Il 15 febbraio è scaduto il termine di prorogatio delle precedenti nomine. Con i funzionari in procinto di essere incaricati, tra cui 50 vincitori di concorsi e i rimanenti dipendenti Miur ex esecutivi, sono stati formati con un corso-base di appena 42 ore di didattica. Inoltre, sulla materia il Ministero sta esercitando una politica di anti-trasparenza. In ballo ci sono i bilanci delle scuole, con centinaia di migliaia di euro di bilancio da accertare.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): sollecitiamo l’amministrazione ad intervenire in tempi strettissimi, perché le scuole necessitano di revisori dei conti all’altezza, con adeguata professionalità, né si può pensare di delegare quasi in toto il compito agli esperti individuati dal Mef. In caso contrario, ci ritroveremmo nella stessa situazione denunciata un paio d’anni fa: situazioni di incertezza sui fondi utili al funzionamento della scuola e momentanea assenza di uno dei due titolari, della culpa in vigilando e della segnalazione all’USR di una nomina di un eventuale commissario ad acta in caso di inopportuno utilizzo delle somme.