Sale il numero degli alunni diversamente abili, ma non quello dei docenti di sostegno, nonostante le indicazioni normative: il monito è della deputata del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani, che, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, denuncia l’incongruenza tra norma e realtà, puntando il dito sull’Ufficio Scolastico Regionale. Secondo la pentastellata, l’Usr non rispetta “le norme, né garantisce il diritto allo studio agli alunni diversamente abili”, così “per molte famiglie ritorna l’incubo delle sorprese che troveranno all’inizio delle lezioni e che si ripete ogni anno. Anche quest’anno si registrano decine e decine – se non centinaia – di alunni in più rispetto allo scorso anno, eppure sembra che nonostante questo non aumentino, corrispondentemente e proporzionalmente, i posti di sostegno”.
Marcello Pacifico (Anief): “La mancata assegnazione degli insegnanti di sostegno e delle ore settimanali stabilite e dettagliatamente motivate per ognuno attraverso le diagnosi funzionali è un malcostume che negli ultimi anni ha comportato un’impennata dei ricorsi in tribunale. Anche noi, come Anief, abbiamo riscontrato un aumento sensibile delle denunce, anche dalle famiglie, attraverso l’iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” che promuove ricorsi motivati in tribunale. La domanda da porre alle istituzioni, alla politica, al Mef e al Miur, allora, è la seguente: conviene davvero allo Stato italiano opporsi all’assegnazione degli insegnanti di sostegno, considerando che nel 99 per cento delle impugnazioni i giudici danno ragione agli studenti con disabilità a cui si vuole negare il diritto allo studio? La risposta è ovvia, per tutti. Ma guarda caso non lo è proprio per chi dovrebbe tutelare gli alunni più deboli”.