Durante cinque legislature della Repubblica, cinque sessioni riservate, quattro procedure concorsuali, tre nuovi sistemi di formazione universitaria iniziale degli insegnanti, le graduatorie dei supplenti docenti della scuola da cui si attinge per il 50% delle immissioni in ruolo sono state aperte e chiuse diverse volte dal legislatore, spesso sotto i colpi delle sentenze. Ora nella nuova XVIII legislatura, quella che si andrà a costituire dopo le elezioni politiche di oggi, il problema si ripone e l'unica soluzione logica rimane la riapertura delle GaE, quelle Graduatorie ad esaurimento oggetto dello sciopero Anief del prossimo 23 marzo, giorno d'insediamento del nuovo Parlamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Lo Stato piuttosto che assegnare 100mila posti vacanti e disponibili alle immissioni in ruolo, finendola anche con la farsa degli organici di diritto, all’80 per cento costituiti da posti vacanti che andrebbero collocati tra quelli di diritto, li continua ad assegnare ai precari sempre sotto forma supplenza annuale.Il tutto, in attesa di due nuovi concorsi che creeranno nuove graduatorie di merito ad esaurimento, con tanto di vincitori di concorso per tre anni a fare formazione e supplenze a paga ridotta. La domanda che poniamo ai decisori dei destini della scuola è allora questa: perché abbiamo decine di migliaia di docenti già abilitati, selezionati, specializzati per l’insegnamento che lo Stato non vuole stabilizzare, ma poi ogni anno tra agosto e settembre chiama a rapporto per coprire i tanti posti liberi? Perché ci sono materie, come la matematica alle medie, che necessitano di docenti abilitati, con le GaE e le graduatorie di merito che sono da tempo esaurite, ma poi si continua a fare di tutto per non assorbirli? Questo è ciò che non si comprende ed è anche il motivo per il quale la nostra azione sindacale non si ferma: in tribunale, ma anche ai tavoli delle trattative, dove contiamo di arrivare dopo le prossime elezioni Rsu di metà aprile.