Sono all’esame della V Commissione di Palazzo Madama i 40 emendamenti presentati dall’Anief al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586, riguardanti il comparto Istruzione, ai quali si sommano una serie di proposte che ripercorrono gli stessi contenuti: si va dal salario minimo garantito nei rinnovi contrattuali, al trattamento accessorio del personale universitario; dallo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso docenti, all’assegnazione delle ore di sostegno e alla riapertura delle GaE; dall’estensione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie d’istituto e la loro trasformazione in graduatorie provinciali, alle azioni per salvare i diplomati magistrale, quali sono la valenza del loro titolo per la partecipazione ai concorsi, la conferma dei ruoli per chi è già stato assunto e la proroga dei contratti in essere. Si chiedono quindi prove suppletive del concorso docenti, il ripristino delle fasce stipendiali del personale neo-assunto dopo il 2011; la valutazione per intero del pre-ruolo, la completa ricostruzione di carriera, compreso il servizio nelle paritarie, l’equiparazione giuridico-economica tra personale precario e di ruolo, la considerazione dell’RPD e della CIA per il supplente breve, il passaggio a uno o più livelli superiori del personale ATA e la sostituzione della temporizzazione con la ricostruzione di carriera per DSGA. Da apprezzare anche la richiesta di estendere la carta docente a precari, Ata ed educatori, la riduzione da cinque a tre anni del vincolo di permanenza dei lavoratori neo- assunti, la mobilità straordinaria e il superamento del divieto di Comando, Distacco e Utilizzo del personale scolastico presso altra amministrazione. Molto vicine alle richieste Anief sono poi le istanze sull’adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto, sull’introduzione dell’educazione motoria alla scuola primaria, di posti in organico profilo AS e C del personale Ata, sul ripristino degli organici e delle supplenze del personale Ata, sulla trasformazionedei posti in deroga di sostegno in organico di diritto con assunzioni, oltre che sull’estensione del carattere gravoso a tutta la professione docente.
Sono presenti anche altre proposte similari, quali l’avanzamento stipendiale dei dipendenti pubblici - in linea con l’ordine del giorno della senatrice Bianca Laura Granato (M5S) che impegna il Governo a stornare le risorse residuali risultanti dalle modifiche alla legge di bilancio nel fondo specifico da assegnare per il rinnovo del contratto del personale del comparto. Piena sintonia, infine, sullo scorrimento delle graduatorie dei docenti risultati idonei a seguito dei concorsi DS e DSGA e sul miglioramento del rapporto alunni-docenti e formazione delle classi.
Arrivano sui banchi delle Commissioni di Palazzo Madama gli emendamenti proposti dall’Anief alla manovra di fine anno, già presentati nell’audizionealla Camera, in occasione dell’ultimo sciopero e sit-in a Montecitorio. L’elenco è lungo e importante: si va dall’adeguamento stipendiale all’utilizzo razionale di posti liberati con “Quota 100”, ma anche alla cancellazione dell’organico di fatto; dal miglioramento del rapporto alunni-docenti per la formazione delle classi al ripristino dell’insegnamento per moduli nella scuola primaria; dall’avvio dell’educazione motoria nella scuola primaria all’inizio della scuola a 5 anni con conclusione a 18 anni di età; dall’insegnamento curricolare dell’educazione civica all’attivazione dei posti in organico profilo AS e C del personale ATA, di un corso di formazione rivolto al personale, della mobilità professionale per i tanti lavoratori assunti lontano da casa. A tutto ciò si aggiunge l’esigenza di avviare nuove procedure concorsuali, ripristinare le supplenze tradizionali facendo cadere gli attuali vincoli. Anief, infine, ha chiesto di rilanciare la figura del ricercatore a tempo indeterminato, attraverso la creazione di un albo nazionale, consentire al personale Afam l’inserimento in una graduatoria utile per l’attribuzione degli incarichi, permettere lo scorrimento delle graduatorie degli idonei dei concorsi a preside.
GLI EMENDAMENTI ANALOGHI
Tra gli emendamenti presentati, molti vicini nella sostanza a quelli dell’Anief, risulta innanzitutto quello sul Salario minimo garantito nei rinnovi contrattuali, il 13.19, che ha come prima firma il senatore Roberto Berardi (FI) che chiede di destinare un fondo ad hoc “per garantire, nei rinnovi contrattuali per i dipendenti e dirigenti del pubblico impiego, l'allineamento del salario minimo al tasso annuo di inflazione reale, certificato dall'Istat e accertato dal Ministero dell'economia e finanze”. Lo stesso senatore chiede di introdurre il “trattamento accessorio del personale universitario”. E anche lo “scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso docenti”, 18.4, partendo dal fatto che con “una graduatoria di merito i vincitori e idonei del concorso sono ammessi in ruolo fino all'approvazione della nuova graduatoria”.
Ancora il sen. Roberto Berardi ha chiesto che il ministro dell’Istruzione tanga conto che ogni Università coinvolta possa determinare “il numero delle iscrizioni e delle certificazioni degli alunni in ogni regione, delle richieste di ore presenti nei piani educativi individualizzati, dei posti effettivamente vacanti e disponibili, del numero di docenti non specializzati”. Sull’assegnazione delle ore di sostegno, con l’emendamento 28.14.2, si chiede di realizzarle ''in base a quanto richiesto nel PEI, in deroga ai vincoli sulla determinazione annuale complessiva degli organici”. Allo stesso modo, si chiede la riapertura delle GaE, attraverso un decreto “da emanarsi entro il 30 giugno 2020”, che permette di il passaggio “a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo” (28.14.3).
Tra le richieste di modifica della bozza della legge di bilancio figura anche l’estensione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie d’istituto e la loro trasformazione in graduatorie provinciali: una misura da adottare “nel caso in cui la graduatoria permanente sia esaurita e rimangano posti ad essa assegnati”, procedendoquindi “all'assunzione, delle graduatorie d'istituto che sono trasformate a partire dall'a.s. 2020/2021 in graduatorie provinciali, anche per il personale sprovvisto di abilitazione” (28.14.4). Trova spazio tra gli emendamenti anche il “valore del diploma magistrale per la partecipazione ai concorsi, la conferma dei ruoli per chi è già stato assunto e la proroga dei contratti in essere”. Come raggiungono il primo step di accettazione le “prove suppletive del concorso docenti” introdotto con decreto nn. 105 e 106 del 23 febbraio 2016.
Tre le istanze di modifica presentato risulta anche il ripristino delle fasce stipendiali del personale scuola neo-assunto post 2011; la valutazione per intero del pre-ruolo, ma anche della completa ricostruzione di carriera, compreso il servizio svolto nelle paritarie. Con equiparazione giuridico-economica tra personale scolastico precario e di ruolo, ma anche la considerazione dell’RPD e della CIA per il supplente breve. Chiesto anche ilpassaggio a uno o più livelli superiori del personale ATA e sostituzione della temporizzazione con la ricostruzione di carriera per DSGA.
Con l’emendamento 28.14.9 si chiede, quindi, l’estensione della carta docente a precari, Ata e personale educativo. Ma anche, a seguire, della riduzione da cinque a tre anni del vincolo di permanenza dei lavoratori neo- assunti. Alla luce delle tante difficoltà nell’allestire l’organico, sempre il senatore Berardi ha chiesto l’avvio della mobilità straordinaria per tutto il personale di ruolo e anche il superamento del divieto di Comando, Distacco e Utilizzo del personale scolastico presso altra amministrazione.
Chiesto, inoltre, il recupero dei posti venutisi a liberare a seguito di “Quota 100”, accantonando i posti, anche “allo scopo di corrispondere alle legittime attese di coloro che sono inclusi a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipula di contratti a tempo indeterminato”. Tra gli emendamenti di cui Anief va fiero c’è quello, il 28.14.14, sull’adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto, anche sui posti in deroga di sostegno e per le sezioni primavera nonché alle effettive esigenze della comunità. Spazio anche ad un altro cavallo di battaglia dell’Anief: l’introduzione dell’educazione motoria alla scuola primaria, avviando “procedure concorsuali per il reclutamento del personale docente”.
Spazio anche alla proposta, sempre sollevata dall’Anief, dell’attivazione di posti in organico profilo AS e C del personale Ata, oltre che per dare il via al corso di formazione, alla mobilità professionale e all’indizione di nuove procedure. Sempre in questo ambito, il reclutamento, si chiede il “ripristino degli organici e delle supplenze del personale Ata” (28.14.21), ma anche la salvaguardia del personale Anief. Sempre in ambito accademico, si chiede di introdurre la componente variabile nel fondo trattamento accessorio del personale università, oltre che l’assunzione di ricercatori a tempo indeterminato a carte europee. Tornando agli allievi disabili, si propone “trasformare i posti in deroga di sostegno in organico di diritto e assunzioni”.
Va quindi rilevata la presentazione di “segnalazioni di episodi di burnout e di rischio di lavoro correlato”, subìto “dal personale dipendente e dirigente delle istituzioni scolastiche”, dalla quale deriva la necessità di “estensione carattere gravoso a tutta la professione docente”, ai fini dell’anticipo pensionistico, giungendo in questo modo ad estendere al “personale docente i trattamenti pensionistici del personale delle forze dell’ordine”(56.4.1).
GLI EMENDAMENTI SIMILI
Tra gli emendamenti presentati, sempre per migliorare la legge di bilancio, ne risultano poi alcuni simili a quelli di Anief. Come “l’avanzamento stipendiale dei dipendenti pubblici” (13.2.1). Su questo punto, per quanto riguarda i lavoratori della scuola, va registrato l’ordine del giorno della senatrice Bianca Laura Granato (M5S), realizzato qualche giorno fa, che impegna il Governo a stornare le risorse residuali risultanti dalle modifiche alla legge di bilancio nel fondo specifico per il rinnovo del contratto del personale del comparto istruzione e ricerca, che al momento prevede appena 70 euro lordi di aumento, a fronte degli incrementi netti mensili di 240 euro che invece chiede il sindacato per riallineare i compensi del comporto all’inflazione e avvicinarli finalmente al contesto UE-Ocse.
Sempre nell’ambito dei compensi da integrare con urgenza, anche a seguito del Ccnl scaduto da ormai quasi un anno, i senatori forzisti Carbone, Gallone, Toffanin, attraverso l’emendamento 28.14.8 chiedono anche loro il ripristino delle fasce stipendiali del personale della scuola neo-assunto post 2011; la valutazione dell’intero servizio pre-ruolo con ricostruzione carriera e servizio paritarie; l’equiparazione giuridico-economica tra personale scolastico precario e di ruolo; il conferimento in busta paga delle “voci” RPD e CIA per i supplenti brevi; il passaggio a uno o più livelli superiori del personale ATA e la sostituzione della temporizzazione con la ricostruzione di carriera per DSGA. Per quanto riguarda la stabilizzazione, questa va realizzata “secondo l'ordine di ammissione nella graduatoria di merito, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni.
Tra le richieste di modifica analoghe a quelle dell’Anief risulta poi lo scorrimento delle graduatorie dei docenti risultati idonei a seguito dei concorsi DS e DSGA, con gli emendamenti 18-5 e 18-6 si intende assumere gli interessati “secondo l'ordine di ammissione nella graduatoria di merito, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni”, con la graduatoria di merito in vigore “per un triennio e comunque fino alla pubblicazione della nuova del concorso successivo”.
A proposito del rapporto alunni-docenti e formazione delle classi, che va ottimizzato, come più volte chiesto dall’Anief per migliorare l’offerta formativa e cancellare le classi “pollaio”, si chiede un fondo, da 50 milioni di euro l’anno per il periodo 2020-2022, in particolare, con l’emendamento 28.0.24, sottoscritto da diversi senatori pentastellati con la prima firma della sen. Luisa Angrisani, si vuole contrastare il “sovraffollamento nelle prime classi degli istituti tecnici e professionali”, attraverso l’obbligo “di formare le classi iniziali degli istituti e delle scuole di istruzione secondaria tecniche e professionali con un numero di alunni non superiore a 24, elevabile fino a 26”.
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