SCUOLA – Formazione permanente del personale, troppe note dolenti

Su richiesta del mondo sindacale si è tenuto stamani un confronto sindacale ai sensi del art. 22 del CCNL 2016-2018 in materia di formazione della comunità educante: il confronto odierno si è svolto dopo il precedente incontro, che è stato vissuto con una certa irritazione per la mancanza di alcuni documenti inerenti gli accreditamenti e le qualifiche degli enti di formazione.

Gianmauro Nonnis, segretario generale Anief, ha spiegato che “come precedentemente affermato le uniche note positive sono il coinvolgimento del personale ATA nella direttiva nazionale e il fatto che il piano continui a prevedere una formula incentivata e volontaria della formazione. Le note maggiormente dolenti riguardano l’esclusione del personale precario, che continua a non essere considerato come ‘personale in servizio’ e la tempistica con la quale si sta procedendo, che prevede una approvazione prima della firma definitiva del nuovo CCNL scuola, che rimette in primo piano la contrattazione in materia di formazione”.

“Gli enti di formazione – ha continuato Nonnis - hanno sentore dello stato dell’arte dalle richieste di pacchetti formativi ricevute: si nutrono forti dubbi che la formula triennale adottata possa incontrare le reali esigenze del mondo della scuola, inoltre con l’instabilità professionale derivante dal piano di dimensionamento che porterà il personale a cambiare sede di lavoro sarà sempre più difficile ottenere interi trienni di continuità didattica e di servizio nella stessa sede di lavoro”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il sindacato non è contrario alla formazione permanente che è connaturato al nostro lavoro dopo aver ottenuto l'estensione del finanziamento anche al personale Ata e la retribuzione nella contrattazione nel rispetto delle norme europee. Ma riteniamo che se si voglia parlare di carriera si debbano introdurre per legge delle figure professionali legate anche e soprattutto al middle management. Per questo rispetto a quanto contrattato con il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, nella passata legislatura sul PNRR, riteniamo meglio coinvolgere con una sequenza contrattuale alla presenza di tutto il mondo del sindacato”.

Il giovane sindacato Anief ha infine messo in evidenza che occorre senza dubbi andare a rivedere anche la tabella dei titoli per la mobilità verticale e orizzontale relativa alla formazione del personale, oltre alla carriera così pensata.

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