La Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge che, tra le altre cose, comporta anche l’imposizione del vaccino anti Covid per tutto il personale scolastico, già introdotta di fatta dall’inizio del 2022: con 408 voti favorevoli e 49 contrari, i deputati hanno votato la questione di fiducia, posta dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del ddl di conversione in legge, con modificazioni, del DL n. 172/21, sulle misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali.
Il testo del decreto, atteso nelle prossime ore in Gazzetta Ufficiale, è identico a quello già approvato dal Senato una settimana fa: rispetto a quello iniziale sono state introdotte aggiunte e correzioni, come il controllo dell’obbligo vaccinale per i dirigenti scolastici gestito dagli Usr con previsione di reggenza per i ds sospesi. La Camera ha detto sì, inoltre, al Green Pass rafforzato per svolgere una serie di attività, a partire da alberghi e ristoranti all’aperto, poi treni, aerei e navi, il trasporto pubblico, tornando alla capienza massima al 50% per impianti all’aperto e al 35% al chiuso. Disco verde pure per le nuove quarantene e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2, già fissati a 75 centesimi. Nel frattempo, la giustizia fa il suo corso: è di questi giorni l’ordinanza con cui il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Sicilia ha posto dubbi sulla costituzionalità vaccinale chiedendo al ministero della Salute di depositare entro fine febbraio un’articolata relazione istruttoria sui dati del contagio tra i vaccinati, ma anche sugli effetti avversi, sistema di farmacovigilanza e indagine mediche preliminari alla somministrazione in condizioni di sicurezza.
Il giovane sindacato Anief ribadisce che l’obbligo del Green Pass e del vaccino soprattutto nella scuola non solo sono vessatori e discriminanti, ma pure efficaci per arginare il virus pandemico. “Con il 98% abbondante di personale scolastico vaccinato – dice Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, chi studia e lavora nei nostri istituti scolastici sta vivendo giorni difficili, con la didattica a distanza adottata in modo massiccio. Tanto valeva introdurla per tutti per un periodo congruo, così da ridurre i rischi ed evitare che le lezioni ‘miste’ prendessero il sopravvento creando tante difficoltà ai colleghi docenti. Anche al di fuori della scuola, il virus imperversa: ieri abbiamo raggiunto l’ennesimo record, oltre 228mila positivi, e più di 400 deceduti nell’ultimo giorno. La sicurezza, è chiaro, non può passare solo per il vaccino, contro il quale abbiamo fatto ricorso al Tar del Lazio, ancora presentabile, per chiederne l’annullamento”.
“Invece di allargare e adeguare la metà delle classi italiane non a norma, sdoppiare le classi, recuperare i plessi dismessi, rivedere il rapporto alunni-insegnanti, si è preferito mettere la polvere sotto il tappeto. Senza nemmeno adottare la dad per tutti. Alla fine – conclude il sindacalista autonomo – si è operato solo per illudere le persone che sarebbe basta la vaccinazione di massa per risolvere tutto”.
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