Sul reclutamento dei docenti precari è scontro, non solo fra i partiti di maggioranza, ma anche sulle soluzioni assunte, perché quanto previsto dal Decreto Sostegni-bis non rispecchia quanto fatto con il ‘Patto per la Scuola’ sottoscritto la settimana scorsa a Palazzo Chigi tra il ministro Patrizio Bianchi e le Confederazioni sindacali: con questo accordo, il Governo e tutte le parti coinvolte si sono impegnate a trovare delle soluzioni condivise in un tavolo sul reclutamento da attivare presso il Ministero dell’Istruzione. A soffermarsi sulla discrasia, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. "Noi aspettiamo ancora questo tavolo", afferma il sindacalista, aggiungendo: "siamo pronti a dare delle soluzioni concrete per avere tutti gli insegnanti” in cattedra il prossimo “1° settembre".
Sul precariato della scuola servono risposte certe e utili a stabilizzare tutti coloro che ne hanno diritto. Non solo una minima parte. Invece, il modello prodotto dal Consiglio dei Ministri va nella direzione opposta. "Attualmente nel decreto Sostegni-bis - ricorda Marcello Pacifico - si va ad assumere soltanto il personale di prima fascia inserito nelle Graduatorie per le Supplenze, cioè quello abilitato, specializzato, che conseguirà questo titolo entro il 31 luglio prossimo, ma che deve avere almeno svolto più di tre anni di servizio nel sistema statale d'istruzione. Ciò significa che, si andrà a coprire solo una parte dei 100mila posti vacanti e disponibili”.
Secondo il leader del sindacato Anief, quella prodotta dal Governo con il Decreto Legge Sostegni-bis è una modalità di reclutamento che “non risolve il problema”, perché “esclude tutti quelli che insegnano nel sistema nazionale d'istruzione, tutti quelli che non hanno un servizio ma un titolo di abilitazione e tutti quelli che hanno un servizio e da anni insegnano nelle nostre scuole”.
Questa procedura, peraltro ancora da modellare, per il sindacato deve essere stabile e non eccezionale: "non può riguardare solo il prossimo anno, ma deve essere una soluzione che, come ci dice l'Europa, continuerà negli anni fin quando lo stato abuserà dei precari. Noi siamo pronti a dire queste cose al tavolo con il Ministro Bianchi, ma anche nelle aule parlamentari: occorre che i precari siano ascoltati, occorre risolvere il problema del precariato", conclude il sindacalista Anief.
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