Si è svolto in questi giorni, negli uffici del settore Istruzione della sede della Regione Campania, a seguito ad una convocazione dell’assessore regionale all’istruzione, Lucia Fortini, un tavolo di confronto tra tutte le organizzazioni sindacali, l’USR Campania e la Regione. La riunione ha avuto come unico oggetto di discussione il dimensionamento scolastico per l’anno 2023/24. Sono intervenuti in rappresentanza dell’Anief Campania, il presidente regionale Stefano Cavallini e il dirigente sindacale Pasquale Del Prete. “Abbiamo svolto un incontro fattivo e costruttivo, dettato sin dalle prime battute da una preoccupazione unanime delle parti per il futuro prossimo su tematiche cogenti come l’autonomia delle settore istruzione per ogni singola regione ed una denatalità crescente che investe tutta le province della regione”, ha detto Cavallini.
Il Direttore Generale ha evidenziato nel suo intervento introduttivo che il pericolo della contrazione degli organici non è imminente, ma occorre programmare un forte ridimensionamento del numero delle autonomie scolastiche a partire dal 2024/25. La Campania, cosi come sottolineato dall’Assessore Lucia Fortini, non è tra le Regioni più popolose scolasticamente. I numeri più ampi sono registrati al Nord, visti gli effetti dell’emigrazione dalla regione Campania e dell’immigrazione straniera che è più diffusa nel settentrione.
“C’è sempre preoccupazione nelle riunioni sul dimensionamento regionale – ha commentato ancora Cavallini – ma purtroppo la denatalità regionale è un fatto a cui non ci si può sottrarre. Nei due anni di Covid gli organici sono stati confermati per il periodo di pandemia, ma sapevamo che ci saremmo trovati ad affrontare la realtà del decremento degli alunni che investe tutti i settori della scuola. La preoccupazione è stata unanime da parte delle organizzazioni sindacali per salvaguardare l’autonomia scolastica di tutti gli istituti per non perdere posti di dirigente scolastico. Ci è stato assicurato che, almeno per il 2023/24, anche se sono previsti dei dimensionamenti, le contrazioni dovrebbero essere compensate dai vari pensionamenti”, ha concluso il presidente regionale.
Ma i rappresentanti dell’Anief, oltre che per i dirigenti scolastici, hanno richiesto garanzie anche per i Direttori dei servizi generali e amministrativi. Il giovane sindacato ha ricevuto parole rassicuranti dal direttore Acerra, il quale ha precisato che il numero dei DSGA titolari è simile a quello dei dirigenti scolastici (908 a 902 posti) pertanto è stato assicurato che per il dimensionamento nelle singole province si terrà conto anche dei numeri dei DSGA titolari.
Nel frattempo, nella città di Napoli numerosi saranno gli istituti che verranno accorpati, alla luce del decremento delle iscrizioni, cosi come in provincia, come per esempio a Casavatore con l’istituto Croce. “Bisogna sempre prendere il lato buono da notizie indubbiamente nefaste – ha commentato Pasquale Del Prete – , perché gli accorpamenti sono un impoverimento del territorio e fanno perdere posti in ruolo da dirigente scolastico e DSGA. L’importante in questo momento è rassicurare i tanti DSGA della Campania, iscritti Anief e non, che gli accorpamenti non intaccheranno il numero dei DSGA titolari e, soprattutto, fare pressioni per cercare di cambiare le norme sui parametri del dimensionamento scolastico, per esempio abbassando i limiti di alunni per avere una autonomia scolastica”, ha concluso Del Prete.
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