I precari sono tra i lavoratori più penalizzati: in tribunale si va per fare rispettare i diritti loro negati e sempre più spesso i giudici li risarciscono per più motivazioni. Ad esempio per il recupero, con una causa giudiziaria unica, della Retribuzione professionale docente e delle ferie non godute ma mai pagate. È accaduto a fine 2022 a Piacenza, dove il tribunale ha assegnato 4 mila euro, a compensazione dalla mancata monetizzazione delle ferie non godute e della Rpd ancora una volta negata a un supplente. Succede di nuovo, sempre a Piacenza, dove per un periodo di supplenze brevi svolte tra il 2014 e il 2016 una docente precaria si è vista riconoscere 1.225 euro per mancata presenza in busta paga della Retribuzione professionale docente; nella sentenza, in cui si fa riferimento alla normativa euro-unitaria non adottata in Italia, la stessa insegnante ha poi ricevuto, sempre come risarcimento, altri 818 euro “per il riconoscimento delle indennità di ferie non godute” negli anni scolastici 2016/17 e 2017/18. Le cifre vanno incrementate con “gli interessi delle singole scadenze a saldo”.