Anief è accanto e a sostegno pieno della maestra aggredita a Catania da un genitore di un suo ex alunno, che l’ha colpita con calci e pugni davanti agli altri alunni e ai loro genitori che erano furori dall'istituto dove insegna. “Sono episodi deprecabili – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che confermano la necessità di ricordare con costanza lo status di pubblico ufficiale del personale docente e le sanzioni certe, già esistenti a livello legislativo, per chi arrechi offesa o danno di qualsiasi genere nei loro confronti”.
“I nostri insegnanti – ha continuato il sindacalista - hanno un compito delicatissimo, hanno dimostrato di assolverlo al meglio e con dedizione, anche nell’ultimo periodo contrassegnato dalla pandemia e dalla dad: non meritano assolutamente questo genere di trattamento, che non si può riservare nemmeno a chi non svolge il proprio dovere, figuriamoci a chi lo assolve in modo egregio. Lo Stato e chi lo governa deve mandare un segnale importante: chi fa violenza contro un docente deve sapere che va incontro ad una pena aggravata. È bene che si sappia”.
“Ma allo stesso tempo – continua Pacifico - è bene che ogni istituto scolastico trasmetta con maggiore incisività quel senso civico e quell’autorevolezza verso l’operato degli insegnanti che negli ultimi decenni è diventata sempre più flebile: avere reintrodotto l'educazione civica, anche si poteva ricollocare in modo più organico, è un primo passo verso la sensibilizzazione e il rispetto del prossimo e quindi degli insegnanti. È bene ora che se ne facciano altri, perché tutti, ma proprio tutti, facciano quadrato attorno all’ennesimo docente aggredito solo perché esercita le sue funzioni”.
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