L’indennità della Carta del docente è “finalizzata alla formazione continua dei docenti, la quale è obbligatoria tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinato presso il Ministero, e di valorizzarne le competenze professionali”: lo dice l’ordinanza C-451/21 della Corte di Giustizia Europea e lo stanno ribadendo i tribunali d’Italia sollecitati attraverso i ricorsi Anief. Anche a Vicenza il giudice del lo ha scritto a chiare lettere assegnando 2.500 euro ad un insegnante che ha svolto cinque supplenze annuali senza vedersi assegnare un euro per l’aggiornamento professionale.