Se oggi, in Parlamento, sarà sancita la fine della legislatura
Lo scioglimento anticipatissimo della legislatura farebbe allontanare oltremodo la già remota prospettiva dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici, e farebbe decadere il D.L. n.104/2013 (G.U. n.214/2013), approvato in CdM e ottimisticamente denominato “L'Istruzione riparte”. Ci sarebbero effetti negativi sull’occupazione: per i docenti; per il personale ATA; per l’intreccio tra gli uni e gli altri (cadendo, per i docenti inidonei, l’obbligo di transitare nei ruoli amministrativi, si sarebbero resi liberi circa 3500 posti per precari AA e AT). Citiamo alcune misure del D.L.104.
1. Per l’anno scolastico in corso, sono previsti 8 milioni (e altrettanti complessivi per il 2013 e 2014) per l'acquisto da parte di scuole secondarie di testi adozionali da dare in comodato d'uso agli alunni in situazioni economiche disagiate. I dd.ss. dovranno assicurarne il rispetto dei tetti di spesa non approvando le delibere del collegio dei docenti che ne prevedono il superamento. I docenti avranno la facoltà di deliberare l’adozione di materiali scolastici in sostituzione di libri. 2. Per contrastare la dispersione scolastica, sono previsti 15 milioni (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) da impiegare in programmi di didattica integrativa nelle zone di evasione dell'obbligo.
3. Per potenziare, fin dal IV anno di corso, l’orientamento degli studenti della scuola secondaria di secondo grado, si è programmato di stanziare 6,6 milioni (1,6 per il 2013, e 5 per il 2014).
4. Si prevede la spesa di 13,2 milioni (3,3 per il 2014, 9,9 per il 2015) per potenziare l’insegnamento della geografia generale/economica (un’ora negli istituti tecnici e professionali).
5. Si destinano 3 milioni a progetti didattici nei musei e nei siti di interesse storico-culturale.
6. Si estende la detrazione fiscale al 19% a donazioni a favore di università e istituzioni AFAM.
7. Il divieto di fumo a scuola è esteso alle aree aperte pertinenziali e alle sigarette elettroniche.
8. I dd.ss. saranno selezionati con corso-concorso dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione.
9. Nelle regioni in cui i precedenti concorsi per dirigenti scolastici non si sono ancora conclusi, si assegnano incarichi temporanei di presidenza a reggenti, assistiti da docenti incaricati.
10. Saranno immessi in ruolo, per gli anni scolastici 2014/2016 69mila docenti e 16mila Ata.
11.Per la costruzione di nuovi edifici scolastici, le Regioni potranno contrarre mutui trentennali.
12.I criteri di dimensionamento scuole saranno decisi dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni.
13. Si destinano 10 milioni per il 2014 per la formazione del personale scolastico.
14. Si destinano 3 milioni in favore degli Istituti superiori di Studi Musicali pareggiati.
15. Si destinano 10 milioni per l’accesso gratuito del personale docente di ruolo della scuola nei musei statali e nei siti di interesse archeologico, storico e culturale.
E’ comprensibile che la ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza abbia espresso rammarico vedendo la minaccia che un lavoro presso che concluso venga vanificato: "Le notizie che arrivano non sono incoraggianti. Spero che siano solo minacce, ma è già molto grave che ci siano… Abbiamo bisogno di stabilità e di un dibattito democratico costruttivo… I cittadini vogliono che si parli di come risolvere la crisi e di ciò che intendiamo fare".

Rassegna Nazionale di Poesia e di narrativa
La Rassegna “ANNA MALFAIERA - CITTA’ DI FABRIANO” è rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie.
Le opere dovranno essere inviate entro il 31 gennaio 2014 a: Soc. Dante Alighieri presso l’ITIS “A. Merloni”, Largo Salvo D’Acquisto n. 2 - 60044 - FABRIANO (Ancona). Per informazioni e per le modalità di partecipazione, si veda il bando pubblicato nel sito istituzionale www.istruzione.it

La Ministro autorizza 2,7milioni per i testi scolastici in comodato d’uso
E’ un impegno rispettato, e per di più in piena crisi
Si tratta delle risorse con le quali, a norma del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104 (8 milioni di euro di cui 2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014), le scuole secondarie potranno acquistare libri di testo e dispositivi elettronici per la lettura dei materiali didattici digitali da concedere in comodato d'uso agli studenti della secondaria di primo e di secondo grado. Il MIUR dà la disponibilità prioritaria alle scuole di Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Puglia (dove non poche famiglie hanno un reddito netto inferiore a 15mila euro). Un plauso alla ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza, che non si lascia smontare dalla bufera politica nella quale è stata catapultata.
(Fonte: Franco Bassanini - lItaliaOggi – 01 ottobre 2013)

La Ministro Carrozza ha firmato un nuovo decreto sui libri digitali
Nella primavera prossima, i Collegi Docenti potranno, a parte le conferme, procedere a nuove adozioni unicamente di libri in versione elettronica o mista. Riportiamo parte del comunicato stampa MIUR sul nuovo decreto (che abroga quello del marzo 2013).
“Scuola, al via la transizione verso il libro digitale. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha infatti firmato il decreto ministeriale che sancisce tempi e modi del passaggio dalla carta all’e-book. La novità verrà introdotta gradualmente a partire dal prossimo anno scolastico. Dal 2014/15 cambieranno, poi, anche i tetti di spesa per i testi, con un risparmio immediato del 10% per le famiglie degli alunni che frequenteranno le classi prime della secondaria di I grado e le prime e le terze della secondaria di II grado, quelle in cui la dotazione libraria viene cambiata per intero risultando dunque più costosa. Il decreto contiene, in allegato, linee guida sul libro del futuro che dovrà essere sempre meno di carta, ma, soprattutto, fruibile su tutti i supporti digitali (tablet, pc, lavagne interattive di produttori diversi), in modo da lasciare la massima libertà nell’acquisto a famiglie e insegnanti… I libri di testo, anche in versione non cartacea, dovranno continuare ad essere conformi alle indicazioni nazionali, dovranno offrire un’esposizione autorevole degli argomenti, organizzare contenuti complessi in percorsi narrativi efficaci, attraverso infografiche, animazioni, tabelle, contenuti audio e video… Nel caso siano necessari software specifici per l’utilizzo degli e-book o dei contenuti digitali dei libri misti, gli studenti dovranno poterli scaricare gratuitamente sul sito dell’editore. Nel caso di testi misti, la parte cartacea dovrà essere prodotta utilizzando materie prime di costo contenuto e con un occhio al peso complessivo del libro, favorendo i fascicoli…”. La digitalizzazione della didattica, dunque. Ma come va fatta ? E come va fruita ? Lungi da noi sottovalutare l’importanza di quanto è stato fatto (Linee d'azione Scuole 2.0. LIM, Cl@ssi 2.0, Centri Scolastici Digitali; Editoria Digitale) e, meno che meno, demonizzare il corredo didattico strumentale informatico. Il problema è, però, se resterà “a corredo”, o se – per ragioni di bilancio statale - sostituirà i docenti. Per ragioni di brevità, ci limitiamo alla gestione recente della questione. Nel Marzo 2012, accogliemmo con favore una dichiarazione del responsabile del Piano Nazionale Scuola Digitale: “Ci stiamo attrezzando da anni per fornire alle scuole gli strumenti per un cambiamento della didattica… creare ambienti di apprendimento nuovi e innovativi, trasformazione dei modelli, dell’organizzazione e dell’utilizzo di nuovi contenuti e strumenti…. l’aula diventa un laboratorio i cui confini possono trascendere la fisicità delle pareti… Si potrebbero utilizzare tablet poco reclamizzati ed economici, e magari qualche smartphone. La nostra ambizione è quella di capovolgere il concetto di scuola…. Il ragazzo seguendo le lezioni dei docenti studierà a casa per poi verificare in classe quanto ha appreso. I docenti potrebbero creare profili twitter, blog didattici… Stiamo incoraggiando la ricerca nel campo della editoria digitale… vogliamo arrivare a testi digitali di II e III generazione, con i quali non solo lo studente potrà trovare il link per accedere a contenuti da internet, con le lezioni scaricabili dai siti delle principali università ma potrà anche creare un proprio avatar…il Ministero ha bandito gare da 150000 euro per progettare nuovi strumenti…”. A monte del progetto, però, occorrerebbe chiarezza di idee circa i presupposti epistemologici dell’intera operazione; per questa ragione, occorre che l’operazione sia gestita da chi ha esperienza di insegnamento. A parte il numero dei computer o delle Lim da mettere nelle aule, occorre vedere come impostare didattiche che diano ai ragazzi gli strumenti per orientarsi nelle diverse realtà digitali e virtuali. Maragliano ha autorevolmente affermato: “Portare la tecnologia nelle scuole significa trovare il nuovo senso della scuola nella società odierna”; aggiungiamo: non portarla significa togliere funzioni alla scuola perché gli utenti usano le potenzialità insite nel World Wide Web. Questa generazione di studenti è la prima adusa a percepire in modo simultaneo, e non sequenziale, le molteplici correlazioni e le intersezioni logico-spaziali di concetti rappresentati prevalentemente mediante forme iconiche, elaborati in forma analogico-sistemica ed espressi mediante una pluralità di codici contestuali. Utilizzare il corredo didattico informatico strumentale comporta modifiche nell’approccio epistemologico ai contenuti disciplinari, e impone mutamenti nella didattica richiedendo all’insegnante di riconoscere e utilizzare gi spazi d’autonomia dei discenti. Gli alunni apprendono anche da fuori dalle aule scolastiche, e la scuola deve rielaborare tali informazioni per connetterle nel processo di costruzione della conoscenza. Tutto ciò potenzia, e non minimizza, il valore e la necessità del rapporto pedagogico in presenza e “personalizzato”, che favorisce nello studente un apprendimento dinamico, critico, “costruito” nell’interazione con gli insegnanti fruendo anche di software sui vari supporti (dal cartaceo al tablet, al pc, alla lavagna interattiva ecc..). Nel medesimo tempo, occorre dire che, dalla Cyber-Classe - quella che si avvale del software concepito dai centri studi e impartita da un ristretto numero di insegnanti (operatori su computer, per gestire l’apprendimento contemporaneo di centinaia di discenti) - non ci si può attendere che possa favorire nei discenti l’acquisizione di alcune delle abilità cognitive peculiari della nostra cultura, perché non sarà possibile accompagnare i discenti nell’argomentazione e nella “costruzione” logica dei concetti e delle idee. Occorre anche dire che la digitalizzazione alleggerirà la spesa per personale della pubblica istruzione; e forse è questa la scelta strategica. Quanto pesano i poteri “forti” nella presa delle decisioni, in materia? Quanto le ragioni dell’industria informatica? E qual è il peso residuo, invece, degli obiettivi educativi ? Da quanto non si nomina, all’Istruzione, un ministro con esperienza di insegnamento scolastico ?

Scuola in chiaro: l’applicazione web del SIDI, nel portale del MIUR
Con un comunicato (27 settembre 2013), la D.G. per gli studi, la statistica e i sistemi informativi- Uff VII fornisce disposizioni sulle funzioni di aggiornamento.
“Scuola in chiaro”, l’applicazione sul sito MIUR che rende disponibili le principali informazioni di ogni singola Istituzione scolastica, utili alle famiglie per effettuare le Iscrizioni on line. Nel raccomandare che la fase di aggiornamento da parte delle scuole venga eseguita con particolare attenzione, la competente D.G. offre la collaborazione del Servizio di Statistica e, per eventuali problemi tecnici, il numero verde 800903080 del gestore del sistema informativo.

A.s. 2013/14: Le 8.040 istituzioni scolastiche con dirigente incaricato a t.i.
Riportiamo dalla tabella della ripartizione regionale delle dotazioni organiche dd.ss.; è allegata al D.M. n. 689 del 5 agosto 2013, registrato 11.09.2013 -Corte dei Conti.
Il D.M. reca la modifica alla tabella ripartitoria allegata al D.M. n.573 del 28 giugno 2013. Nelle cifre che riportiamo, non teniamo conto delle 595 istituzioni scolastiche sottodimensionate (la legge 111/2011 e modif. di cui alla legge 183/2011 stabilisce siano assegnate in reggenza), né dei 144 C.P.I.A. che, in attesa dell’apposito regolamento, non sono dati con incarico effettivo. Abruzzo 185; Basilicata 103; Calabria 325; Campania 975; Emilia Romagna 513; Friuli V.G. (lingua italiana) 146; Friuli V.G. (lingua slovena) 14; Lazio 686; Liguria 179; Lombardia 1115; Marche 219; Molise 42; Piemonte 570; Puglia 661; Sardegna 269; Sicilia 867; Toscana 460; Umbria 135; Veneto 583.

A.S. 2013/2014. A tutta Fisica, Matematica, Informatica
1. Olimpiadi Italiane della Fisica. L'Associazione per l'Insegnamento della Fisica e il MIUR organizzano la XXVIII edizione delle Olimpiadi della Fisica, una competizione a carattere individuale rivolta a studenti della Scuola Secondaria Superiore. Si articolerà secondo il seguente calendario: 11 dicembre 2013: Gare di Istituto; 18 febbraio 2014: Gare Locali; 9 - 12 aprile 2014: Gara Nazionale – Senigallia; 7 - 15 luglio 2014: XLV IPhO - Astana (Kazakistan). Per il bando di partecipazione e ulteriori informazioni, consultare il sito http://www.olifis.it/.
2. Olimpiadi della matematica. L’Unione Matematica Italiana (UMI) con la collaborazione del MIUR, organizza le Olimpiadi della Matematica. Il calendario della manifestazione e le modalità di partecipazione sono disponibili per la consultazione sul sito http://olimpiadi.dm.unibo.it/.
3. Olimpiadi di Informatica, nazionali ed internazionali. Le organizza l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico e dal MIUR; possono partecipare le istituzioni scolastiche di II grado in grado di schierare studenti con capacità riguardo gli aspetti logici, algoritmici e speculativi dell’Informatica. Info, nel sito web http://www.olimpiadi-informatica.it.

Il 3 e il 4 ottobre, a Lamezia Terme, il Salone dello Studente “Campus Orienta”
La D.G. per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e Comunicazione lo organizza in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria
L’appuntamento, dedicato agli studenti che devono compiere la scelta post-diploma, è alla fiera Fondazione Mediterranea Terina. Tappe successive del Salone dello studente sono: 16, 17, 18 ottobre 2013 a Bari, Fiera del Levante; 13, 14, 15 novembre 2013 a Roma, Fiera Roma; 4, 5 dicembre 2013 a Pescara, Palacongressi; 12, 13 dicembre 2013 a Catania, Le Ciminiere.

Suscita preoccupazione la Nota Miur N.6348 del 17 settembre 2013
Reca: “Istruzioni per l’aggiornamento del Programma Annuale per l’e.f. 2013 periodo settembre-dicembre”. Riportiamo la valutazione che ne fa Latecnicadellascuola.it
La nota è di una limpidezza cristallina: le istituzione scolastiche, in attesa di conoscere l’effettiva consistenza delle risorse disponibili, potranno “provvedere unicamente alla contrattazione delle risorse eventualmente rimaste disponibili provenienti dagli anni scolastici decorsi, secondo la destinazione definita dalla medesima contrattazione”. Se si tiene conto che ben poche scuole dispongono di residui dello scorso anno di una certa entità, è del tutto evidente che la contrattazione, almeno in questa fase, sarà del tutto impraticabile… Nella stessa nota, per la verità, il Miur sottolinea che “si rinvia a successiva comunicazione a seguire della necessaria intesa con le OO.SS., non ancora intervenuta…”.
(Fonte: La Tecnica della Scuola – 26 settembre 2013)
 

La Nota n. 4985/2013, D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e l’Autonomia Scolastica
Problematiche originate da mancato allineamento delle discipline, nel periodo transitorio di riordino dell’Istruzione secondaria di secondo grado. Riportiamo.
“Sono pervenuti alcuni quesiti relativi alla posizione scolastica degli alunni non ammessi alla classe successiva nella fase di transizione dal vecchio al nuovo ordinamento di istruzione secondaria di secondo grado. A riguardo, si fa presente che, sempre, nei momenti di transizione da un ordinamento all’altro si verificano, con modalità diverse a seconda della configurazione dei percorsi interessati, particolari problematiche in presenza di studenti non ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato. Tali situazioni non sono dunque riducibili a una dimensione unitaria, tanto più in presenza di carenze e bisogni formativi differenziati. Si confida che le istituzioni scolastiche possano realizzare, nell’ambito delle ordinarie attività di sostegno e di recupero, le iniziative ritenute opportune ai fini del proficuo inserimento degli alunni nelle classi, con esclusivo riferimento alle discipline non presenti nel vecchio ordinamento o alle discipline caratterizzate da importanti innovazioni di contenuto e metodo. Si deve comunque escludere il ricorso ad esami integrativi che potrebbero precludere l’accesso degli studenti in parola alle classi che seguono i piani didattici del nuovo ordinamento. Nella fase che precede l’inizio delle lezioni, potranno invece essere eventualmente realizzate verifiche della preparazione conseguita a seguito di attività organizzate, per gli studenti interessati, dalle scuole con espresso riferimento alle discipline sopra menzionate. Potranno essere inoltre organizzate, nei primi mesi dell’anno scolastico, particolari azioni di sostegno nei confronti di studenti che manifestino significative persistenti difficoltà di adeguamento alle modificazioni curricolari introdotte”. Francamente, stentiamo a comprendere quali vantaggi le scuole possano trarre da indicazioni ministeriali intempestive (il riferimento è alla frase: “fase che precede l’inizio delle lezioni”), o per le quali è noto scarseggiare la disponibilità economica (il riferimento è alla frase: “Potranno essere inoltre organizzate, nei primi mesi dell’anno scolastico, particolari azioni di sostegno…”). Forse sarebbe stato meglio concludere la nota con la frase che l’ha suggerita: “Si deve comunque escludere il ricorso ad esami integrativi”.

Un chiarimento a chiarimento di un chiarimento sulle nomine per il Sostegno
Si tratta da parte dei dd.ss., delle nomine “fuori lista” di supplenti dichiaratisi “a disposizione”. La nota n. 9594 - 20 settembre, che riportiamo, interviene a chiarire la nota 9416 - 18 settembre. I dd.ss. nomineranno supplenti di sostegno individuati tramite le messe a disposizione, con priorità rispetto a docenti non specializzati.
Pervengono a questa D.G. quesiti sulla corretta interpretazione della nota di cui all’oggetto e sulla trasparenza e uniformità dei relativi criteri di applicazione. L’utilizzo di personale specializzato non presente nelle graduatorie di istituto di alcuna provincia è subordinato allo scorrimento delle graduatorie di istituto dei docenti specializzati sul sostegno dell’intera provincia, ivi inclusi coloro che hanno dichiarato il titolo di specializzazione entro il 10.09.2013. Le domande di messa a disposizione devono essere presentate per una sola provincia da dichiarare espressamente nell’istanza e, qualora pervengano più istanze, i dirigenti scolastici daranno precedenza ai docenti abilitati, secondo il punteggio previsto nelle tabella di valutazione della seconda fascia di istituto, rispetto ai docenti non abilitati, valutati in base alla tabella della terza fascia delle graduatorie di istituto. Le domande di messa disposizione rese in autocertificazione ai sensi del DPR 445/00, eventualmente integrate se già presentate, devono contenere tutte le dichiarazioni necessarie per consentire la verifica puntuale dei suddetti requisiti da parte dei dirigenti scolastici, ivi compresa gli estremi del conseguimento del titolo di specializzazione. Fatte salve le supplenze già conferite, in attesa della pubblicazione degli elenchi secondo le suddette regole per le messe a disposizione, le nomine su posti di sostegno continuano ad essere conferite ai sensi della C.M.30 agosto 2013 e sono definitive”. Riportiamo le perplessità espresse su ItaliaOggi del 24 settembre 2013 (Carlo Mosca: “Caos sulle nomine fuori lista”): “Il ministero dell'istruzione è dovuto correre ai ripari…, avvisando i dd.ss. che, quando si tratta di sostegno bisogna fare uno strappo alla regola. Dopo l'esaurimento degli elenchi di sostegno, il d.s. non dovrebbe applicare il comma 2, art. 6, del regolamento sulle supplenze. Dovrebbe passare all'individuazione di un docente specializzato tra quelli che abbiano presentato la messa a disposizione. Ma il condizionale è d'obbligo. Perché, fino ad ora, il regolamento delle supplenze non è stato modificato nel senso indicato dalla giurisprudenza. E dunque, continua a dispiegare effetti. Effetti vincolanti, evidentemente”….

Il vecchio Presidente si scusa per conto dei “miopi” decisori politici
La contrizione ci è bene accetta ma che non sembra possa produrre gran che
Lo scorso 23 settembre, Giorgio Napolitano ha detto: "La scuola negli ultimi anni ha sofferto ristrettezze provocate dalla crisi e ha sofferto, diciamo la verità, di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca, più che di una necessaria lotta contro innegabili sprechi, da parte dei responsabili della cosa pubblica…. Si sta ora comprendendo che bisogna cambiare strada”.

In attesa dei percorsi di formazione per la specializzazione “Attività di Sostegno didattico agli alunni con disabilità”; sono corsi riservati a insegnanti con abilitazione
Pubblicato in G.U. n.218 del 17 settembre 2013, il D.M. n.706 del 9 agosto 2013 sul TFA a.a. 2013/2014 per il conseguimento della specializzazione, attendiamo adesso il bando con le date e procedura delle prove di accesso ai corsi di specializzazione.
Questo sarà il primo anno di attivazione del dispositivo del decreto ministeriale n. 249/2010. Le cifre complessive – relative a tutti i corsi autorizzati nei diversi atenei - degli ammessi ai corsi sono le seguenti: 1.285 per la Scuola della infanzia, 1.826 per la Scuola primaria, 1.753 per la Scuola secondaria di primo grado, 1.534 per la Scuola secondaria di secondo grado. Riportiamo, per ciascuna delle università designate, il numero dei candidati che saranno ammessi; le cifre riguardano, in sequenza, i corsi per la Scuola dell’infanzia, quelli per la Scuola primaria; quelli per la Scuola secondaria di I grado, quelli per la Secondaria di II grado.
Università dell’Aquila: 40 36 58 24; Università della Calabria: 150 250 100 100; Università “Suor Orsola Benincasa”: 90 110 200 200; Università di Salerno: 30 30 30 30; Università di Bologna: 25 45 25 25; Università di Modena e Reggio Emilia: 15 25 30 30; Università di Udine: 40 40 40 40; Università del Foro Italico: 60 60 60 60; Università Roma Tre: 30 40 40 40; Università degli Studi internazionali UNINT:100 150 150 100; LUMSA: 40 60 50 50; Università di Genova: 25 45 20; Università di Bergamo: 80 80 80 80; Università Milano Bicocca: 30 60 30 30; Università cattolica del Sacro Cuore: 30 80 60 50; Università di Macerata: 40 70 85 65; Università di Urbino “Carlo Bo”: 40 70 85 65; Università del Molise: 35 65 35 65; Università di Torino: 10 20 40 40; Università di Bari: 50 50 50 50; Università di Cagliari: 30 30 30 30; Università di Enna “Kore”: 40 40 40 40; Università di Messina: 25 25 25 25; Università di Palermo: 50 100 100 50; Università di Firenze: 50 50 60 60; Università di Pisa: 25 45 40 40; Università di Siena: 35 35 35; Università di Perugia: 30 40 40 55; Università di Padova: 60 60 90 30; Università di Trento: 15 15 15. 0; Università della Valle D'Aosta: 0. 0. 10 25.

Concorso nazionale “Cibo sano, cibo per tutti”
Organizzato dalla Fondazione Cesar, Monsignore Cesare Mazzolari Onlus, è rivolto agli studenti scuole primarie e delle secondarie di I e II grado, statali e paritarie.
Aderendo a questa iniziativa, le scuole si aprono a un’attenta considerazione sul tema della fame nel mondo. Attraverso il confronto con realtà e culture lontane, l’iniziativa vuole dunque contribuire a rafforzare nelle nuove generazioni del nostro paese la partecipazione ed il senso di cittadinanza mondiale, offrendo al contempo un valido supporto agli operatori e agli insegnanti per affrontare l’importanza di una sana educazione ed una buona alimentazione. La scheda di partecipazione va inviata entro il 31 gennaio 2014. Per conoscere le modalità di partecipazione, e per ogni altra informazione, il sito ministeriale o www.cesarsudan.org. Info: Cesar - Via Cottinelli,22 - 25062 CONCESIO (BS) t. 030 2180654 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Una misura del prestigio della professione docente in Italia
Nei sistemi a economia capitalistica, lo status economico è un indicatore correlato a quello sociale. Per gli insegnanti sono dolori: il trend è in discesa da decenni.
Uno studio di Eurydice, organismo della UE segnala, con riferimento all’anno scolastico 2011-2012, gli insegnanti della scuola italiana tra i peggio retribuiti, e con incremento lento degli scatti retributivi di carriera. Il salario medio annuo dei docenti della Scuola secondaria di II grado è di 30.431 E.; il livello massimo è raggiunto con 34.867, ma dopo 34 anni di anzianità. Con la stessa anzianità gli insegnanti francesi percepiscono fino a 47.610 euro. In Danimarca, Regno Unito ed Estonia si perviene alla fascia retributiva più alta in appena 10 anni di carriera. I colleghi meglio retribuiti sono in Lussemburgo (tre volte la nostra busta paga) in Danimarca (circa 70 mila euro), in Austria (oltre 57.mila euro), in Finlandia e Belgio (circa 49mila euro).
(Fonte: latecnicadellascuola.it – 23 settembre 2013)