Dopo la soddisfacente sentenza della Corte di Cassazione che ha dato piena ragione al nostro sindacato, continuano le vittorie in tribunale per l'Anief a tutela dei diritti del personale immesso in ruolo dall'a.s. 2011/2012, ma con almeno un anno di servizio precedente. Marcello Pacifico (Anief): “Il CCNL economico 2011 discrimina palesemente i lavoratori che hanno prestato servizio precedente al 2011 con contratti a termine e la clausola di salvaguardia prevista solo per il personale in servizio con contratti a tempo indeterminato deve essere estesa a tutto il personale, anche a quanti lavoravano alle dipendenze del Ministero dell'Istruzione con contratti a tempo determinato, per l'imprescindibile principio di non discriminazione dettato dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE”. Ancora possibile aderire al ricorso Anief per ottenere il corretto inquadramento stipendiale anche con l'applicazione del gradone 3-8 anni e il computo integrale e immediato del servizio svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera
Dopo i trasferimenti del personale di ruolo, nelle nostre scuole vi sono complessivamente 27mila posti liberi di personale Ata, di cui oltre la metà come collaboratore scolastico: come per i docenti, per i quali mancano all’appello 113mila assunzioni su cattedre libere, il giovane sindacato chiede ora l’assunzione su tutti i posti disponibili andando a stabilizzare quindi i precari con titolo di accesso ed almeno due anni di servizio svolto. Non coprire quei posti, con contingente autorizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, andrebbe a costituire una grave mancanza di presa di responsabilità da parte di chi guida il Paese e ha in mano le sorti del nostro ordinamento scolastico.
“Approfittiamo della pubblicazione, proprio in queste ore, delle rinnovate graduatorie di 24 mesi per collocare in ruolo i candidati presenti nelle stesse su tutti i posti vacanti e disponibili – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, perché stiamo parlando di una categoria falcidiata dai tagli, con oltre 50mila posti tagliati negli ultimi anni a seguito del dimensionamento scolastico. Proprio negli anni in cui, con l’autonomia scolastica, e il decentramento delle funzioni degli uffici scolastici, delegate direttamente alle scuole, con segreterie che gestiscono anche dieci plessi, siamo riusciti nell’impresa di depotenziare il personale Ata. Quest’anno le cose sono andate un po’ meglio grazie ai 50mila Ata Covid, assunti per decisione del Governo anche se solo per un anno. Inoltre, va sanata la situazione dei tanti collaboratori scolastici che si sono visti scavalcare dagli ex lavoratori socialmente utili: Lsu che, pur avendo anche loro pieno diritto a un’occupazione lavorativa, in migliaia di casi hanno sottoscritto il contratto a tempo indeterminato al posto loro. Per non parlare dei facenti funzione Dsga per i quali si continua a traccheggiare senza arrivare a soluzione. La verità – conclude Pacifico - è che solo assumendo loro, come tutti gli Ata, sui posti rimasti liberi, anche a seguito dei pensionamenti, confermando e tramutando i posti Covid in organico di diritto, come chiesto da Anief conemendamenti al decreto legge Sostegni-bis, potremmo iniziare l’anno scolastico 2020/21 con un’organizzazione che garantirà adeguato supporto a didattica e sicurezza”.
Arriva dal Tribunale del Lavoro di Crotone una nuova conferma sulla validità delle tesi da sempre sostenute dall'Anief sull'illegittimità del CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce ai lavoratori che intendono trasferirsi la precedenza per assistenza al genitore disabile nei movimenti interprovinciali. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief presso il Giudice del Lavoro se si sono dichiarati i titoli culturali, di precedenza e i servizi utili ai fini del ricorso nella domanda di mobilità
Prende ufficialmente il via l’iter delle immissioni in ruolo dei docenti nella scuola pubblica italiana da effettuare prima dell’inizio dell’anno scolastico 2021/2022: con alcune settimane di anticipo rispetto agli anni passati, nella giornata di lunedì 28 giugno, infatti, il Ministero dell’Istruzione metterà a punto il sistema informatico con cui si procederà alle prossime immissioni in ruolo previste con la modalità a distanza: si tratta dello stesso sistema attuato nel 2020. Le procedure di assunzioni prevedono quanto previsto dal decreto Sostegni-bis approvato dal Cdm, che non va oltre l’assunzione a tempo indeterminato dalla prima fascia Gps pure con vincolo di servizio di almeno tre anni. Da dopodomani, martedì 29, la V commissione della Camera ha comunque la possibilità di cambiare le cose approvando gli emendamenti proposti da Anief, i cui contenuti sono pure in linea col Patto per la Scuola sottoscritto a Palazzo Chigi solo un mese fa: l’esame delle richieste di modifica del DL 73/2021 entrerà nel vivo, con la definizione di quelle che potranno approdare in Aula per la votazione finale prevista attorno all’8 luglio.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è bene che il Mef proceda alla definizione di un contingente che copra tutte le 113mila cattedre vacanti e disponibili, non fermandosi quindi alle 70mila annunciate nei giorni scorsi. Allo stesso tempo, per non vanificare la procedura, come avvenuto nell’ultimi biennio, quando si è portata a compimento solo una immissione in ruolo ogni quattro autorizzate, è indispensabile aprire alla seconda fascia Gps e cancellare l’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima. Altrimenti, con le Gae e graduatorie di merito ormai svuotate, molte immissioni in ruolo si perderanno ancora. Non cambieranno di molto le cose le assunzioni dei vincitori della procedura secondaria, peraltro saranno 10mila in meno rispetto alle 32mila messe a bando. Come vanno cambiate le norme sui nuiovi concorsi. Sono temi che abbiamo spiegato per bene il 9 giugno ai componenti della commissione Bilancio, assieme a quasi tutti i sindacati rappresentativi, nel giorno dei presidi svolti in diverse piazze d’Italia e davanti Montecitorio. Adesso, i politici hanno la possibilità di rispondere coi fatti a quelle istanze legittime. Molti, anche della maggioranza di Governo, hanno detto di essere d’accordo con noi: ora siamo alla resa dei conti, è bene che non si tirino indietro. Altrimenti, saranno corresponsabili dell’ennesimo boom di supplenze annuali che già quest’anno ha toccato il record con 220mila contratti annuali di cui la metà su sostegno”.
Non si fermano le vittorie in tribunale ottenute dall'Anief in favore del personale precario della scuola destinatario di contratti a termine per supplenze “brevi e saltuarie”. Nelle ultime settimane i Tribunali del Lavoro di Bari, Reggio Emilia, Trapani e Verona, infatti, hanno accolto in toto i ricorsi patrocinati dai legali del giovane sindacato e condannato il Ministero dell'Istruzione a riconoscere la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) anche al personale destinatari di supplenze brevi o temporanee. L'Anief ricorda a tutti i propri iscritti che è ancora possibile aderire gratuitamente allo specifico ricorso promosso dal nostro sindacatoper vedersi riconosciuto l’assegno mensile dal valore che varia da 164,00 euro fino a 257,50 euro per i docenti e da 58,50 fino a 64,50 euro per gli ATA.