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  Uno schiaffo alla Campania

 

Dopo aver autorizzato 1788 posti di sostegno in tutta la Campania ad operazioni già avviate e disponibilità già comunicate alle organizzazioni sindacali arriva il NIET del governo che li riduce a circa 500.

Un niet sulla pelle dei ragazzi disabili che resteranno senza insegnante di sostegno e a spese di 1288 docenti abilitati e specializzati al delicato compito di assistere gli allievi affetti da disabilità.

Un'azione inspiegabile ed improvvisa, che ha colto di sorpresa tanto i dirigenti regionali che i docenti, che viene fatta quando in altre regioni hanno già assegnato le cattedre impedendo così ai lavoratori esclusi di valutare altre opzioni. Spiegabile solamente nella volontà di spezzare una regione già colpita più di tutte le altre dai tagli del personale scolastico negli ultimi anni (oltre 10'000 unità in meno negli ultimi 3 anni) e per questo in prima linea nella protesta contro la politica scolastica dell'attuale governo.

Un'azione che rende particolarmente insopportabile il trionfalistico annuncio dell'autorizzazione di progetti atti al recupero scolastico appena fatto dall'amministrazione regionale in concerto con il ministro della pubblica istruzione, come sempre si preferisce autorizzare canali di finanziamento indirizzabili piuttosto che garantire i diritti dei cittadini.

L'ANIEF che in questi anni ha prestato particolare attenzione alla battaglia dei genitori di ragazzi disabili nel garantire ai loro figli i docenti necessaria ad una loro integrazione resta indignata davanti alla noncuranza con cui l'attuale governo cancella i diritti di migliaia e migliaia di alunni solo perché residenti in Campania, regione che ha un motivo in più per non essere più “Felix”.

Qualora non verranno autorizzati tutti i 1788 posti di sostegno, l’ANIEF si impegnerà con ogni mezzo e in ogni sede preposta a far rispettare la sentenza n. 80 del 22 febbraio 2010 emanata dalla Corte Costituzionale la quale ha sancito l’illegittimità dell’art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008), nella parte in cui fissava un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno; l’illegittimità dell’art. 2, comma 414, della legge n. 244 del 2007, nella parte in cui escludeva la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga, in presenza, nelle classi, di studenti con disabilità gravi, una volta esperiti gli strumenti di tutela previsti dalla normativa vigente.

Inoltre, visto l’articolo 35, comma 7 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 e le effettive esigenze rilevate ai sensi dell’art. 1, comma 605, lett. b) della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che deve tenere in debita considerazione la specifica tipologia di handicap da cui è affetto l’alunno per l’assegnazione delle ore e dei posti di sostegno, considerate le richieste formulate dai Dirigenti Scolastici basate sulle relative certificazioni in loro possesso,

L’ANIEF (ri)invita l’amministrazione ad autorizzare tutti i posti in deroga già richiesti anche per (ri)dare dignità non solo ai docenti di sostegno, ma anche e soprattutto agli alunni con disabilità.