Al ministero dell’Istruzione sostengono di avere ben presente le carenze di docenti e Ata di ruolo, ma anche delle tante supplenze da coprire. “Per questo – ha detto la ministra Lucia Azzolina - abbiamo chiesto al MEF oltre 80 mila assunzioni a tempo indeterminato per i docenti. Non solo: grazie alle risorse stanziate con il decreto rilancio, avremo più docenti e ATA da distribuire su tutto il territorio nazionale. L’Amministrazione ministeriale sta lavorando in queste ore alla distribuzione delle risorse agli Uffici Scolastici Regionali. A giorni saranno formalizzate”.
Replica il sindacato Anief: il problema che si pone sul breve periodo non è però risolvibile con i concorsi, i cui vincitori entreranno forse in ruolo nel 2022. Come non basta assumere 50 mila docenti e Ata “usa e getta” per assolvere al problema degli spazi aggiuntivi dovuti al distanziamento tra gli alunni. Le nuove “call veloci” e Graduatorie permanenti per le supplenze sono delle ottime iniziative, però pregiudicate dalla mancata inclusione dei precari delle graduatorie d’istituto, nel primo caso, e del cambiamento in corsa delle regole d’inclusione e di valutazione nel caso delle Gps.
Il ministero dell’Istruzione sta operando per l’avvio regolare delle lezioni. La ministra Lucia Azzolina ha spiegato che per “avviare il nuovo anno e a gettare le basi per quelli successivi” il ministero “ha bandito 78mila posti per assumere nuovi insegnanti. Li espleteremo al più presto per riattivare una macchina concorsuale ferma da troppo tempo, con grave danno per la scuola, che senza concorsi non ha tutti gli insegnanti di cui ha bisogno. Abbiamo garantito anche la mobilità del personale scolastico, istituito le graduatorie provinciali per le supplenze, digitalizzando tutta la procedura, e con la call veloce consentiremo ai docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento, di poter esprimere, volontariamente, l’opzione per l’immissione in ruolo in una regione diversa da quella della graduatoria di appartenenza, velocizzando la loro assunzione e andando a coprire posti che altrimenti resterebbero vuoti”.
I CONCORSI
Anief prende atto delle azioni attuate dal ministero dell’Istruzione sul fronte del reclutamento e della gestione dl precariato. Avere avviato, in particolare, tre concorsi pubblici, di cui uno straordinario, costituiscono un merito per l’amministrazione, tuttavia le troppe esclusioni di precari hanno determinato dei problemi che il sindacato ha evidenziato da tempo e impugnato laddove siano stati accertati profili di illegittimità. Anche i tempi dia attuazione delle procedure concorsuali, decisamente lunghi, con possibili ulteriori slittamenti dovuti al prolungamento dell’emergenza Covid19, spostano a chissà quando l’efficacia dei concorsi poiché i vincitori se va bene entreranno in ruolo solo tra un anno.
LE ASSUNZIONI
A proposito delle oltre 80 mila immissioni in ruolo di docenti chieste nei giorni scorsi al ministero dell’Economia e delle Finanze, il giovane sindacato ricorda che se va bene saranno 25 mila, forse anche meno. Questo, per via della mancanza di candidati presenti in molte graduatorie di merito e GaE provinciali. Per ovviare questo problema, l’Anief aveva chiesto di allargare la “chiamata veloce” voluta intelligentemente dalla ministra dell’Istruzione anche alle graduatorie d’istituto. Questo non è avvenuto e a pagarne le conseguenze non saranno solo i precari non stabilizzati, ma anche i tanti studenti che a settembre torneranno a scuola con tanti docenti non ancora presenti. Un contesto su cui pesa molto l’altissimo numero di supplenze annuali da assegnare, probabilmente 250 mila.
GLI ORGANICI
E che dire della mancata presa in considerazione della richiesta formulata dall’Anief all’inizio di maggio per ripartire in sicurezza con un organico aggiuntivo di almeno 160 mila insegnanti, più 40 mila posti tra amministrativi, tecnici e ausiliari da adibire a supporto? Proprio sul personale Ata c’è da dire che si continua ad assumere solo su turn over, con quasi 30 mila posti vacanti, l’organico potenziato e l’avvio delle progressioni di carriera mai avviati. Ad oggi, siamo fermi alla possibilità prevista dal Decreto Rilancio di assumere, pure temporaneamente e con la modalità “usa e getta”, non più di 50 mila insegnanti e Ata. Il rischio è che a settembre ci ritroveremmo con molti meno docenti e Ata raggiuntivi e necessari rispetto a quelli che hanno chiesto e si apprestano a chiedere gli Uffici scolastici regionale.
LE GRADUATORIE
Conseguenze ancora peggiori, con un numero altissimo di “code” giudiziarie, avrà anche la pessima decisione del ministero dell’Istruzione di non ascoltare l’Anief sulla inopportunità di cambiare le carte in tavola dopo 13 anni nella stesura, attraverso l'Ordinanza n. 60/2020 e delle annesse nuove Tabelle titoli, delle modalità di inclusione e di valutazione dei titoli utili all’inserimento nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze: una decisione che ha portato al sindacato Anief a produrre una lunga serie di ricorsi, sia per gli esclusi si per le valutazioni ridotte.
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