I docenti cancellati dalle GaE per mancato aggiornamento hanno ottenuto nuovamente giustizia grazie al prezioso intervento dei legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Michele Ursini, con ben due nuove vittorie ottenute presso il Tribunale del Lavoro di Bari. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ribadiamo che la riapertura delle GaE è necessaria per sanare tutte le illegittimità perpetrate a discapito dei docenti abilitati”.
L’Anief ha ottenuto ancora una volta conferma sul pieno diritto al reinserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza. Il Tribunale del Lavoro di Bari, con due sentenze impeccabili, cambia il proprio precedente orientamento e dà piena ragione alle tesi patrocinate dall'Anief ribadendo che il Miur ha violato la normativa primaria di riferimento a discapito di questa particolare categoria di lavoratori. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La questione è stata recentemente affrontata e risolta in senso favorevole alle nostre tesi dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 28250 del 27/11/2017 in cui ha ritenuto che gli interventi normativi riportati nella loro successione smentiscono la tesi del Ministero dell’inapplicabilità alle graduatorie ad esaurimento delle disposizioni dettate dall’art. 1 del d.l. n. 97 del 2004 che consentono il reinserimento dei docenti cancellati. Ribadiamo nuovamente e con forza la necessità di riaprire le Graduatorie a tutti i docenti abilitati per sanare questa e altre illegittimità perpetrate nel tempo”.
Di precariato, reclutamento, graduatorie e diritti dei lavoratori si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si svolgeranno in tutta Italia nel corso dei prossimi mesi e che vedranno come relatore proprio il presidente Anief Marcello Pacifico.
ROMA, 17 MAR - "Sebbene l'obiettivo del Miur sia quello di far svolgere la prova orale dei docenti abilitati già nel mese di maggio, in modo da fare in tempo a predisporre le graduatorie per l'anno scolastico 2018-19, assicurando così di poter svolgere il terzo anno Fit (Formazione iniziale e tirocinio) e avere quindi l'immissione in ruolo definitiva dall'anno successivo, c'è il rischio concreto che non vi siano presidenti o commissari sufficienti per valutare la preparazione dei candidati". A sostenerlo è l'Anief. "Pesa il precedente di due anni fa: niente esonero, spostamenti di sede fuori provincia interamente a proprio carico, compenso irrisorio a fronte del lavoro svolto, altissimo rischio di contenziosi. E infatti, a causa delle dimissioni, della ricerca capillare di nuovi commissari, moltissime sono state le commissioni che hanno prolungato i lavori, tanto che a oggi in Friuli Venezia Giulia scoppia il caso dei 'compiti smarriti' per la scuola di infanzia. Ecco perché - conclude l'Anief - non c'è grande entusiasmo da parte dei docenti che avrebbero i requisiti". "Ancora una volta certe lezioni non sembrano avere avuto effetto. Perseverando negli stessi errori, è chiaro - afferma il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - che si alimenta il contenzioso e non si evolve mai. Giudicare la preparazione di possibili futuri colleghi docenti è un compito delicato che prevede alta professionalità e non si può sempre pensare di fare cassa alle spalle di questa categoria. Come non si può pensare di escludere a priori decine di migliaia di aspiranti docenti 'bollando' i loro titoli non sufficienti oppure di non fare riconoscere il servizio prestato nell'infanzia e primaria, procedendo anche all'esclusione degli Itp (insegnanti tecnico pratici), dei diplomati Isef, delle Accademie di Belle Arti, dell'infanzia e primaria, oltre alla mancata valutazione dei servizi di ruolo, su sostegno o altra classe di concorso. Sono tutti docenti abilitati che riteniamo debbano fare ricorso, presentando la loro candidatura, dichiarando i servizi e ricorrendo entro il prossimo 22 marzo". (ANSA).
Gli aumenti previsti dalla Legge 205/17 risultano tre volte sotto l’inflazione del 2018 e ben tredici volte rispetto agli arretrati che spettavano al comparto: in pratica, tali incrementi sono stati tarati su quasi tre milioni di dipendenti statali con un reddito medio di 30 mila euro, così come concordato con CGIL, CISL, UIL nell’intesa con la Funzione Pubblica del 30 novembre 2016. Gli stessi sindacati, però, a livello di dirigenza, non detengono il 50% della rappresentatività, tranne che per coloro che operano nei comparti Centrali. Udir, pertanto, invita a resistere e a non abbandonare chi amministra la res publica, la cui gestione deve sempre e comunque salvaguardare gli interessi dei lavoratori e non di chi amministra.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Come Udir, rivendichiamo per la Scuola l’assegnazione specifica della perequazione interna (nota come RIA), assente per tutti i dirigenti assunti a partire dal 2001. Come riteniamo doveroso recuperare fino a 42mila euro di perequazione esterna, recuperando quell’indennità di vacanza contrattuale congelata, al fine di ottenere aumenti del 4,26% per il 2015, del 4,66% per 2017 e del 5,51% per l’anno in corso. Perché non si può risolvere tutto con degli aumenti fittizi, pari a qualche centinaia di euro lordi dopo tempo immemore, mentre gli altri dirigenti pubblici percepiscono stipendi annui vicini ai 100mila euro con responsabilità e carichi di lavoro enormemente inferiori.
Arriva dal Tribunale del Lavoro di Gorizia una nuova vittoria targata Anief per il riconoscimento del diritto del personale con contratti a termine a percepire la monetizzazione delle ferie non godute. Marcello Pacifico: Una nuova vittoria in favore del personale precario.
L'Anief continua a ottenere successi nei tribunali tutelando i diritti dei lavoratori precari della scuola; riconosciuta l'illegittimità dell'operato del MIUR che ha negato al personale con contratti a tempo determinato la corresponsione delle ferie non godute. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Abbiamo ripristinato in tribunale il diritto dei lavoratori precari che non hanno fruito delle ferie durante il rapporto di lavoro a termine a vedersele riconoscere economicamente alla scadenza del contratto”. L'Anief continua a promuovere ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari per rivendicare non solo il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute, ma anche l'immediato adeguamento dello stipendio in base all'anzianità di servizio e il risarcimento del danno per illecita reiterazione di contratti a termine su posti vacanti cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.
Di contrattazione e diritti dei lavoratori precari si parlerà anche nel corso dei nuovi seminari gratuiti sulla legislazione scolasticaorganizzati da Anief ed Eurosofia “DIES IURIS LEGISQUE” che si stanno svolgendo in tutta Italia e che vedono come relatore proprio il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico.
Sebbene l’obiettivo del Miur sia quello di far svolgere la prova orale dei docenti abilitati già nel mese di maggio, in modo da fare in tempo a predisporre le graduatorie per l’anno scolastico 2018/19, assicurando così di poter svolgere il terzo anno FIT e avere quindi l’immissione in ruolo definitiva dall’anno successivo, c’è il rischio concreto che non vi siano presidenti o commissari sufficienti per valutare la preparazione dei candidati. Pesa il precedente di due anni fa: niente esonero, spostamenti di sede fuori provincia interamente a proprio carico, compenso irrisorio a fronte del lavoro svolto, altissimo rischio di contenziosi. E infatti, a causa delle dimissioni, della ricerca capillare di nuovi commissari, moltissime sono state le commissioni che hanno prolungato i lavori, tanto che ad oggi in Friuli Venezia Giulia scoppia il caso dei “compiti smarriti” per la scuola di infanzia. Ecco perché non c’è grande entusiasmo da parte dei docenti che avrebbero i requisiti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta certe lezioni non sembrano avere avuto effetto. Perseverando negli stessi errori, è chiaro che si alimenta il contenzioso e non si evolve mai. Giudicare la preparazione di possibili futuri colleghi docenti è un compito delicato che prevede alta professionalità e non si può sempre pensare di fare cassa alle spalle di questa categoria. Come non si può pensare di escludere a priori decine di migliaia di aspiranti docenti ‘bollando’ i loro titoli non sufficienti oppure di non fare riconoscere il servizio prestato nell’infanzia e primaria, procedendo anche all’esclusione degli ITP, dei diplomati ISEF, delle Accademie di Belle Arti, dell’infanzia e primaria, oltre alla mancata valutazione dei servizi di ruolo, su sostegno o altra classe di concorso. Sono tutti docenti abilitati che riteniamo debbano fare ricorso, presentando la loro candidatura, dichiarando i servizi e ricorrendo entro il prossimo 22 marzo.
Anief ricorda, infine, che per chi necessita di una preparazione accurata e completa al concorso riservato ai docenti abilitati, l’ente formativo Eurosofia, riconosciuto dal Miur, offre un ausilio costante.
Recenti episodi di cronaca nera sono il triste epilogo di vicende legate al bullismo e ad una prevaricazione violenta che dilaga malgrado l’azione di contrasto svolta negli ultimi anni dalle istituzioni. Una madre che mostra la foto di suo figlio nella bara, un’altra che accusa pubblicamente i compagni di scuola di aver bullizzato per anni il figlio fino a spingerlo al suicidio. Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. Schiacciare i più deboli, denigrarli per caratteristiche fisiche o semplicemente per una personalità più riservata. Anime fragili, inermi, dilaniate dalla cattiveria e dalle umiliazioni subite.
L’accessibilità scriteriata e non mediata all’uso dei social (Facebook e Instagram in particolare) ha reso la diffusione delle umiliazioni estremamente facile ed immediata. Anche nel passato tali episodi si manifestavano, ma era più semplice controllarli e cassare eventuali comportamenti violenti, perché la disciplina nelle scuole ed il rispetto dell’autorità erano decisamente maggiori.
Nella giornata di ieri, 14 marzo 2018, il giovane sindacato, al fine di fugare ogni dubbio interpretativo e favorire il lavoro delle Commissioni elettorali, ha inviato una nota alle scuole dove è stata presentata la lista ANIEF per fornire chiarimenti in merito alla presentazione delle liste RSU senza alcun altro adempimento.
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