Anief su Italia Stampa - Basta coi posti in deroga from Anief on Vimeo.
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Con l’intesa del 24 aprile, i sindacati firmatari del contratto del 19 aprile 2018 hanno dato via libera al governo di decidere in materia di rinnovo contrattuale, reclutamento e stabilizzazione del personale nonché di valorizzazione dei settori università ricerca e AFAM. Stando all’intesa, il tutto si sarebbe dovuto svolgere attraverso l’indizione di tavoli tematici per il confronto tra le parti, ma non sembra sia così.
La notizia, che sta girando in queste ore, è che il sindaco leghista di Monfalcone afferma come nelle scuole secondarie di secondo grado ci sia un’egemonia della sinistra. Marcello Pacifico (Anief): La libertà d’insegnamento va tutelata. Non si tratta di politica, poiché essa deve rimanere fuori dalle aule. Un sindaco non può intervenire sull’istruzione, arrivando a monitorare il corpo insegnante, attraverso possibili testimonianze di alunni e genitori. Il ministro ha l’obbligo di intervenire a tutela degli insegnanti, sottolineando anche che non sono ammissibili intrusione da parte di istituzioni locali, a prescindere dal loro colore politico.
Per i 520 idonei del concorso per dirigenti scolastici del 2018 appena concluso si prospetta il medesimo destino degli idonei del concorso docenti 2016, quando sulla scure del ricorso al Tar il legislatore ha annullato le modifiche irragionevoli introdotte dalla Buona scuola al Testo unico in materia di graduatorie di merito. Hanno superato test preselettivi, prova scritta e colloquio finale, ma si sono collocati come punteggio finale dopo l'ultimo dei vincitori, cioè dopo il posto 2.910.
L’Ufficio legale Anief, alla luce dei successi ottenuti in tribunale anche durante il precedente concorso docenti 2011, ricorda che in attesa di un urgente provvedimento normativo, risulta necessario, pertanto, ricorrere al Tar Lazio entro 60 giorni avverso la pubblicazione della graduatoria definitiva di merito contro il bando di concorso e la norma incostituzionale sottesa che nega lo scorrimento delle graduatorie di merito per le assunzioni nei ruoli dei dirigenti scolastici ai soli idonei. Il giovane sindacato ribadisce la necessità di impugnare la decisione di lasciare fuori dall'assunzione nei ruoli tutti coloro che sono risultati idonei al termine del concorso. Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio per riuscire a superare lo sbarramento del numero dei posti per i vincitori e per ottenere la possibilità, sempre per gli oltre 500 idonei, di essere individuati quali vincitori del concorso per scorrimento delle graduatorie.
Mentre almeno 30 mila cattedre su sostegno continuano a essere date in deroga in sfregio alla continuità didattica, altre 12 mila saranno date in supplenza annuale pur essendo conteggiate in organico di diritto mentre ulteriori 18 mila relativi a Quota 100 non sono state conteggiate. Continuando così il MEF porterà l'Italia dritta verso una multa salata dalla Commissione.
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica come materia con voto autonomo sarà, a breve, attivato nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado e ad esso andranno destinate 33 ore annuali, che saranno svolte nell’ambito del monte orario obbligatorio; non è dunque previsto alcun incremento orario. Come riporta Orizzonte Scuola, la legge, che entrerà in vigore dal prossimo 1° settembre, “prevede che, per il raggiungimento delle 33 ore annue, è possibile utilizzare la quota di autonomia utile per modificare il curricolo”.
Utilizzare la mole non indifferente di fondi comunitari, i cosiddetti PON, per creare un programma di contrasto reale alla dispersione scolastica, ferma al 14,5% mentre la stessa UE ci chiede di portarla al 10% entro il prossimo anno: la richiesta è giunta in questi giorni dalla Corte dei Conti, attraverso la relazione su “La lotta alla dispersione scolastica: risorse e azioni intraprese per contrastare il fenomeno”. E la sottolineatura non è sfuggita alla rivista specializzata Orizzonte Scuola, che parla di invito, da parte della Corte, ad utilizzare al meglio i fondi UE.
“Il rapporto della Corte dei Conti non ammette repliche – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sulla necessità di supportare il sistema scolastico delle regioni più indietro a livello territoriale, attraverso adeguati supporti: quando si sostiene che occorre spendere meglio i finanziamenti, significa attuare una politica incentrata prima di tutto su un rinforzo degli organici. Anief lo sostiene da tempo: il numero degli alunni può essere solo una delle variabili che incide su questo aspetto. Perché gli alunni più a rischio vanno tenuti sotto controllo. Poi, occorre revisionare i percorsi formativi ed un supporto vero da esperti esterni e territorio”.
ROMA, 4 AGO - "E' emergenza, serve subito un decreto legge o l'anno scolastico partirà malissimo e dall'Europa arriverà una multa salata". Così l'Anief in una nota che chiede a "di chiudere in fretta l'approvazione di un provvedimento salva-scuola che però non corrisponde a quello che si sta realizzando a fatica: dopo quasi quattro mesi dall'accordo di Palazzo Chigi preso dal premier con gli altri sindacati niente è stato fatto per risolvere il problema del precariato in crescita esponenziale, per valorizzare il personale Ata, per adeguare gli stipendi del personale del comparto alla media europea". "Mentre il decreto salva-precari rischia di non arrivare all'attesa approvazione pre-ferragostana da parte del Governo, perché il M5S chiede garanzie sulla serietà delle selezioni riservate, l'inizio del nuovo anno scolastico si avvicina inesorabilmente e nessuno si rende conto che i primi a rimetterci in questa situazione, anche per via delle poche immissioni in ruolo in arrivo, saranno gli otto milioni di alunni che frequentano la scuola. Ancora di più perché dell'accordo del 24 aprile scorso tra il premier e sindacati è rimasto ben poco e nel frattempo la Commissione Europea è tornata a bussare allo Stato Italiano per sempre più evidenti lesioni alle norme che impongono ai Paesi membri di non attuare abuso di precariato", conclude Anief. (ANSA).
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