Il Decreto Fiscale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: all’interno della Serie Generale n. 301 del 20 dicembre ha infatti trovato spazio il testo approvato a Montecitorio nella seduta del 13 dicembre scorso con la questione di fiducia (con 429 voti favorevoli su 475) sulla approvazione, senza emendamenti e subemendamenti, dell’articolo unico del disegno di legge 146/2021 così come il richiesto Ministro per i Rapporti con il Parlamento, a nome del Governo, sulle “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”, già approvato dal Senato.
L’IMPORTANTE APPROVAZIONE
Per quanto riguarda la Scuola ed i suoi lavoratori, nessuna delle modifiche proposte ha avuto accoglimento, fatto salvo (a pagina 14) l’esonero della dirigenza scolastica da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano richiesto tempestivamente gli interventi strutturali e di manutenzione: si tratta dell’emendamento 13.1.24 testo 2, chiesto e ottenuto dall’ingegnere Natale Saccone presente al tavolo e consulente del sindacato Udir.
IL RIFERIMENTO LEGISLATIVO
LEGGE 17 dicembre 2021, n. 215
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2021, n. 146
Testo del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 21 ottobre 2021, n. 252), coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2021, n. 215 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.».
Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 301 del 20 dicembre 2021.
GLI EMENDAMENTI MANCATI
Gli emendamenti al Decreto Fiscale, in particolare quelli Anief, già presenti nel documento congiunto Cisal-Confedir, vertevano su diversi argomenti: tutela dei lavoratori fragili fino al termine dell’emergenza e adozione dei congedi parentali fino allo stesso termine; sblocco della mobilità del personale scolastico; revisione del rapporto alunni-docenti, dal quale scaturiscono le classi pollaio e comunque tutte quelle superiori ai 15 alunni; conferma dell’organico COVID dello scorso anno; sdoppiamento delle classi; revisione del dimensionamento scolastico, pure incompatibile con le norme sulle vigenti misure sulla sicurezza a scuola e ancora meno con la pandemia. Con le sue proposte emendative, il sindacato aveva rivendicato anche la riduzione del numero minimo di alunni per determinare l’autonomia scolastica, tamponi antigenici periodici per il personale che lavora a scuola, come pure l’indennità rischio biologico, oltre che modifiche al ruolo delle organizzazioni sindacali.
PER APPROFONDIMENTI:
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