Chi chiederà di cambiare provincia andrà a finire nel meccanismo degli ambiti, con la futura chiamata del DS, a partire dalla seconda scelta, una volta che non sia stata soddisfatta la prima preferenza.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: questa soluzione vanifica i diritti e le speranze di tanti lavoratori. Gli stessi che hanno perso giornate di lavoro e parte dello stipendio per scioperare più volte contro il comma 73 dell’articolo 1 della Buona Scuola, che introduce gli ambiti territoriali a partire dal prossimo anno scolastico. Ora, nei prossimi giorni, si ipotizza che l’accordo raggiunto si trasformi in un’intesa contrattuale. Che, a nostro avviso, non si deve assolutamente firmare. Gli altri sindacati facciano piuttosto quadrato attorno al nostro emendamento presentato nel decreto Mille proroghe 2016.
Il Tribunale del Lavoro di Pordenone accoglie le tesi patrocinate dal sindacato ANIEF e condanna il Ministero dell’Istruzione a risarcire un docente precario per un totale che supera i 20.000 Euro. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Denis Rosa vanno nuovamente a segno in Tribunale ottenendo una sentenza impeccabile che riconosce al ricorrente il diritto al risarcimento del danno per sfruttamento del lavoro precario, al pagamento degli stipendi di luglio e agosto per ogni anno scolastico e delle progressioni stipendiali mai riconosciute.
Come da Protocollo d’Intesa sottoscritto il 9 dicembre 2015 tra la Regione Siciliana e le OO.SS di categoria (CGIL Sicilia, Cisl Scuola Sicilia, UIL Scuola Sicilia e Snals Confsal Sicilia, GILDA UNAMS), si tornerà a votare in Sicilia il 23 e 24 febbraio 2016. Tale evento, costituirà un momento importante per il giovane sindacato Anief che ha già avviato la campagna elettorale per l’elezione delleRappresentanze Sindacali Unitarie nelle dieci nuove istituzioni autonome per l’istruzione degli adulti (CPIA).
E’ in corso la campagna di reclutamento dei candidati Anief alle imminenti elezioni RSU nei dieci CPIA dell’isola, nonché attuali Centri Provinciali per l’Istruzione degli adulti: saranno coinvolti rispettivamente il CPIA di Agrigento, CPIA Caltanissetta, CPIA Catania 1 e Catania 2 (Giarre), CPIA Messina, CPIA Palermo 1 e Palermo 2 (Termini Imerese), CPIA Ragusa, CPIA Siracusa, CPIA Trapani.
Tali centri svolgono, attualmente, a partire dalla loro attivazione in data 1 settembre 2015, le funzioni finora realizzate dai Centri Territoriali Permanenti (CTP) e dalle Istituzioni scolastiche, sede di Corsi serali.
Con la Buona Scuola, il ‘Fondo unico nazionale’ viene incrementato di 35 milioni "lordo stato": in media, sono poco più di 3.000 euro annui, 240 mensili a preside. Sommati a quanto indebitamente sottratto negli anni precedenti, ne risultano 10mila euro l’anno, intorno ai 750 euro al mese. La Legge 107/15 stabilisce, inoltre, un’una tantum, pari a 46 milioni di euro per l’anno 2016 e 17 milioni per l’anno 2017. Complessivamente, si tratta di 63 milioni lordo stato, circa 39 milioni lordo dipendente, in media 5.700 euro pro-capite. Tuttavia, da Viale Trastevere tutto tace.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sembra che l’amministrazione sia in attesa del rinnovo contrattuale che, tuttavia, non ha nulla a che vedere con la restituzione del maltolto e con i nuovi stanziamenti già approvati. Noi, come sindacato, diciamo basta a queste manfrine: è giunta l’ora di rivolgersi al giudice del lavoro.
Con la Legge 107/2015 il governo Renzi ha continuato sul solco dei precedenti ignorando la presenza nei nostri istituti di tantissimi docenti abilitati che, per vari motivi, sono stati collocati solo nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto. Invece, come indicato dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo, si sarebbero dovuti inserire nelle GaE, come del resto già accaduto nel 2008 e nel 2012. Sono tantissimi i docenti precari, ma non solo, che attendono ora l’esame di ammissibilità, la successiva votazione e poi il passaggio in Senato. Ora, il legislatore, approvando gli emendamenti Anief, potrebbe chiudere la questione. Ma non sarà facile perché il partito di maggioranza ha già chiesto ufficialmente di far slittare l’aggiornamento delle GaE.
Poi ci sono le altre proposte emendative: dalla validità delle graduatorie dell’infanzia dell’ultimo concorso sui posti in deroga da inserire nell’organico di diritto di sostegno, contro il blocco quinquennale e sulla valutazione del servizio pre-ruolo per i docenti specializzati, come sulla necessità di chiudere in fretta la vergogna dei Quota 96. E, ancora, sono state presentate delle modifiche per far slittare di un anno l’insediamento del comitato di valutazione, previsto dalla Legge 107/15, come la mobilità su ambiti territoriali.
Marcello Pacifico, presidente Anief: è un’occasione da non perdere quella che ora si presenta al Parlamento. Quella di poter modificare alcune norme sulla scuola, approvate davvero in fretta, senza calcolarne le conseguenze sul personale e sugli alunni, nonché le contraddizioni rispetto alla giurisprudenza e a non pochi principi costituzionali. Si tratta di cambiamenti e proroghe di termine che, comunque, rendono giustizia.
Con la sentenza n. 858/2016 l’ANIEF ottiene lo scioglimento della riserva per più di 150 ricorrenti che si sono affidati ai nostri legali per l’ottenimento del diritto all’accesso al corso TFA da cui erano stati iniquamente esclusi a causa del mancato raggiungimento del punteggio di 21/30 alla prova preselettiva. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli ottengono vittoria piena al TAR del Lazio con una sentenza che scioglie la riserva con la quale i ricorrenti avevano avuto accesso alle successive prove per il Tirocinio Formativo Attivo e consolida la loro posizione confermando a tutti gli effetti il conseguimento del titolo abitante. Si attendono, nelle prossime settimane, le ulteriori sentenze che scioglieranno la riserva in favore di migliaia di nostri iscritti.
A partire dal 1° settembre 2016 avremo la chiamata diretta e la perdita di titolarità per i trasferimenti interprovinciali in ambiti territoriali, peraltro, ancora non definiti, di certo sub-provinciali. Anief non ci sta e si avvia a impugnare il CCNI, lanciando una nuova stagione di ricorsi al giudice del lavoro per sollevare questione di legittimità costituzionale delle norme denunciate.
Eppure l’Anief aveva indicato la via da perseguire: separare gli ordinari trasferimenti su posti comuni e di sostegno da quelli volontari su organico potenziato. Invece sindacalisti e dirigenti ministeriali hanno ritenuto opportuno applicare alla lettera quanto previsto dal legislatore, connotato da forti dubbi di costituzionalità.
Duro Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: così si sacrifica a caro prezzo la didattica, la professionalità e la libertà d’insegnamento: ci si potrà trasferire in deroga al blocco di trasferimento triennale, ma a condizione di perdere quella titolarità tutelata dalla legge per tutti gli assunti prima del settembre 2015, e di sottoporsi al prossimo casting estivo, a seguito del quale, dopo un esame del curriculum vitae del docente e lo svolgimento di un colloquio col capo d’istituto, si sarà selezionati dai dirigenti scolastici.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.