Fino a pochi giorni fa si dava per scontata l’approvazione della riforma entro fine giugno, martedì scorso il premier annunciava a ‘Porta a Porta’ che "con 3mila emendamenti non si fa tempo ad assumere per settembre". Oggi si intraprende un’ulteriore strada: quella del voto di fiducia, che il Governo per mesi ha detto di non voler prendere nemmeno in considerazione, tanto da abbandonare l’iniziale decreto legge, perché la scuola necessita di un serio dibattito parlamentare.
Marcello Pacifico (presidente Anief): per realizzare il piano straordinario di immissioni in ruolo, non è affatto indispensabile far passare il ddl. Basta un decreto legge: circa 50mila posti liberi sono già esistenti, tra quelli dichiarati vacanti e i prossimi pensionamenti. Per scoprire che ve ne sono altri 50mila vacanti, bisognerebbe realizzare un vero censimento sui tanti posti liberi, considerati oggi a torto dall’amministrazione solo da supplenze annuali sino al 30 giugno dell’anno successivo. Mentre insistere su questa riforma della scuola, oggi non a caso impantanata nelle commissioni del Senato, significherebbe pagare un prezzo salatissimo.
Pubblichiamo alcuni articoli sul decreto che autorizza le 150mila assunzioni già previste dalla legge, altrimenti ricorsi ad oltranza e su Precariato, attesa sentenza Corte Costituzionale 23 giugno slitta a data da destinarsi. Anief: siamo attoniti.
1) Il MIUR imprime slancio all’organizzazione dei CPIA
Lo scorso 5 maggio, la Corte dei Conti ha registrato le “Linee Guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti”, di cui al Decr.Interm. (MIUR e MEF) del 12 marzo 2015.
2)Informatica per tutti divertendosi
Questo è, come leggiamo su www.istruzione.it, l’obiettivo della 20th Annual Conference on Innovation and Technology in Computer Science Education (ITICSE 2015).
Così commenta il giovane sindacato la decisione della Consulta di rinviare a data da destinarsi l’attesa udienza della prossima settimana, attraverso cui i giudici italiani avrebbero dovuto dare seguito alla sentenza emessa lo scorso 26 novembre dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo per mettere la parola fine al precariato nel nostro Paese: dei 460mila supplenti inseriti nelle graduatorie delle nostre scuole, almeno 350mila sono direttamente coinvolti in queste decisioni.
Marcello Pacifico (presidente Anief): prima di dare dei giudizi definitivi, preferiamo attendere le motivazioni che hanno portato i giudici a questo rinvio. Però, non possiamo evitare di dire che l’allungamento di questa attesa non fa bene alla scuola italiana. La decisione della Corte Costituzionale, infatti, è un atto doveroso, attraverso cui il nostro Paese ha un’occasione d’oro per voltare pagina.
ROMA - Time out di tre giorni sul ddl Scuola. La commissione Istruzione del Senato tornerà a riunirsi martedì mattina. La sospensione servirà per lavorare alla riduzione del numero degli emendamenti. Se l'operazione non andrà a buon fine - con l'opposizione esterna e interna al Pd che insiste nello stralcio e approvazione con decreto solo della parte sulle assunzioni dei 100 mila precari - la maggioranza potrebbe ricorrere all'ipotesi di un maxiemendamento che porti il provvedimento in Aula senza relatori, e su cui il governo potrebbe mettere la fiducia.
1) Programma formativo Talent Lab-Seeds for the Future, per 15 laureandi
Il Ministero dello Sviluppo Economico, il MIUR e la Huawei (azienda che opera nel campo delle soluzioni di Information e Communication Technology) avvieranno un programma annuale di tirocinio “Talent Lab - Seeds for the Future”.
2) Esame conclusivo del I ciclo di istruzione: Domani la prova Invalsi, secondo le vecchie regole
Al MIUR perseverano imperterriti. Anche quest’anno, il test Invalsi di venerdì 19 giugno peserà per 1/6 sul voto complessivo che le commissioni attribuiranno a conclusione dell’esame di licenza media.
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