Al fine di tutelare i docenti, Anief avvia una serie di ricorsi volti a far ottenere il giusto punteggio d’inserimento nelle Gps. C’è ancora tempo per aderire. Per saperne di più, clicca qui
Al fine di tutelare i docenti, Anief avvia una serie di ricorsi volti a far ottenere il giusto punteggio d’inserimento nelle Gps. C’è ancora tempo per aderire. Per saperne di più, clicca qui
Non ci sono buone nuove per centinaia di assistenti amministrativi della scuola pubblica che da diversi anni si prestano a svolgere il ruolo di Dsga in cambio di compensi ridicoli a fronte di responsabilità ed impegni enormi. La novità delle ultime ore è rappresentata da un accordo che non prevede alcuna stabilizzazione o concorso riservato agli stessi ‘facenti funzione’, ma solo una replica di quello che ormai si realizza da quattro lustri: sopperire alla mancanza di Direttori dei servizi generali e amministrativi titolari con personale della scuola. Ministero dell’Istruzione e alcune organizzazioni sindacali hanno quindi rinnovato solo l'Intesa in merito agli incarichi di sostituzione sui posti vacanti: l’accordo consente di ovviare, per l’ennesimo anno, alla carenza di Dsga e assicurare il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Copertura dei posti da parte degli amministrativi e reggenze risultano ancora una volta largamente utilizzati: posti ancora vacanti di Dsga sono infatti ben 2.301.
“Purtroppo non siamo stati cattivi profeti - commenta il sindacalista Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quando abbiamo dichiarato alcune settimane fa che l’anno scolastico sarebbe iniziato con un facente funzione o reggente ogni quattro scuole autonome. Per superare il problema confidiamo nel fatto che il Parlamento possa intervenire nel decreto di agostano n. 104, accogliendo un nostro preciso emendamento che abbiamo fatto presentare, così da sanare questa posizione. Allo stesso tempo è fondamentale che si arrivi alla pubblicazione di una procedura straordinaria urgente specifica per i facenti funzione. Il concorso pubblico per Dsga, tra l’altro, dopo lo svolgimento delle ultime prove orali, non ha prodotto l’attesa formazione delle graduatorie di merito finali in diverse regioni, tra cui Campania, Emilia Romagna, Lazio e Toscana. Di conseguenza, la maggior parte delle assunzioni in ruolo sono destinate ad essere rimandate di almeno 12 mesi: un arco di tempo sufficiente per organizzare una prova concorsuale straordinaria rivolta a chi ha acquisito le competenze sul campo”.
Nell’impresa impossibile di “concludere entro il 24 settembre” la stipula di 230 mila contratti fino al termine delle lezioni o con scadenza 30 giugno o 31 agosto 2021, e di ridurre i disagi alle scuole con meno personale di ruolo, in alcuni casi costrette in questi giorni a chiudere per mancanza di docenti come accaduto a Bologna, gli Uffici scolastici stanno realizzando decine di migliaia di supplenze annuali utilizzando graduatorie provinciali non corrette, se non addirittura falsate: lo denuncia oggi Orizzonte Scuola, sostenendo che “lo sforzo di avere tutti i supplenti in cattedra entro il 24 settembre ha indotto numerosi Uffici Scolastici a non avviare il processo di revisione dei punteggi pubblicati nella prima pubblicazione delle GPS, lasciando alle segreterie scolastiche l’onere di una valutazione più accurata. Inevitabilmente l’attribuzione delle supplenze potrà risultare falsata”.
“L’alto numero di cattedre si poteva mettere nel conto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – considerando anche il semi-fallimento delle call veloci e delle nomine in ruolo, ma a complicare tutto c’è stata l’ostinazione dell’amministrazione scolastica di introdurre le graduatorie provinciali per le supplenze sulla base di criteri di accesso non omogenei e tabelle di valutazione a dir poco discutibili andando a determinare uno scenario che l’Anief ha denunciato da prima che lo stesso regolamento delle Gps fosse pubblicato. Se non si apporranno celeri modifiche alle graduatorie, valutando a fondo la consistenza dei nostri reclami e ricorsi, ci ritroveremo con una situazione cattedre ancora peggiore dell’anno scolastico passato, quando le nomine si accavallarono fino in pieno inverno, con ampio ricorso della Messa a disposizione e addirittura annunci social da parte dei dirigenti scolastici. A questo punto è necessario riaprire le GaE al personale con titolo valido per insegnare e che hanno svolto 36 mesi di servizio, come abbiamo chiesto nel reclamo collettivo al Consiglio d'Europa”.
Nonostante l'intervento del legislatore mirato ad assorbire una parte del precariato a distanza di 16 anni dall'ultima procedura concorsuale, è iniziato un nuovo anno scolastico con più di diecimila supplenti Irc su posti vacanti in organico.
Purtroppo infatti a causa di una persistente interpretazione “restrittiva” della normativa riguardante la distinzione tra organico di fatto ed organico di diritto, nonostante i posti vacanti e disponibili registrati, il Mef ha autorizzato soltanto 472 posti di assunzioni in ruolo a fronte di più di duemila idonei reinseriti nelle graduatorie di merito dell'ultimo concorso del 2004. Ragion per cui Anief ha attivato uno specifico ricorso la cui adesione è ancora possibile effettuare per ottenere il ruolo attraverso l'ampliamento degli organici preventivati.
Colpo di scena nell'annosa vicenda sull'espulsione delle maestre dalle GaE dopo l’assunzione in ruolo. Dopo l’Adunanza Plenaria, la Cassazione e il Parlamento, i giudici ordinano un’istruttoria al Ministero dell’Istruzione che consente, nelle more, la conferma degli incarichi ricevuti. Marcello Pacifico (Anief): Si apra subito un tavolo di confronto per sanare il contenzioso ed evitare di disperdere professionalità anche prima della pronuncia del Consiglio UE sul reclamo collettivo presentato dal sindacato.
Anief ancora una volta riesce a intervenire per tutelare la professionalità di migliaia di insegnanti con diploma magistrale che da anni insegnano nelle nostre scuole e hanno anche superato l’anno di prova: il Consiglio di Stato sospende le sentenze TAR che le avrebbero cancellate dalla scuola italiana.
La straordinaria azione legale è coordinata dai legali Anief Walter Miceli, Nicola Zampieri e Fabio Ganci: in Consiglio di Stato, emanate tre ordinanze cautelari che chiedono dettagliati chiarimenti al Ministero dell'Istruzione e sospendono l’esecuzione dei provvedimenti negativi del TAR Lazio. Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “Il Ministero ha il dovere di chiarire e di confrontarsi in uno specifico tavolo tecnico su come garantire la continuità didattica ed evitare il licenziamento a fronte anche di migliaia di immissioni in ruolo andate vacanti, nel rispetto delle decisioni assunte dagli organi collegiali di ciascuna istituzione scolastica, nel frattempo e in attesa dell'udienza di merito del prossimo 25 febbraio 2021”.