Sentenza record a Roma a favore di una docente che ha chiesto la Carta del docente: il giudice le ha dato piena ragione, premiando la linea difensiva del sindacato Anief e condannando il Ministero a risarcire l’insegnante con ben 3.500 euro più interessi, pari a sei annualità da supplente che vanno dal 2016 al 2023.
“Anief chiede lo sblocco di 8 miliardi per l’indennità di vacanza contrattuale, l’anticipo degli aumenti mensili di 150 euro dal 1° gennaio, più 3 mila euro relativi agli arretrati. Solo così potremmo iniziare a parlare di retribuzione giusta”, ha dichiarato il leader del sindacato, Marcello Pacifico.
Anche per la terza sezione lavoro del Tribunale di Roma il personale insegnante immesso in ruolo con un passato da supplente può chiedere e ottenere la Carta del docente per il periodo di precariato: nella fattispecie, il giudice del lavoro si è detto d’accordo con i legali dell’Anief che hanno difeso una insegnante che tra il 2018 e il 2023 (anno della sua immissione in ruolo) aveva svolto quattro supplenze annuali dovendosi sobbarcare tutte le spese per sua formazione e il suo aggiornamento professionale.
C’è “l’esigenza del sistema scolastico di far sì che sia tutto il personale docente (e non certo esclusivamente quello di ruolo) a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, affinché sia garantita la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti» corrispondente al canone di buona amministrazione”: lo scrive, citando il Consiglio di Stato, il Tribunale del lavoro di Udine nell’accogliere il ricorso di una insegnante, difesa dai legali Anief, che ha svolto supplenze tra il 2019 e lo scorso anno scolastico dovendosi pagare tutte le attività di aggiornamento svolte in quei periodi di precariato. Il giudice ha quindi espresso parere pienamente favorevole alla richiesta condannando il ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento di 2.500 euro.
Sulla Carta del docente si registra l’ennesima sentenza che allarga la destinazione al personale precario: stavolta è stato il Tribunale di Verona, la scorsa settimana, a dire sì alla tesi prodotta dai legali Anief a tutale di una supplente che tra il 2020 e il 2023 ha svolto più supplenze annuali. Il giudice ha quindi dato piena ragione agli avvocati, destinando alla docente i 1.500 euro di Carta del docente, con l’importo anche “maggiorato degli interessi o rivalutazione”, che l’amministrazione gli aveva negato in precedenza per un “buco” nella legge che l’ha introdotta (la L. 107/15).