Presso Città del Mare a Terrasini, uno dei tratti più affascinanti della costa siciliana, sino a sabato, si affronteranno gli effetti che ha determinato l’applicazione della Legge 107/2015 su diversi aspetti scolastici, pure di carattere gestionale ed amministrativo: sinora se è parlato poco, ma è con questi che il personale è obbligato a confrontarsi quotidianamente. E da cui rischia di uscire “sconfitto”: si parlerà di formazione continua e in ingresso, di personale Ata, ricorsi, Rsu e contrattazione sindacale, convocazioni e contestazioni di addebito. Tra i relatori, vi saranno anche giudici della Corte di Cassazione e rappresentanti del Miur.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): da settembre la riforma entrerà a regime, supportata dalle prime approvazioni delle leggi delega che predisporranno la strada per l’applicazione delle norme, e il personale rischia di essere travolto. C’è il rischio concreto di vedersi privare di diritti sinora inattaccabili. Come la titolarità del posto e della presenza in classe. Per non parlare dei bonus professionali e degli incentivi assegnati solo ad una parte del personale, dell’organico potenziato tradito dal Miur, degli organi collegiali e dei comitati di valutazione mandati allo sbaraglio. I lavoratori sono disorientati su come muoversi. Noi cerchiamo di tracciare le possibili strade da intraprendere, anche di carattere legale, nei diversi casi in cui il legislatore ha pensato solo a tutelare lo Stato.
Stavolta sono i Tribunali del Lavoro di Chieti e Ivrea a dare piena ragione al nostro sindacato in favore di sette docenti precari illegittimamente sfruttati per anni dal Ministero dell’Istruzione con reiterati contratti di lavoro a tempo determinato. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, coordinando con professionalità la sapiente azione sul territorio degli Avvocati Manuela Pirolozzi, Maurizio Ragusa e Giovanni Rinaldi ottengono ben 6 sentenze favorevoli presso i tribunali di loro competenza e il riconoscimento per i nostri iscritti di un risarcimento pari a un totale che supera i 30.000 Euro tra mensilità da corrispondere per abuso di contratti a termine e scatti di anzianità non riconosciuti ai precari.
Da quest’anno un docente non entrerà più in classe per anzianità di servizio, ma sarà scelto sulla base delle sue competenze dalle singole scuole.
Il decalogo Anief su dodici mesi di problemi, norme inapplicabili, proteste ad oltranza, bonus professionali e incentivi assegnati solo ad una parte del personale, lavoratori messi uno contro l’altro, organi collegiali operanti nell’incertezza e comitati di valutazione lasciati al loro destino. Per non parlare del boom di supplenze annuali, anche dopo il piano straordinario di reclutamento, e di mancate stabilizzazioni, malgrado vi siano 80mila docenti abilitati che chiedono solo di essere inseriti nelle GaE e di essere immessi in ruolo. Preoccupa lo stallo degli stipendi, sempre più divorati dall’inflazione, e privati pure dell’indennità che per legge avrebbe dovuto tenere il passo. Intanto, tutto il personale Ata continua ed essere dimenticato, compresi i Dsga. E il concorso per dirigenti ancora rimandato.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): chi vive la scuola tutti i giorni ha trascorso un anno in perenne disagio. In questi mesi abbiamo girato tantissime scuole, riscontrando discriminazioni, sia nell’assegnazione del bonus da 500 euro, sia per le nomine tra personale docente e Ata, da GaE e graduatoria d’Istituto. Come enormi restano gli interrogativi sull’organico potenziato impazzito, sulle tante deleghe ancora in alto mare, sui posti su sostegno bloccati, sulle migliaia di scuole senza dirigenti e Dsga, sui tanti precari mortificati, sull’avvio della chiamata diretta. Ecco perché sono state raccolte tante firme per il referendum.
Accolti senza riserve i ricorsi ANIEF per l'immediato reinserimento di due docenti nelle Graduatorie ad Esaurimento d'interesse, cancellati per non aver prodotto domanda di aggiornamento/permanenza. I Tribunali del Lavoro di Crotone e Lamezia Terme riconoscono le ragioni patrocinate con estrema perizia dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Maria Schipani e impongono al MIUR l’inserimento dei ricorrenti nelle Graduatorie utili per l’intero triennio 2014/2017, disapplicando i decreti ministeriali nella parte in cui non permettono il loro reinserimento e riconoscendo, di conseguenza, il loro pieno diritto anche alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo dello scorso anno.
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