Tagliare periodi di precariato nella ricostruzione di carriera di un lavoratore è un’azione illegittima. A ribadirlo è stato il giudice di Castrovillari che, tramite i legali Anief, ha presentato ricorso al tribunale calabrese per rivendicare “il riconoscimento “per intero” di tutti i periodi di servizio prestati a tempo determinato prima dell’immissione in ruolo, con conseguente quantificazione del differenziale retributivo maturato”. Il giudice, dopo avere esaminato la questione, non ha avuto dubbi: “Nel calcolo dell'anzianità occorre, quindi, tener conto del solo servizio effettivamente prestato, maggiorato, eventualmente, degli ulteriori periodi nei quali l'assenza è giustificata da una ragione che non comporta decurtazione di anzianità anche per il docente a tempo indeterminato (congedo ed aspettativa retribuiti, maternità e istituti assimilati)”.
Nella sentenza riguardante il caso specifico, il giudice ha citato la recente sentenza della Cassazione 5879/2023, nella parte in cui scrive che “come affermato in motivazione da Cass. n. 17314/2020 e da Cass. 31149/2019, l'anzianità di servizio maturata sulla base di contratti a tempo determinato può essere fatta valere dal personale docente ed amministrativo della scuola sia per rivendicare, in relazione ai contratti a termine intercorsi fra le parti, le maggiorazioni retributive connesse all'anzianità stessa, sia per richiedere, successivamente all'immissione in ruolo ed alla stipula del contratto a tempo indeterminato, la ricostruzione della carriera ed il riconoscimento, a fini giuridici ed economici, del servizio in precedenza prestato”.
“Fa bene quindi l’Anief – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - a ricorrere al giudice del lavoro laddove si continuano a discriminare i precari immessi in ruolo non riconoscendogli per intero da subito il servizio da precari svolto oltre i quattro anni e inferiore a 180 giorni: lo scorso autunno è anche arrivata una nuova sentenza favorevole della Corte di Giustizia Ue sulla causa C-270/22, a distanza di cinque anni dalla sentenza Motter (C-466/17), a quattro anni da quella della Cassazione n. 31149/2019 ottenute dai legali Anief e dopo l'intervento ultimo del legislatore di adeguamento alla normativa europea per i neo-assunti dal 1° settembre con la legge 10 agosto 2023 n. 103”, conclude il sindacalista autonomo.
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI CASTROVILLARI
P.Q.M.
disattesa ogni diversa istanza, deduzione ed eccezione, così provvede:
- riconosce alla parte ricorrente il diritto alla ricostruzione della carriera e all’inquadramento stipendiale che le spetta in base al servizio pre-ruolo effettivamente svolto, pari a 5 anni e quattro mesi;
- condanna il Ministero resistente al pagamento delle spese di lite in favore della parte ricorrente, liquidate in Euro 1.500,00 per compensi, oltre accessori come per legge, da distrarsi in favore dei procuratori antistatari.
Castrovillari, 06/03/2024
Il Giudice del Lavoro
I RICORSI PER NON PERDERE ANNI DI CARRIERA
RICORSO CORRETTA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA (DOCENTE)
Il ricorso vuole ottenere l’immediata e integrale valutazione del servizio preruolo. L’azione legale è destinata ai docenti già confermati in ruolo e ha lo scopo di ottenere l’integrale e immediata valutazione, nel decreto di ricostruzione di carriera, del servizio pre-ruolo con conseguente recupero delle differenze retributive.
La normativa vigente, infatti, valuta nella ricostruzione di carriera il servizio preruolo per intero solo per i primi quattro anni, mentre il periodo eccedente è valutato e per 2/3 con la decurtazione del rimanente 1/3. La Corte di Cassazione, su ricorso Anief, ha confermato che il servizio preruolo effettivamente svolto deve essere riconosciuto immediatamente e per intero senza alcuna decurtazione.
Il ricorrente dovrà inviare tramite raccomandata a/r al ministero dell'istruzione, la diffida predisposta da Anief (clicca qui per scaricarla) e conservarne una copia cartacea con la ricevuta di invio e consegna della raccomandata a/r in modo da consegnarle al legale all'atto dell'effettiva proposizione del ricorso.
L’adesione al ricorso, riservata ai soli soci Anief, è totalmente gratuita.
RICORSO CORRETTA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA (ATA)
Il ricorso vuole ottenere l’immediata e integrale valutazione del servizio preruolo. L’azione legale è destinata ai docenti già confermati in ruolo e ha lo scopo di ottenere l’integrale e immediata valutazione, nel decreto di ricostruzione di carriera, del servizio preruolo con conseguente recupero delle differenze retributive.
La normativa vigente, infatti, valuta nella ricostruzione di carriera il servizio preruolo per intero solo per i primi quattro anni, mentre il periodo eccedente è valutato e per 2/3 con la decurtazione del rimanente 1/3. La Corte di Cassazione, su ricorso Anief, ha confermato che il servizio preruolo effettivamente svolto deve essere riconosciuto immediatamente e per intero senza alcuna decurtazione.
Il ricorrente dovrà inviare tramite raccomandata a/r al ministero dell'istruzione, la diffida predisposta da Anief (clicca qui per scaricarla) e conservarne una copia cartacea con la ricevuta di invio e consegna della raccomandata a/r in modo da consegnarle al legale all'atto dell'effettiva proposizione del ricorso.
Il ricorso non può essere attivato per il personale Ata della provincia autonoma di Trento.
L’adesione al ricorso, riservata ai soli soci Anief, è totalmente gratuita.
PER APPROFONDIMENTI:
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