Anief ha proclamato uno sciopero contro la riforma approvata la scorsa settimana dal Governo per cambiare, attraverso il Decreto Pnrr 2, le modalità di accesso, formazione e valutazione degli insegnanti: la giornata di mobilitazione generale e unitaria si svolgerà venerdì 6 maggio. «È un piano di riforma impraticabile che fa acqua da tutte le parti - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché non valorizza né la formazione né la professione dell'insegnante. E sul reclutamento possiamo scommettere sin d'ora che la montagna partirà il topolino, con almeno i due terzi dei posti che rimarranno vacanti per via di un meccanismo di stabilizzazione complesso ed estenuante. Ecco perché il 6 maggio manderemo un segnale importante, assieme a tutti i lavoratori della scuola»
"Avviare un confronto, anche preventivo, per dare nuove regole per la formazione iniziale degli insegnanti, affinché l'esperienza avuta con le scuole di specializzazione non si esaurisca in percorsi più lunghi e più inutili, che vanno a invecchiare i giovani che vogliono insegnare e che non portano al reclutamento di chi passa per questi percorsi per diventare docente".
La volontà di legare gli aumenti di stipendio alla formazione degli insegnanti è prima di tutto “inopportuna, visto che abbiamo il contratto scaduto. Non si può pensare di andare a scrivere in quel contratto delle cose nuove rispetto a un lavoro già svolto. In quel contratto bisogna soltanto definire quanto sono gli arretrati rispetto all’aumento del costo della vita e rivedere i livelli dei profili professionali”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista ad Orizzonte Scuola.
L'emergenza pandemica è terminata e non c'è più motivo per mantenere la proroga delle componenti elettive, come quella del Cspi (Consiglio superiore della pubblica istruzione). A sostenerlo è il sindacato Anief, che ha chiesto ufficialmente, con una lettera inviata al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e al capo di gabinetto Luigi Fiorentino, l'emanazione urgente di una ordinanza ministeriale contenente 'Termini e modalità` delle elezioni delle componenti elettive del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nonché delle designazioni e delle nomine dei suoi componenti - Indizione delle elezioni'.
Arriva il maestro di ginnastica alla scuola elementare: una novità prevista dall'ultima legge di bilancio non del tutto scontata dopo le incertezze emerse sulle coperture finanziarie. E quindi alla primaria le attività didattiche verranno integrate con la presenza del docente di educazione motoria; in particolare, il prossimo anno scolastico, 2022/2023, si comincerà dalle quinte e saranno circa 25mila le classi coinvolte di cui oltre 15mila a tempo normale, le rimanenti a tempo pieno, per un totale stimato di 2.200 docenti.