Anief presenta ricorso al Giudice del Lavoro contro il vincolo quinquennale di permanenza nella sede di immissione in ruolo dei docenti neoassunti nell’anno scolastico 2021/21
Anief presenta ricorso al Giudice del Lavoro contro il vincolo quinquennale di permanenza nella sede di immissione in ruolo dei docenti neoassunti nell’anno scolastico 2021/21
Dopo diversi mesi di preparativi, il Recovery plan da 221 miliardi arriva in approvazione al Consiglio dei ministri: con il perdurante dubbio sulle risorse da impiegare per la proroga del superbonus edilizio e a chi affidare la governance, oggi il mega-progetto da 221 miliardi approderà in CdM per un primo esame. Il premier, i capidelegazione della maggioranza e i ministri competenti hanno già dato il loro assenso. Già nel week end si lavorerà sui dettagli. Subito dopo, lunedì e martedì prossimo, il premier Mario Draghi presenterà il testo alle Camere, dove in tempo record, tra mercoledì 28 e giovedì 29, si arriverà al via libera definitivo così da rispettare l’impegno di inviare il tutto alla Commissione europea entro la fine di aprile. Sulla suddivisione dei fondi vi sarebbero delle novità, con Istruzione e ricerca che salirebbero a 31,9 miliardi complessivi. Il sindacato Anief reputa che l’approdo in Italia di cifre così rilevanti costituisca un’occasione storica ed importantissima per il rilancio della Conoscenza in Italia.
“Bene ha fatto il Governo a implementare le risorse per Scuola e Ricerca – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – così come è positiva la maggiore attenzione che sembrerebbe essere arrivata per questi settori, tanto da incrementare i finanziamenti. È bene però che si stabiliscano da subito gli obiettivi da raggiungere, scongiurando il rischio di disperdere i fondi UE: il fine ultimo deve essere quello di elevare la cultura dei nostri giovani e della popolazione, annullando quell’odioso gap formativo che oggi la caratterizza, che ha le basi nel digital divide e che trova purtroppo la massima espressione nell’abbandono scolastico precoce. Per questo occorre ricostruire 15 mila plessi scolastici spazzati via in Italia nell’ultimo decennio da assurde politiche di spending review fatte sulla pelle della popolazione. Così come occorre potenziare la fascia 0-6 anni, riattivare quelle 4 mila scuole autonome, con i loro dirigenti e Dsga, cancellate per andare a creare mega istituti da migliaia di iscritti. Ma è tutto il dimensionamento, che ha portato via pure 200 mila docenti, le compresenze, gli specialisti nel primo ciclo, 50 mila posti di Ata, a dovere essere riattivati. Fatto questo, si dovrà anche agire, oltre che su edilizia e digitalizzazione scolastica, sull’adeguamento degli organici, compresi i 75 mila docenti-Ata Covid, da comporre in base alle esigenze dei territori e non più solo considerando le iscrizioni. C’è poi da affrontare l’emergenza delle classi pollaio: da settembre non si potranno più avere classi da 30 e più alunni, ma massimo 15-18. Contemporaneamente, si dovrà anche agire su precari, stipendi e carriera del personale, che continua a non avere opportunità di crescita e a percepire tra gli stipendi più bassi d’Europa. Infine, occorre rivedere la partita del reclutamento e della mobilità dei lavoratori della scuola, anche queste da adeguare”.
L’Anief, presente all’incontro al Ministero sugli organici del personale docente con la delegazione composta da Giuseppe Faraci e Stefano Cavallini componenti della segreteria generale, contesta la possibilità, presente nella nota, di poter avere classi fino a 31 alunni in presenza di alunni che non abbiano recuperato il debito formativo senza aver la possibilità di sdoppiare le classi.
“A settembre saremo ancora e purtroppo in periodo di emergenza Covid – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e dopo proclami per abbattere le classi pollaio, ci si permette di formare classi di 31 alunni con buona pace della sicurezza”.
Sono già al vaglio del Parlamento le novità contenute nel decreto contenimento Covid-19, un provvedimento nazionale che contiene tanti provvedimenti che riguardano l'emergenza epidemiologica: in prima commissione Affari costituzionali si discute anche dei nuovi concorsi nella PA presentati nei giorni scorsi dalla Funzione Pubblica e disciplinati i dall'articolo 10. "Il ministro Renato Brunetta – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief all’agenzia Teleborsa - ha voluto la semplificazione dei concorsi, proprio per assumere nuovo personale in questo momento di pandemia e sbloccare le assunzioni nella Pubblica Amministrazione". Anief ha chiesto, tra le altre cose, di semplificare le procedure concorsuali, riaprendole e agendo in particolare sulle verifiche scritte. Fondamentale è inoltre la stabilizzazione degli idonei alla professione e l’assunzione dei precari della scuola da GPS in caso di GAE esaurite.
Procede a Palazzo Madama l’esame degli emendamenti al testo del Decreto Legge Sostegni (AS 2144) già approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ora all’esame dei parlamentari: tra le proposte di modifica figurano quelle presentate da Anief in V e VI Commissione del Senato, ma anche altre dai contenuti similari. Come la preziosissima assunzione dei “docenti specializzati sul sostegno didattico, sui posti vacanti e disponibili di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado”, promossa da Leu. Ma anche la valutazione del servizio presentato nelle scuole “comunali, paritarie e del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, nonché degli enti universitari e dell'Afam”, da considerare alla pari degli altri istituti. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la scuola ha estremo bisogno di provvedimenti utili ad una ripartenza efficace dopo la pandemia. A fronte di una situazione straordinaria, dovuta al Covid19, gli studenti e il personale necessitano di nome altrettanto straordinarie. Esortiamo le commissioni parlamentare a dare seguito alle disposizione che fanno il bene delle nuove generazioni e chi vi opera professionalmente ogni giorno”.