Solo l’amministrazione continua a negare la validità dei servizi svolti dai precari ai fini della carriera: i tribunali continuano ad accordare il riconoscimento delle progressioni economiche connesse all’anzianità di servizio maturate durante il periodo di precariato. Uno degli ultimi è stato quello di Firenze, che esaminando il ricorso di una docente, difeso dei legali dell’Anief, che rivendicava l’espletamento di tale diritto, nella sentenza ha condannato “il Ministero dell’Istruzione a pagare, in favore della ricorrente, la somma di € 1.574,06” a seguito “dei motivi in diritto del ricorso e calcolate con il prospetto analitico allegato, oltre ad interessi legali, dalla data di maturazione dei singoli crediti al saldo ex art. 429 del c.p.c. ovvero a titolo di maggior danno ex art. 1224 del c.c.”.