Anief ha predisposto un documento di risposta, punto per punto, al Piano per la ripresa delle attività didattiche a settembre presentato oggi ai sindacati dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. L’organizzazione autonoma pone il problema della riconfigurazione del gruppo classe, dell’articolazione modulare di gruppi di alunni, della frequenza scolastica in turni differenziati è inattuabile, del diverso frazionamento del tempo di insegnamento, dell’aggregazione delle discipline, dell’attività da svolgere per i PAI, della sorveglianza e vigilanza degli alunni. Grossi dubbi sono stati posti sulla volontà di utilizzare spazi al di fuori degli edifici scolastici, poiché gli spostamenti di docenti e studenti incrementano i rischi di assembramento. Come viene data poca considerazione alla disabilità e all’inclusione. Il Piano necessita, inoltre, di una collaborazione programmatica maggiore tra Enti locali, ISA, Servizi socio sanitari e famiglie.
Manca uno scenario sulla valorizzazione del personale, che va contrattualizzata, così da farla rientrare nei doveri retribuiti e disciplinati anche in materia di sicurezza e vigilanza sanitaria. Si richieda maggiore attenzione anche alla formazione sulle metodologie innovative di insegnamento e di apprendimento, nonché alla formazione degli studenti impegnati in didattica laboratoriale. Vi sono perplessità sull’indicazione in capo alle istituzioni scolastiche per gli interventi sulla “edilizia leggera” per la “manutenzione straordinaria”. Come non è stato affrontato il problema delle classi numerose e come è possibile avere sdoppiamenti di classi. E su come l’eventuale turnazione potrebbe comportare enormi problemi a livello familiare. Nella scuola dell’infanzia non è chiaro quale operatore dovrebbe occuparsi della frequente igienizzazione dei materiali, giocattoli e altro. Va fatta chiarezza pure sui turni della mensa e sull’obbligo del PTCO. Come sono necessari interventi per la messa in sicurezza del servizio convittuale. Per gli istituti di primo e secondo grado, come per gli ITS, viene concesso troppo spazio all’autonomia. Le aule e i refettori individuati per le attività d’assemblea degli studenti devono prevedere gli stessi standard previsti per le attività d’aula. La didattica digitale deve necessariamente partire dalla formalizzazione contrattuale degli obblighi dei lavoratori. Dubbi giungono anche dalle manutenzioni.
Marcello Pacifico (Anief): “Il confronto con la ministra Lucia Azzolina è servito a chiarire diversi aspetti. Vi sono delle parti da migliorare. Confidiamo nella volontà dell’amministrazione di venire incontro alle nostre osservazioni, realizzate da dirigenti sindacali che conoscono la scuola e vogliono il bene della scuola, ancora di più per una ripresa a settembre il più possibile proficua”.