Così risponde Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, all’ultima uscita dell’onorevole pentastellato sui dm: “La Plenaria? Vergogna di uno Stato di diritto. Ripassi un po’ di giurisprudenza elementare”
Così risponde Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, all’ultima uscita dell’onorevole pentastellato sui dm: “La Plenaria? Vergogna di uno Stato di diritto. Ripassi un po’ di giurisprudenza elementare”
Il reclutamento dei docenti precari è così male organizzato che pur in presenza di una mole altissima di precari storici, non tutti sotto contratto, i dirigenti scolastici per coprire le tante cattedre vuote si stanno rivolgendo agli studenti non ancora laureati che hanno prodotto una semplice domandina alle scuole con il sistema, nemmeno previsto dalla legge, della “messa a disposizione”.
La modalità, denunciata prima di tutti dall’Anief, sta prendendo largo, dopo che si è allungata la lista delle regioni, come Veneto, Lombardia e Piemonte, ma anche del Sud, come Sardegna, Abruzzo e la Sicilia, con sempre più graduatorie ad esaurimento e di merito prive di candidati: a mancare all’appello, sono soprattutto docenti di sostegno, italiano, matematica e discipline tecniche alle superiori.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Se la politica avesse dato retta all’Anief e all’Unione europea, non saremmo ridotti in questo stato. Sarebbe bastato prevedere dei canali di accesso ai ruoli attraverso graduatorie di istituto provinciali per tutti i docenti e laureati ivi inseriti, scorrendo, le graduatorie di merito esistenti, senza licenziare il personale assunto con riserva. È un paradosso, nel Paese del mondo col più grande numero di aspiranti insegnanti, nelle scuole si deve tamponare con la chiamata diretta dei laureandi: peggio di così non si poteva fare. Speriamo che il ministro Fioramonti ci ascolti”
Nuova vittoria targata Anief presso il Tribunale del Lavoro di Busto Arsizio (VA) con una sentenza impeccabile ottenuta dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Anna Maria Ferrara che bacchetta il Miur e accoglie le tesi Anief al fine della corresponsione degli scatti di anzianità non percepiti durante il precariato anche in favore dei docenti già immessi in ruolo. Marcello Pacifico (Anief): “Saneremo le illegittimità contrattuali e normative che continuano a discriminare i precari e il lavoro a tempo determinato”
Il nuovo ministro Fioramonti sembra avere le idee molto chiare in merito alle priorità che riguardano il mondo dell’Istruzione
Anche per il personale ATA immesso in ruolo a partire dal 1° settembre 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto negli anni precedenti, va applicata la “clausola di salvaguardia” presente nel CCNL 2011 che prevede il mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni”, ma solo per chi è già in servizio a tempo indeterminato. A confermarlo il Tribunale del Lavoro di Larino (CB) con una sentenza impeccabile che accoglie il ricorso Anief e riconosce a una collaboratrice scolastica il diritto all'immediato e integrale computo di tutto il servizio svolto prima dell'immissione il ruolo e l'applicazione del precedente scaglione stipendiale “3-8”, riconosciuto solo al personale entrato in ruolo prima del 2011. Marcello Pacifico (Anief): “Anche questa volta abbiamo ottenuto giustizia per il personale ATA da troppi anni sfruttato dal Miur”.
Si terrà a Palermo il prossimo appuntamento della Cesi Accademia Europa, nel corso del quale sarà lanciato il progetto sul tema 'Lavoro precario - dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide' #endprecariouswork. L'evento avrà luogo all'Astoria Palace Hotel, il 19 e il 20 settembre. Durante le due giornate sarà analizzata la situazione del precariato all'interno di diversi settori e Stati membri dell'Unione europea. Il lavoro precario è una minaccia per le singole persone e per l'economia del Vecchio continente: questo quanto emerso lo scorso 5 marzo in occasione dell'incontro di avvio del progetto finanziato dall'Ue
"Sale il numero degli alunni diversamente abili, ma non quello dei docenti di sostegno, nonostante le indicazioni normative: anche quest'anno si registrano decine e decine - se non centinaia - di alunni in più rispetto allo scorso anno, eppure sembra che nonostante questo non aumentino, corrispondentemente e proporzionalmente, i posti di sostegno". A sostenerlo è Marcello Pacifico di Anief
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