Dichiarazione di possesso, al 31 agosto 2012 e al 31 dicembre 2012, dei requisiti pensionistici previgenti le disposizioni dell’art. 24 del D.L. 201/2011
Riportiamo la Nota di chiarimento emanata dal MIUR (prot. n. 2125, 4 ottobre 2013); in allegato reca il nuovo modello di dichiarazione da presentare entro il 15.10.2013.
Si fa seguito alla nota prot. 2085 - 1 ottobre 2013, nella quale è stata rappresentata l’esigenza di quantificare gli oneri derivanti da un eventuale intervento normativo a favore di coloro che sono in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi previgenti la riforma Fornero. A tal fine si invia in allegato un nuovo modello che sostituisce integralmente i precedenti. Tale modello dovrà essere compilato dal personale scolastico interessato in possesso dei suddetti requisiti, entro il 15 ottobre 2013 e consegnato secondo le seguenti modalità: - Personale docente ed educativo, IRC e personale ATA in servizio effettivo presso le istituzioni scolastiche: il modello dovrà essere compilato e consegnato alla Scuola di servizio; - Personale docente ed educativo, IRC e personale ATA non in servizio effettivo (comandati o collocati fuori ruolo): il modello dovrà essere compilato e consegnato all’ultima scuola di titolarità o di servizio o all’Ufficio Scolastico territoriale della provincia di titolarità ; - DD.SS.i: il modello dovrà essere compilato e consegnato all’USR di appartenenza. Con successiva nota verrà comunicata la disponibilità dell’apposita funzione con la quale gli uffici competenti inseriranno al SIDI le dichiarazioni… Precisiamo che le dichiarazioni che saranno inviate non costituiscono istanza di pensionamento, poiché la raccolta dei dati è una sorta di censimento; serve ad orientare il Dipartimento per l’Istruzione circa: - il numero dei dipendenti della Scuola che hanno maturato al 31 dicembre 2012 i requisiti per chiedere il pensionamento (per la pensione di anzianità, 60 anni di età e 36 anni di anzianità contributiva, o 61 anni di età e 35 di contribuzione o, indipendentemente dall'età anagrafica, 40 anni di anzianità contributiva; per la pensione di vecchiaia, 65 anni per gli uomini e 61 per le donne, unitamente a non meno di 20 anni di contribuzione) quali erano stabiliti dalla normativa previgente alla riforma Fornero; - il numero di quanti hanno maturato i su elencati requisiti addirittura al 31 agosto 2012; - il numero di coloro che, tra gli appartenenti alle due su citate categorie, avrebbero intenzione di chiedere il pensionamento.

Convention: “Smart Education & Technology days - 3 Giorni per la Scuola”
Si svolgerà da oggi all’11 ottobre, alla Città della Scienza di Napoli
Gli studenti, i docenti e dirigenti scolastici che interverranno saranno accolti da operatori delle istituzioni, delle associazioni del settore Scuola, delle aziende produttrici di LIM, tablet, apparati scientifici, App e software didattici. La convention si articola in conferenze, seminari, workshop, laboratori, animazioni scientifiche, sulle seguenti tematiche:  La dimensione europea dell'istruzione (programmazione della UE per il periodo 2014/2020);  Verso la “smart school”: luogo di conoscenza, sperimentazione, crescita, inclusione e innovazione (le attività realizzate per il Piano Nazionale Scuola Digitale);  Crescere in coesione (azioni di contrasto alla dispersione scolastica e all’esclusione sociale)  L’educazione ai corretti stili di vita (azioni per la promozione di: comportamenti ecosostenibili; benessere alimentare ed educazione alla salute; cultura della sicurezza).

Da domani, per una settimana, la Scuola riflette su violenza e discriminazione
Dal 10 al 16 ottobre, la “Settimana nazionale contro la violenza e la discriminazione”
Le scuole di ogni ordine e grado sono invitate ad attivare percorsi di sensibilizzazione, informazione e contrasto verso tutte le forme di violenza e di razzismo. Le buone pratiche ed i progetti realizzati nel corso della Settimana saranno raccolti insieme a quelli delle edizioni precedenti ed organizzati in cataloghi e banche dati.

Educazione motoria nelle Scuole primarie. "Fusse che fusse la vorta bbona".
Il ministro per gli Affari Regionali e per lo Sport, Delrio ha annunziato in Parlamento un programma di educazione motoria nelle Scuole primarie, e una intesa con il CONI, per attività pomeridiane. Poco più che una dichiarazione di intenti, comunque.
Il Ministro Delrio ha precisato che il programma sull'educazione motoria nelle scuole primarie, alla luce degli esiti positivi della sperimentazione, costituisce una priorità e sarà esteso al pomeriggio. Ha auspicato la collaborazione tra enti locali e associazioni sportive, nonché la stipula di accordi tra Governo e Regioni per ottimizzare l'impiego di risorse…
(Fonte: http://www.senato.it/3818?seduta_assemblea=173 – resoconto stenografico)

Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinate al personale docente in esubero. Disposizioni urgenti
Riportiamo la Nota prot.10402, dello scorso 4 ottobre, con la quale il Ministero stabilisce la priorità in ordine all’attivazione dei percorsi per la formazione degli insegnanti di sostegno: gli atenei dovranno attivare i percorsi specializzanti riservati al personale di ruolo soprannumerario, con priorità rispetto a quelli (per complessivi 6.398 posti) destinati, per l’a.a. 2013/14, a docenti non di ruolo abilitati.
“Si fa riferimento alla nota DGPER n. 2935 del 17 aprile 2012 di trasmissione del DDGPER n. 7 del 16 aprile 2012, che istituisce e regolamenta i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero, in attuazione dell’art. 13 del D.M. n. 249 del 10 settembre 2010 “Percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità” Si fa inoltre riferimento al D.M. del 9 agosto 2013 n. 706, di definizione dei posti disponibili per l’ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità a.a. 2013/2014. In considerazione della particolare circostanza della contemporaneità dell’espletamento dei corsi di formazione destinati al personale docente in esubero e dei corsi di specializzazione destinati al personale docente fornito della prescritta abilitazione nello stesso anno accademico, si sottolinea l’urgenza di avviare prioritariamente i corsi destinati ai docenti delle classi di concorso in esubero e a seguire i percorsi di formazione destinati al personale munito di abilitazione”.

Borse “di mobilità”: 4160 le domande; quasi ¾ vengono da regioni del Sud e Isole
L’ufficio stampa del MIUR segnala che sono per venute al Ministero oltre 4mila domande per le borse di mobilità previste dal d.l. n. 69 - 21 giugno 2013. Riportiamo
Sono oltre 4mila le domande arrivate… per le borse di mobilità… Un sostegno destinato a studenti che si sono diplomati nell’anno scolastico 2012/2013 con un voto pari almeno a 95/100 e che nell’anno accademico 2013/2014 intendono immatricolarsi in Università statale o non statale (fatta eccezione per quelle telematiche) in regione diversa da quella di residenza. Il 26 settembre scorso è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle domande. … Il 71% dei richiedenti proviene dalle Regioni del Sud e dalle Isole, il 13% dal Centro e il 16% dal Nord. L’importo di ciascuna borsa è di 5mila euro per anno di corso. Tenuto contro che il finanziamento disponibile è di 17 milioni di euro, i beneficiari, ad oggi, sono 889. E’ stata stilata una graduatoria provvisoria dei vincitori che sarà confermata nei prossimi giorni. L’attribuzione delle borse, infatti, resta subordinata a tre condizioni: l’effettiva immatricolazione, entro il 14 ottobre, in una regione diversa dalla propria o della propria famiglia, la verifica dei requisiti economici e del voto di maturità. Le 889 borse attribuite sono così suddivise: 606 destinate a studenti che hanno scelto corsi di laurea triennale, 117 per studenti che hanno scelto corsi di laurea magistrale di 5 anni e 166 per ragazzi che si iscrivono a una laurea magistrale di 6 anni. Tra i vincitori di borsa in graduatoria prevalgono quelli del Sud e delle Isole con 715 borse (80,4%). Seguono gli studenti del Centro con 92 borse (10,4%) e quelli del Nord con 80 borse (9%). Il maggior numero di borse, guardando alla regione di residenza, va ai candidati della Puglia: 204. Seguono gli studenti della Sicilia (151 borse ottenute), Calabria (141), Campania (90). Regione di approdo maggiore degli studenti in mobilità è la Lombardia, scelta da 145 borsisti. Seguono Piemonte (scelto da 100 borsisti) e Toscana (scelta da 77 borsisti)… In allegato al comunicato dell’U.S. le tabelle Borse di mobilità.

Il “Rapporto italiani nel mondo 2013”
E’ stato presentato a Roma dalla Fondazione Migrantes. Eccone alcune evidenze
Gli italiani che vivono all’estero sono circa 4 milioni e mezzo, con un trend di emigranti in incremento specialmente tra gli uomini nella fascia di età tra i trenta e i quarant’anni; molti provengono dall’Italia meridionale, in specie dalla Sicilia. Sono delle più diverse condizioni culturali: il 22% sono laureati e il 18% diplomati. Per lo più, cercano lavoro nei paesi europei.
(Fonte: www.latecnicadellascuola.it – 03 ottobre 2013)

Dal primo ottobre, la storica rivista del CIDI “Insegnare” è in versione digitale
Nella nuova veste, conserva un apprezzato ruolo come strumento di crescita professionale per tutti coloro che si occupano di educazione e istruzione.

Criteri generali per il trasferimento del personale amministrativo iscritto nei ruoli del MIUR, attraverso l’istituto compensativo dell’interscambio.
Riportiamo la Direttiva - prot. 14032, 3 ottobre 2013 - Capo Dipartimento della D.G. per le Risorse Umane del Ministero, acquisti e affari generali, Uff.IV
Art. 1. La procedura di trasferimento per interscambio si svolge con frequenza annuale ed è rivolta esclusivamente al personale amministrativo di ruolo del comparto “Ministeri” in servizio presso le sedi centrali e periferiche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (di seguito “MIUR”). La procedura si svolge, ordinariamente, nel mese di ottobre di ogni anno ed è regolata da uno specifico bando emanato a cura della Direzione Generale per le Risorse Umane del Ministero, acquisti e affari generali. Art. 2. Per “interscambio” si intende il reciproco trasferimento di due unità di personale amministrativo da una sede di servizio ad altra sede del MIUR. Condizione necessaria per l’interscambio è che i richiedenti siano inquadrati nella medesima Area funzionale, appartenenti allo stesso profilo professionale e alla medesima fascia retributiva. Fermo restando il disposto di cui all’art. 35 co. 5 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, sono ammessi a partecipare alla procedura di interscambio anche i dipendenti con anzianità di servizio inferiore ai 5. Art. 3. Le domande di scambio di sede debbono essere indirizzate, per il tramite dell’ufficio di appartenenza, al MIUR – Direzione Generale per le Risorse Umane, entro il termine perentorio di giorni trenta dalla pubblicazione del bando, complete dei dati richiesti nello stesso bando. Le domande sono esaminate nei 30 giorni successivi alla scadenza del bando; la procedura si conclude con l’approvazione di una graduatoria, che viene pubblicata sul sito internet e intranet dell’amministrazione. Ove siano presentate due sole richieste di reciproco interscambio tra 2 sedi, si procede, successivamente alla pubblicazione della graduatoria, al trasferimento dei richiedenti con provvedimento del Direttore Generale per le Risorse Umane. In caso di presentazione di più domande sulle stesse sedi, fermo restando il criterio di cui all’art. 2, comma 2, si tiene conto dei punteggi attribuiti secondo i criteri di cui all’Allegato 1, che costituisce parte integrante della presente direttiva. A parità di punteggio, è data precedenza al candidato più giovane d’età. Ai sensi della presente direttiva, in nessun caso è consentito procedere al trasferimento, ove non sia possibile effettuare l’interscambio.

Progetto “Read on for eCLIL”
Domani, 8 ottobre, si terrà al MIUR il primo dei seminari di informazione/formazione promossi dalla Direzione generale Ordinamenti scolastici e Autonomia scolastica.
Il Progetto, attivato in collaborazione con il British Council, coinvolge una rete di 51 istituzioni scolastiche; mira a coniugare l’apprendimento di contenuti disciplinari con lo sviluppo di competenze in lingua straniera e competenze digitali, in conformità della metodologia CLIL.

Dopo (ma anche prima) del disastro di Lampedusa.
Un assioma delle direttive politiche UE è che l’investimento in capitale umano sia produttivo per lo sviluppo dell’economia; d’altra parte, la necessità di ringiovanire la popolazione dell’Europa è correlata al suo declino demografico.
Messe insieme, le due su esposte evidenze conducono a dire che la vecchia Europa avrebbe necessità di qualificare le giovani leve di migranti. L’investimento produttivo della U.E. dovrebbe riguardare l’integrazione culturale degli immigrati, incentrandosi su tre aree formative: 1. La conoscenza della civiltà europea (storia delle istituzioni; storia ed educazione civile; civiltà artistica, letteraria, giuridica, filosofica); 2. La conoscenza linguistica e delle tecniche di comunicazione; 3. La cultura scientifica e tecnologica (settorialmente). Così formati, gli immigrati non starebbero per le strade a chiedere carità, né sarebbero nelle mani del caporalato, e anzi potrebbero, non diversamente dai nativi europei, produrre benessere: qualificati e integrati, i giovani del sud e dell’est del mondo sarebbero una risorsa per l’Europa. Fin qui l’evidenza teorica e i buoni principi. Ed ecco la proposta. La U.E. dovrebbe contribuire a finanziare il sistema scolastico e formativo di alcuni Paesi membri; l’idea sarebbe che la UE, avendo definito obiettivi educativi strategici di un – in atto inesistente – sistema educativo europeo -, incaricasse i Paesi di frontiera della formazione dei giovani immigrati. La UE dovrebbe investire in capitale umano nei Paesi che hanno una forte tradizione educativa dando loro un mandato definito e, poi, valutando che le conoscenze e competenze in uscita dai percorsi formativi siano funzionali alla integrazione dei migranti quali cittadini aventi diritti pari a coloro che nei Pesi della UE sono nati, e quali lavoratori che altri Paesi della UE – quelli nei quali non v’è disoccupazione – inserirebbero nel ciclo produttivo. In questa suddivisione delle funzioni in seno alla UE, l’Italia avrebbe pieno titolo ad essere incaricata della formazione, tanto è luminosa la sua tradizione culturale e tanto prestigiosa è la sua tradizione educativa.

Alcuni dati MIUR sull’esito del concorso a cattedre indetto il 24 settembre 2012
Se ne ricava una prima valutazione circa la provenienza dei vincitori: poiché i più appartenevano già alle GaE, i precari “storici” possono in qualche modo consolarsene
Toscana 13 procedure, nel Lazio 6 procedure, in Sicilia 4 procedure, in Calabria 4 procedure e in Veneto una procedura). Oltre che questi 3.255 vincitori del concorso del 2012, dal primo settembre 2013 sono entrati nei ruoli altri 834 docenti vincitori di precedenti concorsi espletati fino al 2001; tutti gli altri docenti assunti a t.i. provengono dalle Graduatorie a Esaurimento; si noterà che non è stata rispettata – per ragioni di forza maggiore attinenti al carattere parziale del bando di concorso del 2012 – la dovuta proporzione tra le nomine, che dovrebbe vedere metà di cattedre assegnate a coloro che sono utilmente collocati nelle graduatorie dei concorsi. Passando ad analizzare le tipologie dei vincitori del concorso bandito nel 2012, notiamo che lo scorso autunno, alle prove concorsuali preselettive, un candidato su tre (dei 326.459 complessivi) era uno dei precari iscritti nelle GaE. Questi precari, tuttavia, già alle prove scritte risultavano essere presenti in percentuale superiore (su 94.814 ammessi agli scritti, 34.823 provenivano dalle GaE). La loro positiva performance è stata confermata nei passaggi concorsuali successivi. Hanno superato lo scritto 10.888 precari “storici” delle GaE, quasi uno su due (il numero complessivo è stato di 22.607 candidati). L’esito conclusivo dice che su 8.303 vincitori, 5.733 sono candidati che erano già iscritti nelle GaE; evidentemente, l’esperienza professionale li ha sorretti, particolarmente al colloquio e alla discussione didattica. Tra gli 8.303 vincitori già proclamati, solo un numero limitato, 1.214 (il 15%) non appartengono ad alcuna delle graduatorie dei precari della scuola.

First job. Parole magiche. E’ il riferimento (http://ec.europa.eu) è affidabile
Un interessante invito rivolto a organizzazioni pubbliche, private o del terzo settore, e diramato dalla D.G. per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni. Riportiamo
“Your first EURES job”. Si rende noto che La DG ESAI –Lavoro, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea ha pubblicato un Invito a presentare proposte - Call for Proposals VP/2013/014 -in relazione all’iniziativa “Your first EURES job” nell’ambito del più ampio piano d’azione a favore dell’occupazione giovanile…“Il tuo primo lavoro Eures” è un progetto pilota indirizzato a circa 5.000 giovani in cerca di prima occupazione e, riguarda anche l’apprendistato e i tirocini. L’invito è rivolto a organizzazioni pubbliche, private o del terzo settore sia profit che non-profit affinché presentino progetti per il supporto e il finanziamento di: • giovani ( età 18-30) in cerca di occupazione, apprendistato o tirocinio in un altro Stato europeo; • PMI e datori di lavoro, in particolare se impegnati a fornire programmi integrativi di formazione per giovani lavoratori, tirocinanti o apprendisti appena inseriti attraverso programmi di mobilità. La scadenza per presentare le domande è fissata al 10 dicembre 2013. Il budget totale per questo invito è di 5 milioni di euro e saranno finanziati dai cinque ai dieci progetti per un coinvolgimento complessivo di almeno 1.500 giovani occupati. Ogni progetto dovrà coinvolgere almeno tre Stati europei. Le proposte potranno riguardare una o entrambe le seguenti aree: • Collocamento su posto di lavoro • Collocamento per apprendisti e/o tirocinio. Qualunque domanda può essere rivolta all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Maggiori dettagli sul sito della DG Lavoro: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=629&langId=en&callId=391&furtherCalls=yes

La durata dell’anno scolastico nei Paesi della Unione Europea
Da uno studio (Organisation of school time in Europe) dell’agenzia Eurydice
Nella maggior parte dei paesi d’Europa, l'anno scolastico inizia ai primi di settembre, con anticipo in Agosto, nei paesi nordici (Danimarca, Finlandia , Svezia, Norvegia e Islanda); nella maggior parte dei Paesi, le attività didattiche terminano a metà giugno. La durata delle vacanze estive varia parecchio da un paese all'altro: si passa da 5 settimane in alcuni cantoni svizzeri fino a 13 settimane in Lettonia, Italia e Turchia. Ovviamente, le vacanze estive sono più brevi nei paesi in cui gli studenti hanno periodi lunghi di vacanza durante l'anno scolastico, in occasione delle vacanze autunnali, vacanze di Natale, vacanze invernali (nel periodo di Carnevale) e vacanze di Pasqua. Altri giorni di vacanza sono in occasioni pubbliche e religiose.
(Fonte: latecnicadellascuola.it – 30 settembre 2013)

 

 

Abstract delle linee guida sui testi scolastici adozionali
In allegato al decreto che la Ministro Carrozza ha firmato lo scorso 27 settembre, il MIUR specifica quali dovranno essere le caratteristiche tecniche dei libri in versione cartacea e quali le caratteristiche tecnologiche di quelli in versione digitale; indica, inoltre, i criteri di integrazione ai fini didattici. Riportiamo, in abstract, le Linee guida
Definizioni e indicazioni preliminari. A. Il libro di testo costituisce uno degli strumenti per la realizzazione dei processi di apprendimento definiti dagli ordinamenti scolastici… La sua scelta costituisce rilevante momento di espressione dell’autonomia professionale e della libertà di insegnamento… Nella realizzazione di libri di testo avranno particolare rilievo gli strumenti dello storytelling multimediale, dell’infografica, della visualizzazione in forma animata e interattiva di dati e informazioni. Al centro dell’attenzione saranno dunque le possibilità offerte dall’integrazione di codici comunicativi diversi (testo, immagini, audio, video) nel campo della rappresentazione delle informazioni, della narrazione multimediale, della capacità di motivare e di suscitare attenzione, nonché di stimolare le capacità di comprensione, memorizzazione, astrazione, argomentazione…. Il libro di testo digitale dovrà anche rappresentare una griglia di riferimento alal quale poter collegare, di volta in volta, i contenuti digitali integrativi utilizzati, siano essi contenuti editoriali forniti assieme al libro di testo stesso, o contenuti acquisiti indipendentemente o autoprodotti. I contenuti digitali integrativi sono risorse di natura eterogenea e differenziata… hanno funzione integrativa o complementare o di approfondimento e personalizzazione…. Le piattaforme di fruizione costituiscono l’ambiente software all’interno del quale i libri di testo digitali e i contenuti digitali integrativi vengono aggregati e utilizzati. Possono essere differenti in funzione dei diversi dispositivi hardware di fruizione ma dovrebbero comunque risultare aperte e interoperabili… consentire la fruizione di contenuti provenienti da fornitori diversi e… anche l’aggregazione di contenuti e risorse di apprendimento selezionati in rete o prodotte da docenti e discenti…. Dovrebbero inoltre permettere di condividere e discutere non solo i singoli contenuti ma anche percorsi, dubbi, reazioni, opinioni dei partecipanti….prevedere funzionalità di annotazione dei contenuti e di scambio e condivisione delle annotazioni, di collegamento e rimando fra contenuti diversi…. Funzionalità di agenda, funzionalità relative alla comunicazione scuola-docenti-studenti-famiglie… Il Ministero ritiene necessario uno sforzo comune di editori e fornitori di contenuti, scuole, università, associazioni di docenti impegnate sul fronte dell’innovazione didattica, per lo sviluppo di un framework software comune, aperto, interoperabile ed espandibile… Per dispositivi hardware di fruizione si intendono tutti i dispositivi digitali suscettibili di essere utilizzati come strumento per la fruizione di contenuti di apprendimento; all’interno di tale categoria rientrano dunque computer desktop, notebook, netbook, tablet multimediali, e-reader, LIM, smartphone, videoproiettori, player MP3 ecc… Si ritiene che i tablet multimediali possano costituire veri e propri terminali personali di apprendimento, e fare parte della dotazione standard di docenti e studenti…
Indicazioni specifiche relative alle diverse tipologie di libri di testo e di risorse digitali interattive. Tre tipologie di possibilità e di adozione di libri di testo e risorse digitali integrative: a) libro di testo in versione cartacea accompagnato da contenuti digitali integrativi (modalità mista tipo A); b) libro di testo in versione cartacea e digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi (modalità mista tipo B); c) libro di testo in versione digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi (modalità digitale tipo C). La modalità mista di tipo A è considerata residuale… pur se ancora ammissibile per l’as.2014/15…gli editori che intendano proporre contenuti in questa modalità dovranno comunque fornire contenuti digitali integrativi collegabili al libro di testo e… specifici richiami a tali contenuti…… La disponibilità del libro di testo nel doppio formato non implica che il libro digitale debba costituire una semplice trasposizione del libro cartaceo, al contrario – pur riprendendo la organizzazione strutturale, narrativa, argomentativa dei contenuti, presente nella versione cartacea, dovrà sfruttare al meglio le potenzialità del digitale, in particolare nel campo dello storytelling multimediale e della visualizzazione delle informazioni….La modalità digitale di tipo C) potrà essere adottata nelle sedi e classi che hanno avviato l’adozione di dispositivi personali di fruizione, e nelle situazioni in cui le competenze digitali dei docenti sono adeguate. Le Linee Guida danno altresì indicazioni circa: l’obbligo di conformità dei libri di testo alle Indicazioni nazionali; l’attendibilità/autorevolezza della trattazione degli argomenti; l’organizzazione dei contenuti complessi in percorsi narrativi efficaci (anche attraverso infografiche, animazioni, tabelle, contenuti audio e video). Nel caso siano necessari software specifici per l’utilizzo degli e-book o dei contenuti digitali dei libri misti, gli studenti devono poterli scaricare gratuitamente sul sito dell’editore. Nei testi misti, la parte cartacea dovrà essere di costo e peso contenuto e si preferiranno fascicoli piuttosto che tomi onnicomprensivi. Si danno, infine, i seguenti criteri pedagogici: -contenuti improntati a rigore scientifico, aggiornati, espliciti nei nessi interni e nel collegamento interdisciplinare; linguaggi (verbali, iconici, audio e video) appropriati; fruibilità dei testi in modalità didattiche diversificate, comprese quelle per interazioni diverse dalla classe in presenza; fruibilità personalizzata degli alunni; respiro europeo delle tematiche; sito-biblografia di riferimento esplicita; lessico funzionale al target degli alunni e appropriato alle discipline; lessicario comprendente anche la terminologia tecnica essenziale in lingua straniera.