo di retribuzione professionale docenti relativamente agli anni scolastici dal 2014/2015 al 2017/2018”: anche in questo caso, il giudice nella sentenza ha fatto riferimento all’ampia giurisprudenza nazionale sulla questione, oltre che alle indicazioni che l’Unione europea continua a fornire: il giudice a Cosenza ha dunque condannato il ministero dell’Istruzione ritenendo più che legittimo il ricorso patrocinato dall’Anief per palese discriminazione, poiché i docenti non possono essere classificati in base alla durata del loro contratto da lavoro.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “siamo sempre più convinti che diritto alla riscossione di RPD e CIA mensili è stato calpestato da una posizione imposta dall’amministrazione che si sta rivelando ingiusta e discriminante: nella lista dei lavoratori della scuola danneggiati ci sono anche i precari del personale e tutti i supplenti “Covid”: tutti i supplenti, ma anche gli assunti in ruolo dopo uno o più anni di supplenze, anche brevi, possono verificare le loro posizioni per verificare se vi sono somme non pagate loro dall’amministrazione pubblica. Per farlo, Anief ha a disposizione un calcolatore gratuito on line, così da verificare se vi sono i presupposti di avviare i ricorsi in Tribunale con il patrocinio dello stesso sindacato a condizioni economiche davvero vantaggiose”.
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