Dopo i tanti provvedimenti d'urgenza ottenuti presso i tribunali del lavoro di tutta Italia, come sempre è l'Anief a segnare la strada corretta in tribunale in materia di tutela dei diritti dei lavoratori della scuola ottenendo la prima sentenza emanata dal Tribunale del Lavoro di Roma che dà piena ragione al nostro sindacato e riconosce l'assoluta illegittimità del CCNI di comparto nella parte in cui viola la normativa primaria ed esclude la possibilità di corretto riconoscimento del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini dell'attribuzione del punteggio nelle operazioni di mobilità. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Michele Speranza travolgono nuovamente il MIUR in tribunale e ottengono l'annullamento del CCNI sulla mobilità nella parte d'interesse e la condanna del Ministero dell'Istruzione al pieno rispetto della Legge sulla parità delle istituzioni non statali con l'attribuzione del giusto punteggio in favore di una nostra iscritta e al pagamento integrale delle spese di giudizio.
La Legge di Stabilità prevede 1,48 miliardi di euro per il 2017 e 1,39 a decorrere dal 2018, mentre di miliardi ne servirebbero ben 11 e, per un incremento equo, servirebbero 170 euro. Questi ultimi da corrispondere dal 1° settembre 2015: esattamente il doppio di quanto propongono ora amministrazione pubblica e sindacati. Se si volessero adeguare, poi, le buste paga dei lavoratori pubblici a quelle dei privati, la somma dovrebbe raddoppiare: si tradurrebbe, quindi, in 340 euro di aumento per una copertura di 44 miliardi complessivi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si sta chiudendo su un accordo che prevede l’assegnazione di un salario che non copre nemmeno l’inflazione, come certificato nelle scorse settimane dalla Corte dei Conti. E si aggira pure la sentenza della Consulta (sulle pensioni quali retribuzioni differite), di un anno e mezzo fa, che ne impone, per analogia, la perequazione automatica al di là della firma del contratto: come indicato anche dalla Consulta, un anno fa, che ha reputato illegittimo il blocco dei contratti e degli stipendi pubblici.
Vittoria piena dell'Anief in tribunale sull'annosa controversia che vede il MIUR negare il diritto ai docenti che avevano interrotto il percorso abilitativo delle Scuole di Specializzazione all'Insegnamento Secondario cui avevano avuto accesso prima del 2009 di essere inseriti nelle Graduatorie a Esaurimento una volta conseguita l'abilitazione. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Patrizia Gorgo ottengono presso il Tribunale di Verbania una sentenza esemplare nella sua peculiarità che ribadisce come l'esclusione dei 'congelati SSIS' dalla possibilità di successivo inserimento nelle GaE risulta essere senza ombra di dubbio “previsione arbitraria, che non si giustifica nemmeno con la trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento”.
Gli emendamenti presentati dal sindacato e dall’opposizione, riportanti la “voce” di chi vive negli istituti scolastici tutti i giorni e ne conosce i problemi, non trovano il consenso della Commissione Bilancio della Camera: bocciate le modifiche su un nuovo piano di assunzioni straordinario e sul rifinanziamento del fondo nazionale per i ricorsi legati ai contratti dei docenti. Sembra che il premier Renzi abbia imposto un diktat: congelare per due settimane qualsiasi decisione su leggi delega alla L. 107/15 e sugli emendamenti alla Legge di Stabilità. Se ne riparla dal 5 dicembre.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Governo preferisce porsi a muso duro contro centinaia di migliaia di docenti e Ata: non comprende che, così facendo, volta le spalle ad oltre 600mila dipendenti della scuola che scioperano, come è accaduto un anno e mezzo fa, ignorando anche lo sciopero indetto dal sindacato il 14 novembre. L’esecutivo rifiuta, poi, l’esito delle tante sentenze che giungono da tribunali in merito all’assunzione dei precari che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio, continuando a rimanere sordo alle indicazioni dell’Europa sulla piena parità di trattamento tra precari e docenti di ruolo, anche per il conferimento degli scatti di anzianità professionale con il pieno riconoscimento del periodo pre-ruolo, ribadito di recente dalla Cassazione. Allo stesso modo, si continua ad ignorare l’esclusione illegittima dei docenti abilitati dalle GaE, a partire dai diplomati magistrale; per non parlare dell’esclusione illegittima dal Concorso a cattedra. È inevitabile che l’imminente referendum rischi di diventare il luogo e lo strumento più immediato per sfogare il proprio malcontento contro lo stesso Governo che sta proponendo un provvedimento di riforma della Costituzione ma che, comunque, lascia la scuola nell’immobilismo, costringendo il personale a rivolgersi ancora una volta al giudice.
Ormai inarrestabili i successi Anief presso i Tribunali del Lavoro di tutta Italia in favore dei docenti che hanno richiesto la valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini della mobilità 2016: ancora una condanna a carico del MIUR e operazioni di mobilità nuovamente da rivedere. Questa volta è il Giudice del Lavoro di Napoli Nord che, mutando il precedente orientamento grazie all'attento lavoro degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Michele Speranza e Elena Boccanfuso, accoglie in toto le loro richieste volte a rilevare come la prospettazione contenuta nel CCNI, che non riconosce utile ai fini del punteggio per la mobilità il servizio svolto nelle scuole non statali, risulta illegittima per evidente discriminazione e violazione dei “principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.)”. Confermato, anche, il principio che il servizio nelle scuole paritarie deve essere considerato anche ai fini della ricostruzione di carriera, per cui il nostro sindacato ha già promosso specifico ricorso.
A distanza di un anno e mezzo dalle quasi 90mila immissioni in ruolo attuate con la Legge 107/15, il Tribunale del Lavoro di Siena ha accolto l’impugnazione “pilota” promossa dall'Anief in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito prima del 2001/02 a cui era stata negata addirittura la possibilità di candidarsi al concorso con modalità on line: la docente che ha presentato ricorso, inserita per effetto di sentenza nelle Graduatorie a Esaurimento 2014/2017 a far data dalla prima pubblicazione delle stesse, aveva invece pieno diritto di partecipare alle operazioni di stabilizzazione, con conseguente dichiarazione del suo diritto all'immissione in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2015. Il Miur incassa una pesante sconfitta.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Ministero dell’Istruzione non può ignorare una fetta consistente dei docenti precari, oltre 60 mila, che si ostina a considerare dei ‘fantasmi’ da rinnegare, alla pari di quelli abilitati dopo il 2011. È bene che l’amministrazione cambi registro, chiedendo al Parlamento di normare quanto stabilito in modo ormai inequivocabile nelle aule di tribunale. La possibilità per farlo c’è: basta accogliere i 70 emendamenti alla Legge di Stabilità, da noi presentati alla Commissione Bilancio della Camera, tra cui figura l’inclusione di tutti gli abilitati nelle GaE.
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