Sono figure professionali particolarmente importanti per le nostre scuole: dimenticate dalla Legge 107/15, la loro gestione è affidata ad un’amministrazione che ancora una volta non si dimostra all’altezza. Ad un mese dal nuovo anno, infatti, all’appello mancano oltre 5mila assunzioni di amministrativi, tecnici e ausiliari, i quali avrebbero garantito almeno il turn over. Senza dimenticare che in tutto sarebbero 30mila i posti Ata vacanti, se solo il Tesoro non continuasse a tenere alti i paletti del risparmio. Gridano vendetta, poi, gli oltre 5mila vicari che dovranno tornare in classe, lasciando i presidi in una condizione di pericolosa solitudine almeno per i primi cento giorni di scuola. Come lascia perplessi il silenzio sul concorso per Direttore dei servizi generali ed amministrativi, che affiancano i dirigenti nella conduzione economica e organizzativa della scuola, che costringerà ad assegnare 1.000 di questi delicati profili professionali ad altrettanti assistenti amministrativi, i quali in cambio di una maggiorazione dello stipendio quasi insignificante si faranno carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l’altro, mai avuto la necessaria formazione.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal): è davvero avvilente che dopo un anno di promesse, discorsi e tante parole spese dal Governo a favore della Buona Scuola, si debba tornare a parlare di cattedre e posti vacanti da affidare a supplenti che in un altro paese europeo sarebbero da tempi già stati immessi in ruolo.