Ci sono le condizioni per il rientro a scuola in sicurezza da lunedì? La domanda è stata posta dalla redazione di “RGS Giornale di Sicilia”, durante la trasmissione odierna Ditelo in diretta, a Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Bisogna partire fiduciosi – ha detto il sindacalista - ma sarebbe bene che i nostri insegnanti facciano un lavoro di rieducazione dei loro ragazzi. Perché se nelle nostre aule cerchiamo di mantenere il distanziamento sociale, ma poi si organizzano delle feste, dove si riuniscono in centinaia, allora tutto diventa una farsa. Allora è bene che la regola del distanziamento venga davvero e sempre rispettata. In Israele sta ripartendo il lockdown; in Inghilterra sono vietati assembramenti a casa per più di sei giorni. Dobbiamo cercare di evitare di nuovo questi estremi. Serve, allora, un buon comportamento, da tenere – ha sottolineato Pacifico - dentro e fuori le aule, da parte dei nostri studenti come dagli adulti”.
La Sicilia è una delle regioni dove la ripartenza della scuola si sta dimostrando complicata. Lo conferma il presidente nazionale Anief. “Nell’Isola – ha detto a RGS - i banchi monoposto sono arrivati solo in una piccola parte: prima di tutto perché il commissario straordinario Domenico Arcuri aveva preannunciato come scadenza per le consegne la fine di ottobre e secondo poi perché la Sicilia non figura tra le regioni con maggiori contagi, dove la consegna avviene prima. E comunque i banchi non sono lo strumento principale per contenere il contagio”.
TROPPI ALUNNI PER CLASSE
La situazione che al momento preoccupa è quella degli spazi dovuti all’eccessivo numero di alunni: “purtroppo – ha detto Pacifico – i tagli e il dimensionamento attuato negli ultimi 12 anni hanno soprattutto colpito in modo consistente la Sicilia, dove sono state accorpate più classi rispetto ad altre parti d’Italia. Questo comporterà che in alcune scuole, tranne per le classi, si inizierà con entrate differenti degli alunni, a giorni alterni, scaglionati, un giorno sì e un giorno no, in parte con la didattica a distanza. E in altre ancora, per vie delle elezioni e del referendum del 20 e 21, si partirà direttamente il 24 settembre”.
TEST SIEROLOGICI E DOCENTI FRAGILI
“I problemi permangono: sappiamo che” a livello nazionale “il 2,6%, in tutto 13 mila tra docenti e amministrativi, sono risultati positivi al test sierologici, su 500 mila che si sono sottoposti volontariamente” all’esame preventivo. “Ci sono problemi su problemi: ieri è stata pubblicata una circolare sul personale ‘fragile’, che fortunatamente sarà esteso anche al personale precario, come Anief aveva chiesto. La prima norma da eseguire però rimane quella del distanziamento sociale”.
ORGANICI RIDOTTI E SUPPLENTITE
C’è anche il limite oggettivo del personale scolastico: quanto ne manca in Sicilia? “Quello che colpisce ancora una volta è il problema degli organici di sostegno” per gli alunni disabili, risponde Pacifico. “Quest’anno poi avremo in Sicilia un insegnante precario su quattro, che non è stato ancora nominato e che verrà convocato nei prossimi giorni, visto l’accavallarsi delle operazioni delle immissioni in ruolo. Purtroppo la scuola siciliana è sempre più contrassegnata dal precariato: a niente sono serviti i meccanismi di ‘call veloce’ e altri” introdotti per evitare la supplentite. “In realtà bisognerebbe aumentare questi organici con i fondi del Recovery Fund, con un’azione sincrona tra Regione e Governo nazionale per garantire finalmente il diritto allo studio e anche il tempo pieno nell’Isola”.
Per ascoltare l’intervento del professor Marcello Pacifico durante la trasmissione Ditelo in diretta cliccare qui.
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