Il numero di cattedre libere è pure destinato a crescere, visto il trend d'iscrizioni degli alunni disabili negli ultimi anni, tenendo conto dei pensionamenti e di coloro che ogni anno si spostano sull’insegnamento della disciplina. Penalizzata anche la Sardegna, dove andrebbero specializzati il triplo dei docenti. Ora, il Miur ci dirà che la maggior parte di quelle cattedre sono in deroga, oltre l’organico di diritto. Ma questo non significa nulla, perché la necessità di coprirli con personale specializzato e adeguato a supportare il diritto agli studi degli alunni disabili prescinde dai sofismi tecnici e dalla burocrazia governativo-ministeriale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il fatto stesso che quest’anno siano stati affidati tanti posti di sostegno a docenti di ruolo non specializzati (solo a Palermo 450) la dice lunga su quale genere d'intervento occorreva adottare, anziché limitarsi a bandire un numero irrisorio di posti. Il Ministero deve farla finita con le soluzioni-tampone e adottare un piano straordinario di formazione e stabilizzazione per la categoria, superando anche il vincolo percentuale introdotto dall’ex Ministro Maria Chiara Carrozza nellaLegge 128/2013: basterebbe ammettere i candidati ex specializzandi che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno nei tempi previsti dal bando a partecipare alle prove suppletive del concorso a cattedre 2016. Se non lo fa il Miur, allora lo faccia il Consiglio di Stato che si è già espresso con un decreto monocratico in tal senso.