° Graduatorie di istituto 2014-2016. Non si sa ancora quando inviare il Mod.B
E’ il modello con il quale tutti gli aspiranti a supplenza segnalano le scuole prescelte nell'ambito della provincia; è stabilito che dovrà essere inviato per via telematica.
Le modalità di presentazione via web sono quelle stabilite all’art. 7 comma 8 del D.M. n. 353/2014. Coloro che accedono per la prima volta a “Istanze on line” dovranno registrarsi; tale operazione, che prevede anche il riconoscimento fisico presso una istituzione scolastica, viene effettuata, secondo le procedure indicate nell’apposita sezione dedicata, "Istanze on line - presentazione delle Istanze via web – Registrazione”, presente sulla home page del sito www.istruzione.it. L’inserimento della domanda dovrà essere effettuata nella sezione dedicata "Istanze on line - presentazione delle Istanze via web - Inserimento mod. B", sul sito internet del MIUR. Resta confermata la scadenza del 23 giugno per i modelli (cartacei) A1, A2 e A2bis.

° Competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico
Nel sito istituzionale del MIUR si legge l’elenco aggiornato degli Enti certificatori

° Un cripto-auspicio del ministro Giannini a Sky news 24.
Qual è la ratio dell’Esame di Stato? Consentire l’accesso agli studi universitari!
Questo è il terzo ministro che giunge a dirigere il MIUR dopo aver vestito la toga bordata dell’ermellino accademico. Dai tre, riteniamo che gli atenei abbiano ricavato grandi vantaggi, in termini di proventi per i tanti servizi che hanno erogato, lautamente retribuiti dagli studenti laureati e dai precari della scuola, gli uni e gli altri obbligati a piegarsi sotto le forche caudine di corsi e concorsi molteplici (non tutti ragionevoli). La cosa è stata gradita a governi impegnati a tagliare il finanziamento pubblico agli atenei. Che l’ottica della Giannini sia aberrata nella solita direzione che lascia in ombra la Scuola, lo si è visto in più circostanze, e la dichiarazione rilasciata a Sky news 24, per quanto sia proiettata in un futuro ipotetico ci sembra, se abbiamo capito, l’ennesima prova di ciò: l’ex ermellino che funzione vede, dell’esame di Stato, se non quello di dare accesso agli studi universitari? Ha detto -e suona come un “se fosse per me…” -: “L'esame di Stato…; bisogna calcolare qual è il valore che queste cose hanno. Finora ha avuto senso e valore per questa dimensione di prova sintetica generale. Se poi si capirà che questo momento sintetico non serve più, perché le Università fanno i loro percorsi di accesso, allora cambia il quadro e si cambieranno le cose". In sostanza, la funzione dell’esame di Stato che balza alla mente del ministro è quella di consentire l’accesso agli studi universitari. E, invece, a prescindere dalla volontà e possibilità dei maturati di proseguire gli studi, ciò che dell’esame di Stato serve o non serve, lo stabilisce la Costituzione (art.33 comma 5) nel contesto dell’organica previsione dei requisiti pubblici imprescindibili del sistema dell’istruzione, requisiti sanciti anche con riferimento (nel d.lgs. n.206 del 6 novembre 2007) alla normativa della U.E.
Che è, poi, ciò la Giannini stessa riconosce, quando dichiara (questa volta a Il Mattino – 18 giugno) che l’esame di Stato: “rappresenta lo spartiacque tra la fine della scuola e l’inizio di una nuova vita proiettata verso il lavoro”.
Siamo convinti che il valore legale dell’esame di Stato conclusivo degli studi secondari di II grado è, e resterà, un pilastro del sistema dei titoli e qualifiche rilasciati dal sistema pubblico di istruzione e formazione, riconosciuti in funzione dell’accesso al lavoro, anche a tutela delle fasce sociali deboli che gli studi universitari vorrebbero ma non possono farli. L’indagine "Spazio europeo delle Abilità e delle Qualifiche" evidenzia (lo rende noto Tuttoscuola del 17 giugno 2014) la forte esigenza degli studenti italiani in ordine al riconoscimento a livello europeo delle qualifiche conseguite: si chiede di semplificare gli strumenti europei di riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, per renderli più coerenti e più agibili.

° E’ di circa 100mln di euro, il costo dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
Ma i compensi per i presidenti e commissari di esami sono quelli del 2007
I compensi per i presidenti e commissari d’esame sono previsti dal D.I. del 24 maggio 2007 e dalla nota MIUR n.7054/2007), e sarebbero fermi da sette anni se non fosse che la nota MIUR n.7321/2012 ha ridotto i compensi assegnati ai commissari interni che non operino su entrambe le classi assegnate alla commissione. I commissari esterni sono retribuiti con 911€ lorde (è prevista anche una indennità calcolata in funzione della distanza tra sede d’esame e sede di residenza o di servizio); i commissari esterni percepiscono 570€.
(Fonte: Giovanni Sicali – latecnicadellascuola.it - 18 Giugno 2014)

° 491.224 i maturandi; 12.105 le commissioni
E’ il numero dei candidati all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione; di questi, 45.312 sostengono l’esame presso istituti paritari
Oggi sono impegnati nella seconda prova, che è specifica per ciascun percorso di studi; gli indirizzi di studio e i corsi sperimentali sono parecchie centinaia e richiedono che la prova sia effettuata in forma scritta o in forma grafica, o scritto-grafica, o scritto-pratica, o laboratoriale.
L’invio delle tracce avviene mediante buste criptate, recapitate per via informatica alle scuole; per la loro apertura è necessaria una password che il ministro ha comunicato ieri mattina. Le tracce delle prove di Italiano proposte ieri hanno attinto al gotha della cultura mondiale; sono: Tipologia A Analisi del testo:S.Quasimodo, Ride la gazza, nera sugli aranci (“Ed è subito sera”).
Tipologia B Saggio breve artistico-letterario su “Il dono”. (Grazia Deledda, Il dono di Natale; T.W.Adorno, da Minima moralia; Mark Anspach, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità; M.Aime, A.Cossetta, Il dono al tempo di Internet; Enzo Bianchi, Dono. Senza reciprocità).
Tipologia B Saggio breve socio-economico su “Le nuove responsabilità”. (Wolfgang Behringer, Storia culturale del clima; Amartya Sen, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia; Luce Irigaray, Condividere il mondo; Jacques Attali, Chi governerà il mondo ?). Tipologia B Saggio breve tecnico-scientifico su “Tecnologia pervasiva” (Fabio Chiusi, Trans Umano, la trionferà; Massimo Gaggi, E il robot prepara cocktail e fa la guerra; Dianora Bardi, La tecnologia da sola non fa scuola;U.Galimberti,Psiche e techne.L’uomo nell’età della tecnica).
Tipologia B Saggio breve storico-politico su “Violenza e non-violenza: due volti del Novecento” (George L. Mosse, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti; Walter Benjamin, Per la critica della violenza; Hannah Arendt, Sulla violenza; Mohandas K. Gandhi, Antiche come le montagne; Martin Luther King, un discorso reperibile nel sito www.repubblica.it/esteri/2013.
Tipologia C Tema di argomento storico: “L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014: quali le differenze? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo”.
Tipologia D Tema di ordine generale: «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione...» (Renzo Piano).
Lunedì 23 giugno è in programma il terzo scritto; sarà predisposto da ciascuna commissione, in una delle forme previste dalla normativa, sulle materie previste dal programma dell'ultimo anno e tenendo in considerazione delle indicazioni del Consiglio di classe.

° Part time: il Governo è pronto a compensare, per i versamenti contributivi mancanti
I pubblici dipendenti, escluso il personale direttivo, potranno negli ultimi 5 anni di lavoro accedere al contratto part-time senza decurtazione dell’assegno pensionistico.
In questa Italia dove i ladri stanno intanati come bisce ovunque sia possibile rubare, e dove il sentimento della solidarietà sociale è merce rara, il discorso che segue può indisporre. Ce ne scusiamo preventivamente ma proviamo a dire quale senso avrebbe accedere al contratto part time rinunciando, per chi può farlo, a metà stipendio: favorirebbe una staffetta generazionale. Si può aggiungere che, in certi casi, l lavoratore ne avrebbe vantaggio passando gradualmente dalla piena attività alla quiescenza, e con riferimento agli insegnanti segnaliamo che si verrebbe incontro all’esigenza degli studenti di lavorare con insegnanti giovani. Questo Governo, a differenza di quelli che hanno solo dichiarato intenzioni, sembra disposto ad aprire i cordoni della borsa. Nel d.d.l. delega “di semplificazione” (c.d. Riforma Madia), approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì, leggiamo: «All'atto del collocamento a riposo, il dipendente ha diritto al trattamento di quiescenza e previdenza che gli sarebbe spettato se fosse rimasto in servizio a tempo pieno nell'ultimo quinquennio». Attendiamo di vedere la frase pubblicata in G.U. Gli effetti occupazionali del provvedimento, a vantaggio dei precari, si aggiungerebbero agli effetti di un'altra misura approvata in C.M.: l'abolizione del trattenimento in servizio oltre i limiti dell'età pensionabile. Per coerenza, questo governo che chiede, con la staffetta generazionale, ai lavoratori un atto di solidarietà sociale, dovrebbe provvedere a stanare le bisce e a dare fuoco alle tane: il ladrocinio delle risorse nazionali perpetuato da anni configura, infatti, un danno alla generazione giovane, e producendo danni non commisurabili dovrebbe essere sanzionato con una specifica aggravante, nei codici di giustizia.

° Oggi, la prova di esordio per i 460mila all’Esame di Stato
Forza, ragazzi. Soprattutto: nervi distesi, e nei prossimi giorni niente surmenage
Perché chi arriva groggy alle prove successive non rende quanto vale. Il recupero è parte dell’allenamento: lo si raccomanda in ogni torneo intenso e concentrato in tempi brevi. Il MIUR si dà aree di modernità e volano hashtag su due canali: #maturità2014 e #quasimaturi. Uno studio della Fondazione Agnelli, condotto su 160mila diplomati evidenzia, tra altro, una curiosità statistica: in esito alla valutazione della Prima prova scritta, i voti premiano un pò più i candidati che si cimentano su l’analisi del testo letterario e sul saggio breve (o articolo) a tema artistico-letterario e storico-politico; chi affronta i saggi brevi (o articoli) di argomenti socioeconomici, tecnico-scientifici o di ordine generale consegue, mediamente, punteggi un poco più bassi. Vorrà significare qualcosa ? Ne dubitiamo.

° Celebrazioni italiane per la Giornata Mondiale 2014 (Word Food Day – GMA)
La nota della D.G. per lo studente, l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione
D’intesa con il MAE, il MIUR ha disposto che, nella giornata del 16 Ottobre prossimo, la attività didattiche delle scuole del Primo ciclo e del Secondo ciclo siano incentrate nelle tematiche relative all’agricoltura intensiva su piccola scala, con l’intento di aderire a quanto l’ONU ha programmato nell’ambito delle attività di questo 2014, proclamato Anno Internazionale dell’Agricoltura familiare. Il MIUR metterà a disposizione degli insegnanti materiali informativi in formato elettronico e indicazioni inerenti ad attività ed eventi che saranno programmati. Una scheda di rilevazione è stata apprestata, per raccogliere informazioni dagli insegnanti, e potrà essere restituita all’indirizzo web del MAE: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° Le aziende possono avere interesse a mettere soldi nell’alternanza scuola-lavoro?
Si, risponde il sottosegretario Toccafondi. Riportiamo da una intervista.
“E’ un aiuto all’emergenza delle aziende che, soprattutto in alcuni settori, non riescono a trovare personale adeguatamente qualificato. E’ una novità importante per il nostro Paese. Sono convinto che questa sperimentazione presenti vantaggi per tutti i soggetti coinvolti e per le imprese rappresenta un’opportunità piuttosto che un onere. … Il decreto interministeriale stabilisce il tetto massimo della quota di flessibilità di cui dispongono le scuole per organizzare questi percorsi, non fissa un limite standard uguale per tutti. Il punto di riferimento per il raccordo tra curricoli scolastici ed esperienze da realizzare in azienda sono i profili professionali che introducono gli indirizzi di studio e i quadri orari dei nuovi ordinamenti. Abbiamo aperto a tutte le imprese disponibili ad offrire prospettive occupazionali alle nuove generazioni l’opportunità di partecipare al programma sperimentale, senza porre limiti rispetto alla dimensione o ai livelli di innovazione delle aziende. Una scelta che tiene conto della specificità del tessuto produttivo italiano: … un’imprenditorialità diffusa, spesso specializzata in prodotti di nicchia che sui mercati esteri puntano sulla varietà, sulla differenza, sulla specializzazione…”.
(Fonte: Eleonora Fortunato - orizzontescuola.it – 16 giugno 2014)

° Le tante incompiute in materia di inclusione degli alunni con disabilità.
Le proposte delle Associazioni dei disabili, all’attenzione dell'Osservatorio del MIUR
Il ripristino dei fondi ministeriali per l'inclusione scolastica, l'obbligo di riduzione del numero di alunni per classe e del numero di alunni con disabilità nella stessa classe, la formazione iniziale e in servizio dei docenti sulle didattiche inclusive, la questione del personale Ata che in settembre perderà l'indennità per l'assistenza igienica agli alunni con disabilità più gravi. Sono questi gli argomenti all’attenzione delle associazioni dei disabili, presentati al Comitato direttivo dell’Osservatorio costituito con la partecipazione di esperti universitari, dirigenti ministeriali e delle associazioni di settore Fand e Fish. (Fonte: tuttoscuolaNews – 17 giugno 2014)

° Un giovane su tre fa lavori per i quali non occorrerebbe il titolo di studio posseduto
Il Rapporto Istat 2014 attesta il disallineamento tra formazione e mondo del lavoro
- Il 31% dei sovraistruiti si concentra nel gruppo professionale dei servizi e del commercio.
- E’ del 30% la percentuale dei laureati che hanno impieghi meno qualificati rispetto al titolo.
-I laureati in Scienze sociali e umanistiche e Scienze economiche e statistiche sono penalizzati.
- Nel mercato del lavoro italiano la sovraistruzione interessa 4,8 milioni di occupati, il 22%. I più colpiti sono gli under 34, gli stranieri, le donne. (Fonte: ItaliaOggi – 17 giugno 2014)

° Settimane di passione per gli utenti del sito www.istruzione.it
La vulnerabilità della Rete è nota, e il MIUR appare in difficoltà
In occasione dell’inoltro delle domande di aggiornamento delle GE, il disagio è stato grande e non pochi docenti precari sono rimasti con il dubbio circa il buon esito dell’inoltro delle istanze. Adesso, gli interessati sono in attesa del Modello B per la scelta delle sedi per le graduatorie di circolo e di istituto, e il ritardo con il quale il MIUR provvede a pubblicarlo alimenta l’ipotesi che il portale SIDI non regga la quantità del traffico. Negli scorsi giorni è stato bloccato (fermi tecnici, è stato detto), e il ripristino, annunciato il giorno 13, è stato graduale. Intanto, l’Ufficio Stampa ha comunicato l’avvenuta intrusione (hacker ?) nel sistema informatico dell’INVALSI che è impegnato nella procedura di svolgimento (il prossimo 19 giugno) della prova nazionale dell’esame di Stato conclusivo del Primo ciclo di istruzione; i candidati all’esame sono circa 600mila. Il Miur precisa che quanto accaduto all'Invalsi non ha alcuna correlazione con il blocco del portale SIDI. Ad ogni modo, sarebbe auspicabile che il personale scolastico che inoltra istanze di importanza capitale, quali sono quelle per le graduatorie, possa farlo in tutta tranquillità bloccando i termini di legge mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.

° Dispersione e abbandoni scolastici: Abbiano i record negativi in Europa
Anche perché parte degli interessi degli alunni non trovano accoglienza nella Scuola
Sicilia e Sardegna fanno registrare, in Italia, il più elevato tasso (25%) di abbandono scolastico (lo documenta una recente inchiesta di Crescere al Sud, di Save the Children e di Con il Sud). L’aspetto più grave della questione non è tanto questo aspetto localistico (spiegabile, in parte, con carenze organizzative), quanto ciò che ha provocato il deficit nazionale: la percezione che la Scuola sia estranea alle dinamiche decisive, una percezione, più o meno consapevole, che spegne negli alunni l’automotivazione (che è la motivazione più efficace). Permanendo le circostanze demotivanti, a poco serve il contrasto alla dispersione affidato a motivatori di professione, personale pescato tra psicologi, pedagogisti e sociologi che, a volte, nelle classi, stanno come pesci fuor d’acqua. Tutti conosciamo certi comportamenti scolastici sintomatici della scarsa attesa che alunni e loro famiglie hanno nei confronti della Scuola: nessun cittadino accetta di buon grado di non potere fruire di un servizio perché l’addetto è assente ? Ma è ciò che avviene, a volte, nelle scuole quando si comunica l’assenza dell’insegnante. Nessun paziente tarocca i valori di un’analisi clinica ingannando il medico che deve valutare. Ma è ciò che non pochi alunni fanno, essendo poco interessati a raggiungere gli obiettivi scolastici. Mai, invece, si verificano assenze in massa degli iscritti alle scuole di danza; mai i piccoli atleti restano indifferenti alla propria performance sportiva; non lesina gli sforzi il ragazzo impegnato a rimodellare un proprio progetto, o a calcolare le opzioni per un suo deposito a interesse. Una specifica Educazione, volta a fare conoscere le opportunità di studio in correlazione alle attività lavorative può contribuire a prevenire abbandoni e dispersione dando il rinforzo motivazionale del “fine in vista”, agli studenti. L’evidenza che le attività scolastiche sono funzionali agli obiettivi e alle performance alle quali gli studenti tengono può suscitare energie psicologiche. Si tratterebbe di un’attività curricolare da impartire per due ore settimanali nella classe terminale della Scuola dell’obbligo, con lo scopo di prospettare agli studenti il quadro dei percorsi liceali, tecnici e professionali, indicando nello specifico le competenze e i saperi che forniscono e gli ambiti lavorativi verso cui le relative qualifiche canalizzano. Troppo di frequente accade che i giovani, pur titolari di lauree e master, siano esclusi di concorsi (e perfino da attività in stage) perché privi di un qualche titolo (attestato AutoCAD, o qualifica di catalogatore, o patente EIPASS, o CEFR linguistico, e via dicendo). NON HA SENSO CHE di queste necessità ci si debba accorgere quando si ha già una laurea in tasca, e che occorra correre a pagare questo o quell’ente di formazione, questo o quell’ateneo, per acquisire l’ennesima qualifica. E’ nella prima giovinezza che il ragazzo deve conoscere il panorama complessivo dei percorsi scolastici e formativi, delle competenze e qualifiche necessarie per le diverse opzioni di lavoro, di modo che possa progredire col portfolio delle proprie competenze e qualifiche, portfolio formalmente certificato (una volta per tutte) da chi ne ha l’autorità dallo Stato; l’attendibilità di questa documentazione dovrebbe evitare gli inutili ripetuti accertamenti successivi che, in occasione delle più svariate selezioni, sono fatte da valutatori non sempre qualificati, a volte raccogliticci o nominati a titolo fiduciario, e che procedono con strumenti, quali sono i test strutturati, aleatori.

 


Scuola: Aggiornamenti in progress – mercoledì 18 giugno 2014

° Celebrazioni italiane per la Giornata Mondiale 2014 (Word Food Day – GMA)
La nota della D.G. per lo studente, l’integrazione, la partecipazione, la comunicazione
D’intesa con il MAE, il MIUR ha deciso che, nella giornata del 16 Ottobre prossimo, la attività didattiche delle scuole del Primo ciclo e del Secondo ciclo siano incentrate nelle tematiche relative all’agricoltura intensiva su piccola scala, con l’intento di aderire a quanto l’ONU ha programmato nell’ambito delle attività di questo 2014, proclamato Anno Internazionale dell’Agricoltura familiare. Il MIUR fornirà agli insegnanti materiali informativi in formato elettronico, e indicazioni inerenti ad attività ed eventi che programmerà. Una scheda di rilevazione è stata apprestata, per raccogliere informazioni dagli insegnanti, e potrà essere restituita all’indirizzo web del MAE: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

° A seguito di approfondita ricerca, è stata individuata una sindrome nella Scuola
I malati, neanche a dirlo, sono gli insegnanti. Chi se no ?
E’ la “Peter Pan”, la sindrome dei docenti che, eterni bambini, non vogliono riconvertirsi alla didattica digitale. La diagnosi viene da ‘Scuola 2.0, innovazione dei modelli didattici e nuove tecnologie per la scuola del futuro’, curato da Glocus. (Fonte: tutto scuola – 16 giugno 2014)

 

 

 

 

 

 

 


www.scuolaoggi.org
Tuttoscuola
www.orizzontescuola.it
La tecnica della scuola
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Tecnodid

L’unica certezza al momento è rappresentata dagli iscritti nelle Gae (graduatorie a esaurimento), che resta la graduatoria di reclutamento per il 50% delle cattedre disponibili e di precedenza per l'assegnazione delle supplenze.
frattali

1. Disputatio, sorta di “tenzone dialettica” sotto la supervisione del maestro. Quattro momenti:
1. Quaestio (problema posto dal maestro),
2. Respondeo (proposta di soluzione),
3. Sed contra (obiezione alla soluzione proposta),
4. Determinatio magistralis (soluzione del maestro).
esempio o exemplum (παράδειγμα), ovvero l'induzione retorica. L'esempio consiste nel ricorrere ad un fatto particolare, reale o inventato (ma sempre verisimile), che abbia affinità con l'oggetto dell'orazione, per poi generalizzarlo tramite induzione e giungere infine a conclusioni la cui validità è solo particolare. A questo tipo di prove sono ricollegabili l'argomento d'autorità, il modello,
• (ἐνθυμήμα), ovvero la deduzione retorica. Si tratta di un sillogismo basato su premesse non vere ma verisimili tre tipi:
o gli indizi sicuri (τεκμήρια), che possono essere verificati dai nostri sensi e sono quindi necessariamente veri e incontrovertibili (in questo caso l'entimema può coincidere con un sillogismo);
o fatti verisimili (εἰκότα), che vengono accettati dalla maggior parte delle persone perché stabiliti da una legge o dalla morale comune;
o i segni (σημεῖα), una cosa che può indurre a farne intendere un'altra: per esempio la presenza del sangue può richiamare alla mente un omicidio, anche se l'associazione non è necessaria (il sangue può essere stato versato per una semplice epistassi).
«luogo» (in greco τόπος, tópos, in latino locus) in retorica si intende un argomento ricorrente, organizzato in forme convenzionali e stereotipate a uso e consumo del retore. Il topos, nella sua convenzionalità, è infatti immediatamente riconoscibile da parte dell'uditore, e permette al retore di disporre di un elemento di sicuro effetto da utilizzare nelle orazioni.[
1. Disputatio, sorta di “tenzone dialettica” sotto la supervisione del maestro. Quattro momenti:
1. Quaestio (problema posto dal maestro),
2. Respondeo (proposta di soluzione),
3. Sed contra (obiezione alla soluzione proposta),
4. Determinatio magistralis (soluzione del maestro).
se si trattasse di una “quaestio” medievale saremmo di fronte ad una disputa ben strutturata: l’argomento (il quid), i termini della questione (explicatio terminorum), gli argomenti favorevoli e contrari (sententiae), la conclusione (dissertatio)

Miur-Cineca, nell'approntare la ripartizione delle pubblicazioni scientifiche, ha distinto chiaramente fra contributo in volume (capitolo o saggio), prefazione- postfazione, breve introduzione, voce, traduzione, recensione, scheda di catalogo mentre, per quanto riguarda il contributo in rivista, si distingue

 

 


narrazione argomentazione controfattuale

 

 

Devono darsi cura dell’effetto psicologico di onnipotenza che al bambino – nella fase particolare di sviluppo verso……………………………….
- possono derivare dalla strana natura della simulazione: il poter risolvere sempre e comunque i problemi, magari provando sempre d’accapo, senza fine. Riportiamo, di Longo: Questa propensione nasce dal desiderio, o dalla pretesa, di prevedere l’evoluzione dei fenomeni e di controllarne il corso mediante le nostre azioni e con gli strumenti mentali o tecnici della razionalità. Siamo psicologicamente preparati a costatare l’incidenza della contingenza e del caso, e di agire senza poter calcolare gli effetti delle nostre scelte ?
(Longo G.O., Informatica, cultura e apprendimento, in Iter, n.6, set-dic. 1999, pagg. 4-9)


° Istruzioni per la presentazione del modello b GRADUATORIE DI ISTITUTO TRIENNIO 2014/16. SCELTA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE. (SCADENZA: )
IL MODELLO B DI SCELTA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DOVRÀ ESSERE PRESENTATO CON LA MODALITÀ WEB DESCRITTA ALL’ART. 7 COMMA 8 DEL D.M. 353/2014

ART.7 COMMA 8 D.M. 353/2014
GLI ISCRITTI IN

 

 


° “

Da qualche tempo (quali, ad esempio, sono i test strutturati).

continua di abilitazioni, speclizzaione econcorsi, spesso fatti con metidiche risubili di controllo (i test, ad esempio, preparati sotto la supervisione di studiosi che, se eminenti non hanno il tempo di preparare i test e demandano il compito a loro collaboratori selezionati come ? Che hanno quali titoli ?). E come sono formate le commissioni concorsuali ? I commissari hanno titoli e competenze sempre superiori a quelli dei candidati ? La risposta possimao averla dalla recente abilitazone nazionale dei docenti universitari. Ed è stato così nei decenni passati. Io stesso, negli anni Ottanta, membro di commissione concorsuale, mi trovai, al concorso a cattedra di Psicologia sociale alcuni candidati in possesso della laurea in Socilogia conseguita a Trento… che certamente ne sapevano più di me.
Dunque le competenze che lo studente consegue dopo avere concluso gli studi decennali dell’obbligo scolastico, una volta formalizzate in portfolio non vanno valutate nuovamente. E’ lo Stato che le ha certificate. E il “docente certificatore” – personale selezionato, appartenente al livello conclusivo della carriera di insegnante, - firmerà, in porfolio, accanto alla connotazione del titolo rilasciato, e ne risponderà personalmente. E se si sospetta che nei diplomifici si regalino i titoli, si escludano le scuole paritarie dal compito di attribuire questi titoli successivi a qello conclusivo dellascuola dell’obbligo.

° “Piccole scuole crescono. Trame sociali in rete. Scenari per superare l’isolamento”
E’ il titolo del convegno organizzato dall’INDIRE, per il 27 giugno presso l’Auditorium Antonianum (Roma), dalle ore 10.00 alle ore 13.30. Le classi in condizione di isolamento avranno l’opportunità di confrontarsi con le scuole che lavorano in rete.
Scopo dell’iniziativa è di promuovere e divulgare esperienze di didattica a distanza in realtà scolastiche isolate geograficamente e limitate dalla contrazione del numero di studenti (ad esempio: Marettimo, Lampedusa, la rete di scuole dell’Appennino toscano che entrano nel Progetto Errequadro, e la rete delle scuole della Liguria con capofila l’I.C. di Sassello (Savona). In questa sede, l’Indire presenterà esperienze che si rifanno a due possibili scenari: - “La didattica condivisa”, prevede l’uso quotidiano della videoconferenza tra due o più classi appartenenti a istituzioni scolastiche diverse; - “Un ambiente di apprendimento allargato”, in cui le classi lavorano a un progetto disciplinare comune e organizzano incontri tra docenti, studenti e/o esperti che possono fare uso di videoconferenze e di altri setting tecnologici.

° Cresce l’attrito tra i sindacati confederali e il governo
Fare sindacato era certamente più facile, all’epoca della massima potenza dei sindacati, con la congiuntura dell’economia in espansione
Il ministro Madia ha comunicato ai sindacati le intenzioni del governo: sull’età pensionabile; sui distacchi sindacali; sulla destinazione della sede di servizio entro il raggio di 50 Km.; sul “trattenimento in servizio” dei lavoratori che hanno maturato i requisiti di pensionamento. Facce lunghe. Negli anni delle vacche grasse, quando il confronto tra i decisori politici e i rappresentanti dei lavoratori poteva riguardare i criteri di distribuzione sociale della ricchezza, le parti potevano sedere ai tavoli della concertazione col sorriso sulla bocca e con vantaggio reciproco: i sindacati recavano ai dirigenti politici il consenso dei lavoratori ed esercitavano un ruolo nella stanza dei bottoni. Le politiche del lavoro sono state, dunque, gestite in forma concertativa, e le due parti ne portano meriti e demeriti. In estrema sintesi, i meriti sono di avere consolidato i diritti dei lavoratori, i demeriti sono di non avere badato alla sopravvivenza dei precari e dei disoccupati. In atto, sono le famiglie a sostenere i giovani, e certo ciò non li gratifica in termini di autostima e di status sociale; ben diverso sarebbe se avessero il lavoro. Occorrerebbe una “staffetta generazionale” efficace, tra coloro che hanno fruito del Welfare top e la generazione dei precari. In ciò, la proposta Madia, approvata dal C. dei M. non è incisiva, salvo che nel provvedimento che cancella la possibilità di rimanere ancora due anni in più dopo l'età pensionabile. Il consenso politico dei giovani è essenziale per il Governo, e il sindacato deve tenerne conto, eventualmente sacrificando qualcosa delle tutele ai lavoratori che fruiscono di retribuzioni medio/alte e pensioni non commisurate ai contributi versati di fatto. Tocca ai sindacati di percepire l’attuale condizione esistenziale della generazione precaria, e va in questa direzione il ricorso al Tar Lazio inoltrato dalla FLC-CGIL contro la C.M. n.34/2014 (sugli organici docenti 2014/15). Siamo d’accordo: “Non si può continuare a bloccare gli organici del personale docente, a prescindere dall’effettivo fabbisogno… Chiediamo alla Ministra Giannini e all’intero governo di farsi carico dei problemi reali della scuola a partire dalle risorse necessarie per farla funzionare”. Occorrerebbe un fronte determinato e compatto dei sindacati della Scuola: concertazione zero, e difesa dei diritti dei lavoratori nei tribunali del lavoro e dinanzi ai giudici amministrativi. La nostra identità resta quella originaria, lo “stile ANIEF”, con risultati evidenti a tutti. Il Governo “giovane” farebbe bene ad ascoltare quello che il sindacato “giovane” ha da cantargli con la franchezza solita (ma senza posizioni politiche pregiudiziali), e da fargli suonare dai tribunali di tutta Italia (su tutta un’articolata serie di questioni male gestite dal MIUR) e dalla Corte di Giustizia Europea (sulle assunzioni dei precari che anno maturato almeno tre anni di servizio).

° Le scuole paritarie devono garantire l’integrazione scolastica delle persone disabili
Devono farlo ”senza oneri per lo Stato”. Lo ha stabilito la Cassazione
I giudici della Suprema Corte negano (sentenza n.10821 - Sezioni Unite civili, Presidente G. Santacroce) i rimborsi statali alle paritarie per pagare gli stipendi agli insegnanti di sostegno, chiudendo una vertenza avviata dalle suore Marcelline di Roma. E’ confermato che l'obbligo di fornire istruzione anche a questi ragazzi è uno dei doveri che le scuole non statali si assumono ottenendo di essere “parificate”. (Fonte: latecnicadellascuola.it - Alessandro Giuliani - 10 Giugno 2014)