Il decreto sull’obbligo vaccinale per il personale della scuola, formalizzato in queste ore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diventa ancora più illogico dinanzi ai dati dei contagi registrati nell’ultima settimana: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’aumento dell’incidenza si è infatti riscontrato soprattutto nei giovani di età inferiore ai 12 anni, ovvero la fascia d’età sicuramente non coperta dal vaccino. “Nel periodo 8 – 21 novembre 2021, in questa popolazione sono stati segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva”, è scritto nel report settimanale dell’Iss pubblicato in queste ore. Nella classe di età 6-11 anni “si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “quella presa dal Governo, alla resa dei conti si sta rivelando una decisione del tutto inutile: gli alunni, infatti, rappresentano il 90 per cento degli individui che stazionano nelle scuole e solo una parte, tra l’altro solo nella secondaria, è vaccinata. Quindi, qual è il senso della vaccinazione coatta di docenti, Ata e di tutti gli operatori scolastici, se poi gli alunni non si sono allineati. L’imposizione diventa ancora più paradossale se si pensa che nella scuola, a differenza del campo sanitario, il servizio pubblico, la didattica, può essere comunque garantito attraverso la dad. Che è poi quella che in alcune Regioni, come la Campania e la Lombardia, si sta cominciando a riattivare proprio per l’impennata di casi e il ritorno in alto numero delle quarantene”.
Pacifico ricorda anche che “se siamo arrivati a questo, la responsabilità va ricercata non certo nelle mancate o realizzate vaccinazioni, ma nella totale inerzia del Governo nel predisporre scuole adeguate, con classi sdoppiate, aule più grandi, maggiori sedi e organici. Il personale, al quale si continua a negare anche l’indennità per il rischio biologico, è stufo di ascoltare slogan da parte delle istituzioni: per questo abbiamo deciso di scioperare il 10 dicembre e confermiamo la volontà di ricorrere in Tribunale contro gli atti attuativi dell’obbligo vaccinale, così da avere una risposta al giudice amministrativo prima del 15 dicembre, quando la vaccinazione obbligatoria dovrebbe entrare in vigore”.
Anief comunica che chiunque volesse chiedere informazioni ulteriori informazioni sull'obbligo del Green Pass può scrivere alla seguente e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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